Regista e sceneggiatore cinematografico canadese (n. Toronto 1943). Dopo essersi laureato alla University of Toronto (1967), si è avvicinato al cinema con i cortometraggi Transfer (1966), From the drain (1967), Stereo (1969) e Crimes of the future (1970). Nel 1975 ha esordito nel lungometraggio con The parasite murders (Il demone sotto la pelle), distinguendosi per uno stile crudo e diretto. Il contagio, ...
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Regista cinematografico canadese, nato a Toronto il 15 marzo 1943. A partire dagli anni Sessanta C. ha fatto del cinema un luogo in cui porre questioni radicali sul rapporto tra il corpo umano e il contesto [...] , raggirando per merito della scrittura i limiti del mostrabile e aggiornando l’antica poetica al nuovo contesto sociale e mediale.
Bibliografia: G. Canova, DavidCronenberg, 3a ed. aggiornata, Milano 2007; C. Bartolini, Videocronenberg, Milano 2012. ...
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TSUKAMOTO, Shinya
Luigi Abiusi
Regista giapponese, nato a Tōkyō il 1° gennaio 1960. Il suo cinema, sin dai primi cortometraggi in Super 8, realizzati a partire dalla fine degli anni Settanta, s’incentra [...] con un’inquietudine metamorfica, sempre al limite, di dissipazione, tipica della cultura giapponese) e specialmente del cinema di DavidCronenberg (almeno da Shivers, 1975, Il demone sotto la pelle, a Videodrome, 1983): cioè il discorso sulla carne ...
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– La multisensorialità del cinema installato. Bibliografia
Nell’orizzonte ‘transmediale’ che caratterizza il nuovo millennio il c. i. si inserisce come una pratica di confine tra cinema e arti visive in [...] cineasti come Agnes Varda, Werner Herzog (v.), Jean-Luc Godard (v.), Abbas Kiarostami, Amos Gitai (v.), DavidCronenberg (v.), David Lynch, Aleksandr Sokurov (v.), Chantal Akerman in anni recenti si sono dedicati a trasferire le proprie poetiche d ...
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MOORE, Julianne
Stefano Oliva
Nome d’arte di Julie Anne Smith. Attrice statunitense, nata a Fayetteville (N.C.) il 3 dicembre 1960. Vincitrice della coppa Volpi al Festival di Venezia 2002 per l’interpretazione [...] Glatzer e Wash Westmore land), il premio come miglior attrice al Festival di Cannes 2014 per Maps to the stars di DavidCronenberg e il premio Oscar 2015, ancora per l’interpretazione in Still Alice. Capelli color rame e sguardo intenso, M. ha dato ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] gli attori sono portati a una condizione estrema, peraltro resa esplicita dalla storia raccontata. E si pensi soprattutto a DavidCronenberg, che in particolare con Crash (1996) fa della 'indifferenza', sia delle immagini sia della vita e dei sessi ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] anche per l'interno dei corpi" dice uno dei gemelli Mantle, protagonisti di Dead ringers (1988; Inseparabili) di DavidCronenberg, l'autore cinematografico che ha fatto dell'ossessione della 'nuova carne', del corpo mutante uno dei temi centrali del ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] che ha però continuato a sviluppare nel modo più ricco e complesso le poetiche noir del corpo è notoriamente DavidCronenberg (n. 1943) che, dopo eXistenZ (1999), sembra aver portato a una conclusione personale le sue ricerche sul rapporto tra ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] da venature mistiche, sconfinanti in un territorio esoterico o parareligioso, e nei film di registi come DavidCronenberg, David Lynch, Tsukamoto Shin’ya (da Tetsuo, 1989, fino ad Akumu Tantei, 2006, Nightmare detective) affiorano costantemente ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] , per es., di r. diversi come Andrej Tarkovskij, Roman Polanski, Krzysztof Kieślowski, Bernardo Bertolucci, Emir Kusturica o DavidCronenberg) non è certo sufficiente a garantire all'autore la propria libertà espressiva. Così, per poter essere tale ...
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