Nella gerarchia feudale etiopica, il grado che segue a quello di ras. La carica, se di investitura reale, comportava la signoria su vasti territori, dai cui abitanti il d. traeva gli armati per le spedizioni belliche. Come simbolo e espressione concreta del suo grado, aveva diritto a un certo numero di negarit ...
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Feudatario etiopico (m. 1863) originario del Lasta, autonominatosi deggiasmac, tentò di esercitare il proprio comando sul Tigrè, Semièn, Lasta e parte dell'Amara, contro il re Teodoro. Per combatterlo [...] N. cercò aiuti dall'Europa (Napoleone III, Vittorio Emanuele II), con la mediazione dei missionarî cattolici. Fu catturato e ucciso da re Teodoro ...
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Dignitario etiopico (n. 1894 - m. Davos 1936); prima sindaco (cantibà) di Addis Abeba, poi, creato deggiasmac, governatore della provincia di Bali e quindi dello Harar, dal 1934. Durante la guerra italo-etiopica [...] comandò gran parte delle forze del fronte somalo, ostacolando l'avanzata del gen. Graziani su Giggiga e Harar ...
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Esploratore e orientalista (Carcare 1811 - Genova 1895). Entrato (1829) nella Congregazione della missione (lazzaristi) di S. Vincenzo de' Paoli, fu inviato (1834) nel Libano. Trasferitosi in Eritrea, [...] inesplorate regioni dei Bogos, dei Mensa e degli Habab e quindi accompagnò un'ambasceria di Napoleone III presso il deggiasmàc Negussiè, aspirante al trono d'Etiopia. Svestito l'abito talare, tornò in Europa per dedicarsi agli studî linguistici e ...
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Capoluogo del commissariato omonimo nella Colonia Eritrea, a 1390 m. s. m., con circa 4500 ab. indigeni e 130 europei. Cheren si trova nel Senhait e precisamente nella media valle dell'Anseba, in territorio [...] bestiame, lo Stella impiantò nel 1867 la sua "colonia agricola italo-africana" in un'area donatagli a tal fine dal deggiasmač Hailù, proponendosi, insieme con i compagni Zucchi e Bonichi, di organizzare il lavoro con mano d'opera indigena e operai ...
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