Termine affermatosi nella pubblicistica occidentale per indicare l’insieme degli atteggiamenti e provvedimenti che, soprattutto sul piano interno, caratterizzarono la politica dell’URSS e della maggioranza dei paesi ‘satelliti’ dopo la morte di Stalin (1953) e, soprattutto, dopo le critiche formulate alla sua politica dal XX (1956) e XXII (1961) Congresso del partito comunista sovietico ...
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Praga, primavera di
Moto popolare che appoggiò il processo di democratizzazione e di riforme promosso da A. Dubček. Il processo di destalinizzazione che si era sviluppato in Cecoslovacchia dall’inizio [...] degli anni Sessanta fu accompagnato da crescenti pressioni in senso riformista (soprattutto fra intellettuali e studenti) e da una forte ripresa dell’autonomismo slovacco, che sfociarono, nei primi mesi ...
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Uomo politico (Cracovia 1906 - Varsavia 1989). Entrato nel Partito comunista (1929), fuggì in URSS per sottrarsi all'arresto; sopravvissuto alle epurazioni, partecipò alla guerra come volontario nell'Armata [...] del Partito comunista polacco (PZRP), da marzo a ott. 1956 ne fu segretario,cercando di attuare il processo di destalinizzazione del Paese a seguito del 20° congresso del Pcus. Tale scelta restituì vigore alla Chiesa polacca e avviò un rinnovamento ...
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Scrittore polacco, nato a Łódź il 27 ottobre 1916. Inizia con i romanzi Drewniany koń ("Il cavallo di legno", 1946) e Miasto niepokonane ("La città invitta", 1946). Nel ciclo romanzesco Miçdzy wojnami [...] storia polacca, che s'ispira alla dottrina del realismo socialista. La crisi e i conflitti seguiti al processo di destalinizzazione si riflettono invece nei racconti di Czerwona czapeczka ("Berretto rosso", 1965) e nel romanzo Matka Królów ("La madre ...
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Uomo politico albanese (Argirocastro 1908 - Tirana 1985). Dopo aver intrapreso gli studî universitarî in Francia, dove militò in gruppi di opposizione al regime di Zogu, nel 1936 rientrò in patria e prese [...] causa del riavvicinamento sovietico-iugoslavo, H. impresse al proprio paese una nuova svolta in senso filo-cinese, ripudiando la destalinizzazione promossa da Chruščëv. Quando, sul finire degli anni Settanta, la Rep. Pop. di Cina stabilì i suoi primi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione contadina, il mancato sviluppo industriale e il sistema politico illiberale [...] ’URSS diventa una superpotenza che si contrappone agli Stati Uniti nel periodo della guerra fredda. Dopo il processo di destalinizzazione avviato nel 1956 da Chruscev e la restaurazione autoritaria degli anni Settanta di Breznev, prende forma, a metà ...
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Uomo politico sovietico (Orenburg 1902 - Mosca 1988). Nel partito bolscevico dal 1920, prese parte alla guerra civile e dal 1925 fu funzionario del Comitato centrale del partito. Deputato al Soviet supremo [...] sostituito l'8 febbr. 1955 e nominato vicepresidente del Consiglio e ministro per l'Industria elettrica; contrario alla destalinizzazione, nel luglio 1957 fu destituito da queste cariche ed estromesso dal presidium e dal Comitato centrale del partito ...
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SACHAROV, Andrej Dmitrevič
Domenico Caccamo
Scienziato e pubblicista russo, nato a Mosca il 21 maggio 1921, premio Nobel per la pace nel 1975. Laureato in fisica nell'università di Mosca (1942), lavorò [...] , S. aveva dunque acquisito i privilegi connessi a una posizione sociale di rilievo, quando, durante la campagna di destalinizzazione lanciata dal XX congresso, si dissociò dal ceto dirigente denunciando il pericolo degli esperimenti nucleari e della ...
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Movimento comunista internazionale. - Lo scioglimento dell'Ufficio d'informazione (noto in Occidente sotto il nome di Cominform), nell'aprile 1956, fu giustificato con la situazione mondiale maturata negli [...] fra paesi socialisti, collaborazione affidata al libero consenso. Dall'altra, invece, l'inattesa e violenta campagna di destalinizzazione suscitava resistenze di vario genere: i cinesi difesero il contributo di Stalin alla teoria e alla prassi ...
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Dall'immediato dopoguerra a oggi ha continuato a sviluppare i temi fondamentali della sua poesia in un'altra serie di raccolte: Les yeux et la mémoire, 1954; Elsa, 1959; Le fou d'Elsa, 1963; Le voyage [...] altri romanzi in cui lo scrittore si rinnova e si ritrova in moduli più intimi e più liberi (specie dopo la destalinizzazione): La semaine sainte (1958), La mise à mort (1965), Blanche ou l'oubli (1967), Henri Matisse, roman (1971). Notevoli anche i ...
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destalinizzazione
destaliniżżazióne s. f. [der. del nome di Stalin (1879-1953), segretario del partito comunista nell’Unione Sovietica]. – Processo di revisione politica avviato nell’Unione Sovietica e nella maggioranza dei paesi «satelliti»...