Sindrome derivante da quadri clinici connessi ad alterazioni del metabolismo, caratterizzati da aumento della diuresi per deficit dell’ormone antidiuretico (d. insipido) o per accumulo e successiva eliminazione [...] alcune tesaurismosi: per es. d. acido-amminico (o cistinosi), d. fosfatico (o calcinosi), forme non glicosuriche di diabete.
Quadri clinici
I quadri clinici compresi sotto il termine di d. sono rappresentati principalmente dal d. mellito, che è ...
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diabete
Francesco Romanelli
Giorgio Fattorini
Quadro clinico connesso ad alterazioni del metabolismo, caratterizzato da aumento della diuresi per deficit dell’ormone antidiuretico (d. insipido, ➔ insipido, [...] -dipendente o d. giovanile; il d. di tipo II, precedentemente definito d. non insulino-dipendente o d. dell’età adulta.
Diabete mellito di tipo I
Questo tipo di d. è legato a un processo autoimmune cellulo-mediato di distruzione delle cellule beta ...
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Quadro clinico caratterizzato da aumentata eliminazione di urina senza presenza in quest’ultima di zucchero; è connesso a una insensibilità della porzione tubulare distale del nefrone all’azione della vasopressina ...
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DIABETE: IL O LA?
Il sostantivo diabete è di genere maschile, così come maschile è il nome latino da cui deriva (attraverso il greco): diabètes
Da anni era affetto dal diabete
Un diabete trascurato [...] può provocare serie conseguenze
Popolare, e dunque sconsigliata, è la forma femminile la diabete, nata per probabile influsso della parola malattia. ...
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diabetogeno
Ciò che può produrre il diabete mellito. Tra le sostanze d., sperimentalmente usate per provocare il diabete negli animali di laboratorio, la più usata è l’allossana, che per somministrazione [...] , è sensibile all’insulina e rappresenta pertanto la via migliore per lo studio dei problemi inerenti al diabete mellito umano. Effetto d. possiede l’ormone somatotropo dell’ipofisi: oltre le sue azioni peculiari, esso esplica un’azione antagonista ...
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Nome dato al composto chimico H2NC(NH)NHC(NH)NH2 e ad alcuni suoi derivati. In medicina sono usate soprattutto la fenetil-b. e la dimetil-b. nel trattamento del diabete mellito. Somministrate per bocca, [...] le b. stimolano la combustione anaerobica del glicosio a livello dei tessuti periferici ...
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exenatide
Farmaco impiegato nel trattamento del diabete di tipo 2; è il primo di una nuova classe di farmaci chiamati incretino-mimetici. L’e. mima l’effetto di un ormone naturale della serie delle incretine, [...] il glucagon-like peptide-1 (GLP-1), il quale stimola la capacità dell’organismo di produrre insulina in risposta a elevati livelli di glicemia, e inibisce il rilascio dopo i pasti del glucagone che ha ...
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SALIVA (XXX, 535)
Le prime ricerche sul diabete (F. Frerichs, C. v. Noorden, E. Mosler, ecc.) dimostrarono in generale l'assenza di glucosio nella saliva dei diabetici, o la presenza di glucosio nella [...] un caso su nove esaminati. H. Stern (Journ. Am. med. Assoc., 1904, XLIII) nello studio della saliva di 158 casi di diabete, dimostrò la presenza di glucosio in 85 casi. L'argomento fu ripreso sperimentalmente da F. Rathery e L. Binet (1920), i quali ...
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glimepride
Farmaco ipoglicemizzante orale utilizzato nel trattamento del diabete di tipo 2 appartenente alla classe delle sulfaniluree. ...
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diabete
diabète s. m. (ant. f.) [dal lat. diabetes, gr. διαβήτης, der. di διαβαίνω «passare attraverso»; propr. «sifone»]. – Termine usato in passato per indicare una condizione morbosa caratterizzata da eccessiva e durevole eliminazione di...
diabesita
diabesità s. f. inv. Le condizioni patologiche determinate dalla compresenza nello stesso individuo di diabete e obesità. ◆ [tit.] L’epidemia della globalizzazione è la «diabesità» [testo] Si chiama «diabesità», cioè diabete e obesità...