(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] di Nemi; intitolato a D. Aricina, era sede del Rex nemorensis, che, schiavo fuggitivo, riceveva in quel luogo la tutela di Diana. La connessione della dea con il mondo servile si manifesta in numerosi altri momenti della tradizione, come per es., la ...
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Nome di alcune attrici della commedia dell’arte.
Compagnia della D. Nome assunto negli ultimi decenni del 16° sec. dalla compagnia dei Desiosi per la celebre Diana Ponti (in arte Lavinia) che ne faceva [...] parte ...
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DIANA (Diana)
P. E. Arias
Divinità, originariamente italica, identificata all'Artemide (v.) greca con attribuzioni diverse da quest'ultima.
A 30 stadî da Capua esisteva il pagus Dianae Tifatinae col [...] magister fani Dianae Tifatinae (C. I. L., x, 3924, 3918: 211 a. C.) che fu oggetto di grande considerazione sin nel I sec. a. C. Gli scrittori greci (Paus., v, 12, 3; Athen., xi, 466 E) celebrano la ricchezza ...
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Diana
Adolfo Cecilia
Inesistente fiume sotterraneo, che i Senesi vanamente cercarono, spinti dalla scarsità di acqua dovuta alle condizioni naturali del luogo ove sorge la loro città. La Diana, secondo [...] a spese del comune stesso. Ancora il 5 agosto 1295 il Consiglio Generale della Campana delibera intorno alla ricerca dell'acqua della Diana.
D. ricorda le vane ricerche dei Senesi in Pg XIII 151 ss., ove Sapia dice: Tu li vedrai tra quella gente vana ...
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diana
Fernando Salsano
" Mattutina ", in quanto riferito alla stella, detta anche ‛ Lucifero ' e ‛ Venere ', che precede il sorgere del sole. Unica presenza (e, per il Contini, atta a render più dubbia [...] stella / crïò. Cfr. Guinizzelli Vedut'ho 1, Io voglio del ver 3 " più che stella diana splende e pare ", e Giordano da Pisa " La stella diana è la più chiara stella del cielo, onde però è chiamata dalla Scrittura Lucifero " (Prediche, Firenze 1831 ...
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SCULTORI, Diana
Barbara Furlotti
– Figlia dello scultore, incisore e stuccatore Giovan Battista da Verona e di Osanna da Acquanegra, nacque a Mantova intorno al 1547, come si evince dal contenuto [...] doc. 20) e non nel 1588 (come in Marcucci, 1991, p. 343) o nel 1590 (come in L’opera incisa di Adamo e Diana Scultori, 1991, p. 31), la precoce interruzione della sua carriera è stata imputata a una grave forma di artrosi; il tratto ancora deciso ...
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PONTI, Diana
Alberto Manzi
Attrice del sec. XVI, nota col nome di Lavinia. Fece parte dei comici "Desiosi" e dei "Confidenti"; ma ebbe anche compagnia propria. Venuta in fama per la sua virtuosità, [...] fu spesso richiesta a completare spettacoli dati da altre compagnie al servizio dei varî principi italiani. Riportò successi in tutte le principali città italiane; a Pisa (1580), a Mantova e Ferrara (1593), ...
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TORRIERI, Diana
Attrice, nata a Canosa di Puglia il 13 agosto 1915; dal suo esordio in arte nel 1938 come generica con A.G. Bragaglia alle successive esperienze presso la compagnia di W. Capodaglio, [...] di S. Randone, alle formazioni al fianco di T. Carraro, di I. Garrani, di V. Gassman e E. Zareschi, di M. Benassi, all'organizzazione del Teatro Stabile di Venezia nel 1952, si è sempre distinta per l'impegno ...
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FALANGOLA, Diana
Fiamma Satta
Nacque a Napoli intorno al 1555, da una famiglia della piccola nobiltà partenopea, originaria di Amalfi e trapiantatasi nel sec. XIII a Sorrento. Il padre, Scipione, sposò [...] nel 1551 Camilla De Gennaro, da cui ebbe due figli: la F. e Bernardino, di circa quattro anni maggiore di lei.
Le notizie biografiche relative alla F. riguardano quasi esclusivamente il brevissimo periodo ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.