digesto
Fernando Salsano
Latinismo, participio del latino digerere. In Pd XVII 132 la voce tua... / vital nodrimento / lascerà poi, quando sarà digesta, nell'ambito della metafora che si sviluppa dal [...] di " digerito ", " assimilato ", e va quindi interpretato come " ben ponderato ". Vale " elaborato ", in Pg XXV 43 Sangue perfetto... / Ancor digesto, scende ov'è più bello / tacer che dire (su cui si veda F. D'Ovidio, Studi sulla D.C., Caserta 1931 ...
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Digesto
Nel significato di " enciclopedia ", " zibaldone ", opera che accoglie - e sistema insieme - materia diversa e da diverse fonti (cfr. Gell. Noct. Att. praef. 7 e Plin. Nat. hist. praef. 24), [...] che la grande antologia di iura, cioè composta di brani tratti dalle opere di giuristi classici, si chiamasse Digesta e Πανδέχται. D. cita i Digesta in genere e, secondo le partizioni fattene dai giureconsulti della scuola bolognese, il ...
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TERTULLIANO
Edoardo Volterra
. Nel Digesto il nome di questo giureconsulto ricorre varie volte: alcuni frammenti (Dig., I, 3, de legibus, 27, e XLI, 2, de adq. v. am. poss., 28) sono estratti dalle [...] sue Quaestiones, altri (Dig., XLIX, 17, de castr. pec., 4, e XXIX, 1, de test. mil., 23 e 33) dal suo libro de castrensi peculio. T. è anche menzionato da Ulpiano in più luoghi.
Si discute sull'età a cui ...
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Giurista (sec. 15º), commentò il Digesto e il Codice. Di lui si ricordano soprattutto: Matutinae iuris lecturae e Commentaria in Codices. ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] privo di implicazioni di ordine naturale o divino, si ha a partire dal 16° sec. con la nascita degli Stati nazionali. Nel Leviatano (1651), T. Hobbes concepisce l’a. come l’insieme delle prerogative sociali ...
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VIVIANO
Edoardo Volterra
. Giureconsulto romano, ricordato in varî frammenti del Digesto, in special modo da Ulpiano e Paolo. Secondo l'ipotesi del Viertel sembra che sia vissuto dopo Cassio e prima [...] di Ottaveno (quest'ultimo, anteriore al 128 d. C.).
Da quanto possiamo dedurre dalle citazioni dei giuristi nel Digesto, V. avrebbe composto commenti all'editto del pretore e all'editto degli edili. Alcuni studiosi (A. Pernice) ritengono che Ulpiano ...
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Giurista romano della decadenza, rappresentato nel Digesto da squarci attinti a tre diversi opuscoli: De muneribus civilibus, De officio praetoris, De testibus: uno di tali squarci si trova anche, in traduzione [...] Lido De magistratibus (1, 14), sotto il nome abbreviato di Αὐρήλλιος ὁ νομικός. Nella inscriptio di un frammento del Digesto A. C. è detto magister libellorum: sembra lo sia stato sotto Costantino, al quale apparterrebbe la costituzione, ivi citata ...
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Giurista bizantino (sec. 6º), prof. alla scuola di Berito. Collaborò alla compilazione del Digesto nella commissione scelta da Triboniano per ordine di Giustiniano nel 530, e nel 534 alla nuova edizione [...] del Codice e anche alla redazione delle Istituzioni. Compilò inoltre, dopo il 542, un indice del Digesto, del quale ci sono rimasti frammenti. ...
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Giurista bizantino (sec. 6º d. C.), contemporaneo di Giustiniano, autore di un commentario al Digesto (ὁ ἴνδιξ), che è il più ampio di tutti, nel quale sono utilizzati commentarî più antichi e anche quello [...] di Teofilo. Si hanno di lui frammenti di un commentario al Codice, che si trovano anche nell'appendice dell'Ecloga di Leone l'Isaurico ...
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digesto1
digèsto1 part. pass. e agg. [dal lat. digestus, part. pass. di digerĕre: v. digerire], ant. – Digerito: già aveva d. il beveraggio (Boccaccio). Anche con altri sensi del verbo: ben considerato, ben ponderato, ordinato e sim. Con sign....