malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, [...] della persona. Non esiste una definizione soddisfacente che specifichi i confini precisi del concetto di m.m. (o disturbomentale, come talvolta si preferisce chiamarla). Tuttavia né il comportamento deviante (politico, religioso o sessuale), né i ...
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Termine usato in passato per indicare vari disturbimentali e mirante a mettere in evidenza più il contenuto che il disturbo formale del pensiero.
Per m. intellettuali J.-É.-D. Esquirol intendeva quei [...] quadri psichici che si considerano psicosi paranoidi e paranoiche (delirio cronico). Alcuni termini derivati dal concetto di m. sono ancora in uso, per es. piromania, dipsomania, cleptomania ...
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NEVROSI (XXIV, p. 710)
Gaetano BENEDETTI
Per nevrosi intendiamo oggi un disturbo della psiche, che trova le sue origini nella storia personale dell'infermo, nelle sue passate esperienze emotive, male [...] la vita umana dal punto di vista dell'igiene mentale e a intravedere nella struttura affettiva della vita familiare è, da un canto, un segno prognostico sfavorevole: i disturbi che risalgono alla più giovane infanzia sono naturalmente più difficili ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbimentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] della p. clinica per antonomasia, con il suo concetto di ‘psicosi endogena’, cioè di malattia mentale vera e propria, ben distinta dai disturbi nevrotici e caratteropatici, dalle noxae cerebrali acute e croniche, e dovuta a un quid proprio, appunto ...
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Disciplina medica che studia gli aspetti anatomofisiologici, patologici e clinici delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Nell’accezione attuale la n. viene intesa come riferita soprattutto [...] nervoso distinguendo nettamente il suo ambito da quello della psichiatria, la quale focalizza invece la sua attenzione sui disturbimentali e del comportamento; anche se, dalla metà del 20° sec., l’aspetto neurobiologico della psichiatria ha assunto ...
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telefonia Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione della voce e di altri suoni. Il procedimento di realizzazione della trasmissione telefonica può essere così schematizzato: l’apparecchio [...] di bambini; telefono rosa, che raccoglie segnalazioni di abusi e violenze ai danni di donne e ragazze; telefono viola, per la denuncia di violenze, maltrattamenti e abusi, anche terapeutici, a danno di persone affette da disturbimentali o psichici. ...
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NERVOSO, SISTEMA (XXIV, p. 609)
Vittorio Challiol
Fisiopatologia. - La fisiopatologia del lobo frontale (v. cervello, IX, p. 829) negli ultimi anni ha maggiormente accentrato le ricerche di numerosi [...] acuta; 4) una forma pseudotumorale con sintomi d'ipertensione intracranica; 5) una sindrome psichica, in cui i disturbimentali possono essere per lungo tempo isolati o predominanti. Lo stesso autore, preso atto della disparità di opinione e dei ...
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Aspetti neurologici e diagnostici. La ricerca. Bibliografia.
Il termine autismo si riferisce a una sindrome caratterizzata da uno sviluppo anomalo o deficitario dell’integrazione socio-relazionale che [...] di test specifici e i criteri diagnostici utilizzati sono descritti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbimentali (American psychiatric association 2013). Altri test come il Childhood autism rating scale (CARS) possono essere impiegati ...
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(II, p. 262; App. I, p. 84; IV, I, p. 77)
In questi ultimi decenni l'a. ha continuato a rappresentare uno dei più gravi problemi sociali dell'umanità e si è peraltro inserito prepotentemente nel contesto [...] con l'esempio paterno elemento causale della trasmissione dell'a. alla prole.
Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbiMentali (DSM iii R del 1988) si legge: "La dipendenza da alcool tende a raggrupparsi nelle famiglie. Recenti dati ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] del c. di McGuire e Troisi (1998), l'idea che l'evoluzione avrebbe dovuto condurre alla scomparsa dei disturbimentali, in quanto non adattivi, si basa su un'erronea interpretazione del concetto di evoluzione come processo che mira inevitabilmente ...
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disturbo
s. m. [der. di disturbare]. – 1. Il disturbare o il disturbarsi, e anche l’incomodo, il fastidio, ecc., che ne è l’effetto: d. della quiete notturna; dare, recare, procurare d.; prendersi il d. di ...; non vorrei esserti di d.; perdoni...
danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...