È un genere (Lamarck, 1801) di Gasteropodi Opistobranchi marini, della famiglia degli Aplisidi. Il tegumento è vivacemente colorato e in molte specie ornato di espansioni carnose, ramificate, retrattili. [...] La conchiglia ha forma di ascia, col margine sinistro convesso e quello destro arcuato: il vertice è calloso, inflesso.
Le specie di Dolabella sono costiere e amano i mari caldi (Mar Rosso, Oceano Indiano, Oceano Pacifico). ...
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Pittore (Belluno 1570 circa - Cracovia 1650). Allievo dell'Aliense, nel 1595 fu chiamato a Cracovia da Sigismondo III. Abile epigono dei maestri veneti del sec. 16º, ebbe grande influsso sulla pittura in Polonia ...
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Nome di varî personaggi romani tra cui: 1. Console nel 283 a. C.; vincitore della battaglia del Lago Vadimone. Nel 279 fu inviato come ambasciatore a Pirro, insieme a Fabrizio. 2. Marito (circa 50 a. C.) di Tullia, figlia di Cicerone, da cui si separò nel 46. Militò con Cesare in Gallia e fu con lui nella guerra civile. Tribuno della plebe (47), propose una legge sulla cancellazione dei debiti che ...
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Tribuno della plebe (47 a. C.), avversò le proposte di Dolabella sulla remissione dei debiti. Edile, continuò nell'opposizione a Dolabella e a Cesare; dopo la morte di Cesare fu dalla parte di Antonio. ...
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Questore (84 a. C.) nella Gallia Cisalpina, si appropriò di denaro pubblico; legato di Dolabella (80), propretore in Cilicia, pretore urbano (74), propretore in Sicilia (73-71), fu dai Siculi denunciato [...] per concussione (de pecuniis repetundis), e l'accusa fu sostenuta in un celebre processo da Cicerone, del quale rimangono i discorsi. V. fu condannato ai danni e andò in volontario esilio; morì vittima ...
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Figlia (n. 79 - m. 45 a. C.) dell'oratore M. Tullio Cicerone, sposa di C. Calpurnio Pisone Frugi (63-57), poi, rimasta vedova, di Furio Crassipede (56-51), quindi, divorziata, di P. Cornelio Dolabella [...] (50), dal quale divorziò nel 46. È nota soprattutto perché il padre, che l'amò teneramente, parla spesso, nelle lettere, delle sue tristi vicende ...
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Pretore (45-44 a. C.), fu vinto in Siria da Cecilio Basso; ambedue dovettero in seguito sottomettersi al proconsole Cassio. Essendosi dichiarato per gli uccisori di Cesare, ebbe il comando della loro flotta, [...] batté Dolabella e i Rodî e (42) Domizio Calvino. In seguito alla sconfitta di Bruto e Cassio, si rifugiò presso Sesto Pompeo, che però lo fece uccidere (40). ...
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Soldato numida (m. 24 d. C.); disertore dell'esercito romano al tempo di Tiberio, incitò contro i Romani i Musulamî e altre tribù (17), resistendo a lungo, finché (24) fu assediato da P. Cornelio Dolabella [...] (appoggiato a sua volta da Tolomeo di Mauretania) nel fortino di Auzia (oggi Aumale, 90 km circa a SE di Algeri); vistosi perduto, T. cercò e trovò la morte nel combattimento ...
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Uomo politico romano (1º sec. a. C.); nel 55 propose una legge per assegnare a Pompeo la provincia di Spagna e a Crasso la Siria. Legato di Cesare in Gallia e in Britannia, nella guerra civile assediò [...] e conquistò, per conto di Cesare, Marsiglia (49 a. C.). Console suffetto (45), si unì (44) ai congiurati contro Cesare; fu ucciso (43) nel corso della guerra civile da Dolabella, che aveva espugnato Smirne e Pergamo, piazzeforti tenute da Trebonio. ...
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VADIMONE
Luisa Banti
. Piccolo lago nell'Etruria meridionale, vicino a Bomarzo, l'odierno lago di Bassano, oggi poco più di uno stagno. Fu ricordato spesso dagli antichi per il fenomeno delle isole [...] ; in età romana, all'epoca di Plinio, apparteneva ad Ameria. Nelle vicinanze del lago i Romani, guidati dal console P. Cornelio Dolabella, sconfissero nel 283 a. C. un esercito di Galli - Senoni o Boi - e di Etruschi; questa vittoria segnò la fine ...
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