Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] col quale richiedeva la riforma della Chiesa. Creato cardinale (1517) da Leone X, fu poi mandato ambasciatore a Carlo V, per indurlo Nel 1523 fu creato patriarca di Costantinopoli e vescovo di Viterbo. Le sue opere, numerose e in parte ancora ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primo dei numerosi figli di Antonio e di Regina Spandolino del cavalier Dimitri di Teodoro, da Costantinopoli, nacque a Venezia il 15 genn. 1491, in una casa a S. Agnese, [...] a queste direttive, il D. riuscì bene nell'incarico: sappiamo infatti che disputò in presenza del dottissimo EgidiodaViterbo e che nel '23 recitò l'orazione funebre dell'ambasciatore imperiale Girolamo Adorno; senonché, diversamente dal Foscarini ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] . La laurea in teologia a Torino, grandi onori a Bologna e a Roma, l'amicizia con G. Aleandro, C. Calcagnini, EgidiodaViterbo, S. Forteguerri, B. Rucellai e molti altri, insieme al lavoro umanistico, lo studio del greco con G. Lascaris e M. Musuro ...
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Ecclesiastico (Napoli 1493 - Trento 1563); agostiniano (dal 1507), fu ordinato prete nel 1513. Segretario del generale dell'Ordine EgidiodaViterbo, alternò l'attività di predicatore con gli studî di [...] lasciato il generalato, riprese la sua attività di studioso. Campione della Riforma cattolica, la sua importanza fu consacrata da Pio IV (1561) con il cardinalato. Per fronteggiare l'editoria protestante fondò la tipografia vaticana, affidandola a P ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] la necessità di distinguere una c. ‘speculativa’ e ‘teoretica’ da una c. ‘pratica’ o ‘teurgica’.
C. cristiana Movimento che mirifico e De arte cabalistica, e poi ancora su EgidiodaViterbo e Francesco Giorgio Veneto. Al francese Guillaume Postel (16 ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] presenza di 16 cardinali, 70 vescovi e una trentina di altri prelati. L'orazione di apertura fu tenuta daEgidiodaViterbo, che stigmatizzava duramente la decadenza morale della Chiesa e l'essersi affidata più alle armi che alla fede, incorrendo ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] la coalizione ispano-imperiale. Fra i nuovi porporati non mancavano neppure degni uomini di Chiesa e grandi intellettuali, come EgidiodaViterbo, Tommaso De Vio (il Caetano) e Adriano Florisz di Utrecht (il futuro Adriano VI).
Di pari passo con il ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] della rigenerazione dei costumi. Sotto questo secondo profilo particolarmente importanti furono gli interventi dell'agostiniano EgidiodaViterbo. Egli non contestava in alcun punto la costruzione teologica tradizionalmente formulata dalla Chiesa, né ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] del V concilio Lateranense e XVIII ecumenico, quello che - dopo l'orazione inaugurale del generale degli Agostiniani EgidiodaViterbo - legge, per conto di uno stremato Giulio II, l'allocuzione papale. Risonante il concilio di ammonimenti solenni ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] trionfo della nuova latinità. che dall'Italia era ormai dilagata in Europa: della teologia e della predicazione umanistica di un EgidiodaViterbo, ad esempio, fra i rappresentanti degli Ordini al concilio, di un G. F. Pico fra i laici. Il B. viveva ...
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