Poeta latino (1º sec. a. C.) dei poetae novi, originario della Gallia Cisalpina, amico di Catullo con cui seguì il pretore Gaio Memmio in Bitinia nel 57 a. C. Resta di lui solo un epigramma di due distici; [...] poetica, molto lodata da Catullo nel carme 95 e da Virgilio nella IX egloga. Da alcuni è identificato con quel Gaio ElvioCinna che fu tribuno nel 44 a. C. e che nei torbidi seguiti all'uccisione di Cesare fu ucciso perché scambiato con Lucio ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.), di origine spagnola (secondo altri alessandrina), schiavo e poi liberto di Augusto a Roma. Preposto alla biblioteca istituita dall'imperatore, volle emulare la versatilità [...] di Varrone. Trattò di argomenti agrarî, filologici (commento al Propempticon Pollionis di ElvioCinna; commento critico-esegetico a Virgilio), storico-geografici, antiquarî, di antichità religiosa. Tutte le sue opere sono perdute. Si è in generale ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] callimachea si unisce al culto della passione amorosa, dell’eros come centro dell’esistenza. Notevoli, tra questi poeti, ElvioCinna, C. Licinio Calvo, M. Furio Bibaculo, e appunto Catullo (l’unico del quale sia conservata l’opera). Accanto ...
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Nome usato per la prima volta da Cicerone (con l’altro equivalente di poetae novi) per indicare polemicamente i poeti della sua età che, imitando gli alessandrini, si atteggiavano a innovatori. Essi predilessero [...] docta) o leggere fantasie (nugae), sempre ricercando eleganza di espressione e raffinatezza di forme metriche. Considerati i creatori della lirica romana, furono: Valerio Catone, Licinio Calvo, Furio Bibaculo, ElvioCinna, Catullo e altri minori. ...
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Figlio del precedente. Nemico di Silla, dovette rifugiarsi in Spagna presso Sertorio; nel 73 a. C. poté tornare a Roma per l'interessamento di Cesare. Fu pretore nel 44, sostenne il partito degli uccisori [...] di Cesare e scampò al furore del popolo solo per uno scambio con Gaio ElvioCinna. ...
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VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] ammiratore d'uno dei tipici corifei della scuola neoterica, ElvioCinna (Buc., IX), e si rappresentava come compagno di Cornelio discepolo del dotto poeta ellenistico Partenio, legatissimo a Cinna. Ma specialmente è naturale che, sulle prime, ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] è più artistico. Vi appartennero Valerio Catone, che fu il maestro di poesia di parecchi di questi giovani, Licinio Calvo, ElvioCinna, Furio Bibaculo. Del solo Catullo è rimasta l'opera, forse quasi completa. Contiene brevi poesie (nugae) tra la ...
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IGINO il Bibliotecario
Alessandro Olivieri
Gaio Giulio Igino probabilmente nacque in Spagna, donde presto passò in Alessandria, per essere più tardi (47 a. C.) condotto da Cesare a Roma. Fu scolaro [...] che compilava da autori, specialmente greci. Scrisse un commento filologico al Propempticon di Asinio Pollione, composto da ElvioCinna (opera d'un poeta erudito, che abbisognava di dilucidazioni), e inoltre commenti a Virgilio, nei quali riprendeva ...
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PARTENIO (Παρϑένιος, Parthenius) di Nicea in Bitinia
Augusto Rostagni
Fu tra i poeti greci che, nel sec. I a. C., maggiormente servirono di tramite fra la letteratura alessandrina e quella romana. Prigioniero [...] patria fu definitivamente occupata da Pompeo Magno (65 a. C.), cadde nelle mani di Cinna; nel quale probabilmente è da riconoscere il poeta romano ElvioCinna, amico di Catullo. Portato a Roma poi liberato, visse nell'ambiente dei cosiddetti poetae ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] (di Padova, 59 a.C.-17 d.C.). E oltretutto non erano soli: si considerino, tra altri della "Cisalpina" (Valerio Catone, ElvioCinna, Licinio Calvo, Cornelio Nepote forse, detto da Plinio "Padi accola" (173), lo stesso Plinio, di Como, nel I sec. d ...
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