Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, e si distingue dal ‘sensismo’, che ammette una sola fonte della conoscenza, il senso esterno o sensazione, in quanto ammette anche il senso interno o riflessione. Nella storia della filosofia l’e. ...
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Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo [...] ; il suo sistema è peraltro piuttosto un grandioso tentativo di metafisica monistica che uno sviluppo dei motivi più propriamente empiristici del positivismo. Da un lato egli considera tanto la realtà fisica quanto quella psichica come aspetti di una ...
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HANSON, Norwood Russell
Antonio Rainone
Filosofo e storico della scienza statunitense, nato nel New Jersey il 17 agosto 1924, morto in un incidente aereo nei pressi di Cortland (New York) il 18 aprile [...] razionale'' del sapere scientifico.
Più che individuare canoni normativi di giustificazione logico-deduttiva e strettamente empiristici delle teorie scientifiche, il filosofo della scienza è chiamato a studiare la prassi concretamente seguita nella ...
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SAITTA, Giuseppe
Filosofo e storico della filosofia, nato a Gagliano Castelferrato, Enna, il 7 novembre 1881. Dopo aver insegnato nelle università di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne (dal 1932) la cattedra [...] ", lo porta anche a risolvere l'Io trascendentale nella molteplicità degli individui empirici e ad accentuare motivi empiristici e feuerbachiani nel seno dell'"atto" del pensiero.
Opere teoretiche principali: Lo spirito come eticità, Bologna 1921 ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] le difficoltà d'esecuzione. La novità del pensiero arteaghiano - a voler tenere conto di certi sviluppi in senso empiristico e antimetafisico dell'estetica moderna - sta caso mai in questa risoluzione della filosofia dell'arte nelle singole poetiche ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] anni Sessanta). C.G. Hempel, in un lucido e influente lavoro dedicato alla storia dei mutamenti del criterio empiristico di significato (1950), indicava chiaramente l'inseparabilità dei due tipi di vocabolario, sottolineando come la deduzione e il ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] scientifica si fonda su tali elementi a priori così come sui dati empirici. Quine, inoltre, rifiutava i 'dogmi' empiristici della distinzione analitico/sintetico e della riduzione di tutti gli asserti dotati di significato ad asserti su esperienze ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] sulla natura degli assiomi e sulle regole dimostrative associa, in modo piuttosto originale, spunti innatistici ed altri empiristici e convenzionalistici, e permarrà identica fino alla tarda introduzione al De motu animalium, in cui sono ravvisabili ...
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Inconscio
CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. [...] . Si tratta quindi di ragionamenti o di conclusioni inconscie (unbewusste Schlüsse).
Helmholtz partiva da presupposti empiristici; riteneva perciò che questa attività razionale inconscia utilizzasse i dati dell'esperienza pregressa, e interpretasse ...
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DELLA TORRE, Giovanni Maria
Ugo Baldini
Nacque a Roma, secondo diverse fonti, il 16 giugno 1710 (ma l'iscrizione sottostante al suo ritratto pubblicato nelle Nuove osservazioni intorno la storia naturale [...] però l'approccio empirico, né impone metodiche deduttive o sistematiche estrinseche; il D. pregia invece gli orientamenti empiristici, e se è vicino all'atomismo lo intende come semplice ipotesi esplicativa. Se in senso cosmologico l'orientamento ...
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empiristico
empirìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’empirismo o agli empiristi: teoria e.; gnoseologia empiristica. ◆ Avv. empiristicaménte, secondo i principî dell’empirismo; più genericam., senza validi fondamenti scientifici.
stratonismo
s. m. – La concezione filosofica, naturalistica ed empiristica, della scuola peripatetica sotto la guida del filosofo greco Stratóne di Làmpsaco (4°-3° sec. a. C.).