Critico e poeta (Firenze 1837 - Ardenza 1896), attento studioso delle letterature straniere, particolarmente dell'inglese, che contribuì a divulgare in Italia; scrisse saggi critici (Saggi critici di lett. inglese, post., 1897; Saggi critici di letteratura italiana, post., 1898; Nuovi saggi critici, ecc., post., 1909), fu redattore, dal 1879, del Fanfulla della Domenica; dal 1883 prof. di lett. italiana ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] C. un profilo G. Fornelli, T.C., Roma 1924; e studî sul C. sono stati scritti, fra altri, dal Chiarini (in Nuova Antologia, 1889). La prefazione agli Eroi nella traduzione della Pezzè-Pascolato (v. sopra), è stato l'ultimo scritto di EnricoNencioni. ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] gli amici della sua giovinezza; alcuni, come Giuseppe Chiarini, puristi e devoti al Leopardi e al Giordani; altri, come EnricoNencioni, prelievi al culto degli stranieri moderni. Si hanno ora a stampa nel vol. Primizie e reliquie i primi effetti di ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] aveva accusato Villa Gloria di mancare di immediatezza nella rappresentazione del vero (Dossi, 1886, s.p.), mentre EnricoNencioni additò il «prosasticismo» di alcuni sonetti (v. Fanfulla della domenica, 9 maggio 1886).
Nell’agosto-settembre del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato definito un’epoca neobarocca per la riscoperta del Seicento come [...] fin de siècle e alle ragioni dell’avanguardia, più incline ad accogliere le suggestioni neobarocche. Con l’eccezione di EnricoNencioni, il quale nel saggio sul Barocchismo del 1894 riconosceva la modernità del barocco, affermando che “noi siamo oggi ...
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CICOGNANI, Bruno
Paolo Petroni
Di famiglia, romagnola, originaria di Modigliana per parte di padre, nacque a Firenze il 10 settembre del 1879 da Dante, magistrato, e da Giulia Nencioni.
Il nonno Filippo, [...] . La biblioteca materna, ricchissima di classici, fu alla base della sua formazione letteraria, assieme a quella dello zio, il poeta EnricoNencioni, grande amico del Carducci. E il mito dell'uomo Carducci durò nel giovane C. sino a quando riuscì a ...
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PRIMOLI, Giuseppe Napoleone
Riccardo D'Anna
PRIMOLI, Giuseppe Napoleone (Gégé). – Nacque a Roma il 2 maggio 1851 da Pietro, conte di Foglia, e da Charlotte Bonaparte, figlia di Carlo Luciano (figlio, [...] ’Urbe. Se Parigi parlava al suo spirito, Roma parlava al suo cuore: qui fu soprattutto per il tramite di EnricoNencioni e Ferdinando Martini che venne introdotto negli ambienti letterari, cosicché – prima di assolvere quei compiti di mediazione che ...
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DE BOSIS, Adolfo
Elisabetta Mondello
Nacque ad Ancona il 2 genn. 1863 da Angelo, di antica famiglia marchigiana, e da Virginia Knappe. Fece i suoi primi studi all'istituto Rumori e poi nel collegio [...] Poemi conviviali. Altri collaboratori furono: Diego Angeli, Giosuè Carducci, Riccardo Foster, Emesto Monaci, EnricoNencioni, Enrico Panzacchi, Edoardo Scarfoglio, Vittorio Spinazzola, Annibale Tenneroni, Giovanni Tesorone, Arturo Vecchini e Adolfo ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] a Napoli nel 1881. Datano soprattutto a questo periodo le vaste letture di scrittori stranieri, sotto la guida di EnricoNencioni, succeduto allo Zanella nella direzione dei suoi studi. Questa esperienza affinò la sua sensibilità e fornì un contenuto ...
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SAGGIO
Mario Praz
Composizione relativamente breve e di carattere spigliato che investe un soggetto, senza pretesa di esaurirlo, da un punto di vista opposto a quello della trattazione sistematica. [...] , sia quest'ultimo generico (come in Teofrasto, e nei suoi imitatori), o specifico (per esempio i medaglioni di EnricoNencioni, le Vies imaginaires di Marcel Schwob); altri nomi per questo tipo: schizzo, bozzetto. 3. Il saggio puramente espositivo ...
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