FORCO (Φόρπυς, Phorcys)
Figlio, secondo la Teogonia esiodea, di Ponto e di Gea (secondo altre fonti, di Oceano e Teti), marito di Keto, padre delle Forcidi e dalle Gorgoni, tutte divinità e mostri marini. [...] Come figlie di F. sono or da una or da un'altra fonte poetica e mitografica date le Sirene, Echidna, le Esperidi. L'importanza di questa figura, dall'etimo oscuro, è essenzialmente genealogica, mentre ...
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(gr. Μνημοσύνη) Mitica personificazione della memoria. Secondo la Teogonia esiodea, è figlia di Urano e di Gea e madre delle nove Muse, per l’unione con Zeus in Pieria in nove notti d’amore. ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] Hermes, ecc.), il puer alatus della tradizione classica - personificazione divina dell'amore - subì nel corso del Medioevo particolari metamorfosi che dell'amore esprimono il peculiare concetto che ne ...
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Isole mitiche, situate ai confini del mondo nell’Oceano, dove secondo la tradizione esiodea risiedevano alcuni eroi che erano stati risparmiati dal destino di morte. Più tardi furono considerate sede, [...] dopo la morte, dei pii e dei giusti ...
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IRIDE (Ιρις, Iris)
Angelo Taccone
Le indicazioni genealogiche circa I. fanno tutte capo alla Teogonia esiodea, vv. 265 e 780, dove essa è detta figlia di Taumante e dell'oceanina Elettra, colei che altrove [...] spiegata, ma in massima dalle varie proposte viene fuori un senso conforme all'ufficio di messaggera. Dalla Teogonia esiodea, risulta ch'essa è la personificazione dell'arcobaleno. Nei secoli immediatamente seguenti si hanno per I. più testimonianze ...
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Divinità della mitologia greca personificante la giustizia. Compare già nella Teogonia esiodea come una delle Ore, figlia, con Eunomia ed Eirene, di Zeus e di Temi, e madre a sua volta della Calma (‛Ησυχία). [...] Cantata dai tragici, specialmente da Eschilo, in altissimi versi, fu più tardi concepita come personificazione del segno della Vergine, e denominata Dice-Astrea, esulata dalla terra all'avvento dell'età ...
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FETONTE (Φαέϑων, Phaethon)
G. Bermond Montanari
Figlio di Helios e di Clirnene, secondo la tradizione esiodea, oppure di Merope, o di Rhode figglia di Asopo, o di Prote, figlio di Neleo (o Nereo). Volle [...] guidare il carro del padre, ma i focosi cavalli gli presero la mano e lo portarono così vicino alla terra da provocare incendi e disastri. Zeus allora lo colpì col fulmine e F. precipitò nell'Eridano. ...
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La leggenda delle Esperidi s'incontra per la prima volta nella Teogonia esiodea: al confine occidentale della terra, dove il giorno e la notte s'incontrano, in un'isola dell'Oceano è un giardino dove le [...] Esperidi dall'amabile canto custodiscono i pomi d'oro col drago figlio di Forco e di Ceto: davanti a esse sta Atlante che sorregge la vòlta celeste. Quanto all'origine degli aurei pomi delle Esperidi, ...
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Poeta greco del sec. 4º-3º a. C., maestro di Arato, autore di un poema ῎Εργα alla maniera esiodea e di un poemetto sull'apicoltura; citato da Varrone e da Plinio il Vecchio. ...
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esiodeo
eṡiodèo agg. – Di Esìodo, il più antico poeta della Grecia continentale (vissuto prob. agli inizî del sec. 7° a. C.), autore di due poemi conservati: la Teogonìa, dove narra la nascita del mondo e degli dei, e le Opere e giorni, dove...
citerea
citerèa (alla greca citèrea) s. f. [dal lat. Cytherēa o Cythereia, gr. Κυϑέρεια (v. citerèo)]. – Appellativo di Afrodite, dal nome dell’isola di Citèra (odierna Cerigo) nel mar Egeo, la prima isola nella quale la dea era approdata...