Il gusto, la ricerca e l’uso delle cose forestiere, estranee alle tradizioni locali, nelle arti e nella vita. La visione e la conoscenza di mondi esotici scaturiscono e vengono alimentate sostanzialmente [...] raggiungere paesi un tempo lontani, hanno certamente ridotto quegli spazi della fantasia che avevano alimentato il gusto dell’esotico. Malgrado ciò, una sorta di e. di consumo si è potuto intravvedere nelle molteplici iniziative volte a reclamizzare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento quel che dai lontani Paesi dell’Estremo Oriente arriva in Europa [...] e Liotard le ritraevano selon le costume des Turques e la curiosità si sposta oltre il Bosforo in cerca di altri esotismi.
Padiglioni, pagode e case cinesi
In Europa il primo edificio a essere definito “cinese” è il Pavillon de Porcelaine al Trianon ...
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Poeta boliviano (Sucre 1882 - La Paz 1948). Tra i maggiori esponenti del modernismo nel suo paese, seppe fondere l'esotismo e i temi mitologici proprî di tale poetica con motivi legati alla realtà locale. [...] Alla raccolta di sonetti El cofre de Psiquis (1918), seguirono Horas turbias (1922), Prismas (1937), Caminos de locura (1943), Illimani (1945), Arco iris (1948) ...
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Narratore e saggista italiano (Torino 1926 - Montepulciano 2002); dal 1967 prof. di letteratura anglo-americana nell'univ. di Roma (I letterati e lo sciamano, 1969; L'esotismo nella letteratura angloamericana, [...] 1978; Il Novecento americano, 3 voll., 1981-83). Su un'iniziale produzione narrativa (Cecilia o la disattenzione, 1961) innestò una critica alla mentalità moderna (Eclissi dell'intellettuale, 1959; Storia ...
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Poeta e romanziere svedese (Olshammar 1859 - Övralid 1940). Premio Nobel per la letteratura nel 1916, con le poesie d'esordio Vallfart och vandringsår ("Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888) inaugurò nel [...] och vandringsår "Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888), sia col romanzo (Endymion, 1889) inaugurò nel Nord quel gusto dell'esotismo ed edonismo orientaleggiante che tanto aveva attratto i poeti simbolisti d'Europa. In sede critica, propugnò un ritorno ...
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Scrittore tedesco (Würzburg 1867 - Malang, Giava, 1918). Viaggiatore, pittore, drammaturgo, narratore e, soprattutto, lirico, fu vicino per un certo tempo al gruppo di Stefan George. Ebbe largo successo [...] come esponente di un esotismo coloristico e sensuoso che rendeva accessibili a un pubblico non molto differenziato temi proprî della letteratura decadente, antinaturalistica e impressionista: Ultra-Violett (1893), Die geflügelte Erde (1910), ...
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Regista cinematografico statunitense (Louisville 1882 - Hollywood 1962). Nel 1925 raggiunse il successo con The unholy three (I tre), bizzarra storia criminale; la mistura di ingredienti a effetto trovò [...] la sua celebrazione nell'esotismo di The road to Mandalay (Il capitano di Singapore, 1926). Si può considerare uno dei maggiori autori dell'orrore; non a caso girò nel 1931 Dracula, con B. Lugosi, primo film sonoro del terrore girato negli USA. La ...
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HAWKES, John Clendennin Burne Jr (App. IV, ii, p. 129)
Valerio Massimo De Angelis
Romanziere statunitense, morto a Providence (Rhode Island) il 15 maggio 1998. Con Death, sleep and the traveler (1974) [...] H. aveva continuato nel solco dell'esotismo lussureggiante la 'triade sessuale' che, inaugurata da The blood oranges (1971), si sarebbe conclusa con Travesty (1976).
Con The passion artist (1979), sempre attraversato dall'ossessione per un morboso ...
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MIZOGUCHI Kenji
Regista cinematografico giapponese, nato nel 1898 e morto nel 1956.
Personalità di primo piano della cinematografia internazionale, la sua attenzione di regista si è volta sempre, con [...] ritmo lento e pacato, al mondo nipponico senza concessioni all'esotismo occidentalizzato, sia che affrontasse con impostazione realistica problemi e ambienti moderni (Kiri no minato, Il porto della nebbia, 1923; Kami ningyōharu no sasayaki, Romanzo ...
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Scrittore argentino (Villa María del Río Seco, Córdoba, 1874 - Buenos Aires 1938), esponente del modernismo americano, interessato ai movimenti culturali europei. Rubén Darío salutò con entusiasmo Las [...] montañas de oro (1897) perché riproponeva, con immagini ricche di metafore e con uno stile ridondante, l'esotismo e l'ispirazione pagana che egli stesso aveva messo in voga. Seguirono Crepúsculos del jardín (1905) e Lunario sentimental (1909), che ...
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esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale introdotto in una data lingua da una...
esotico
eṡòtico agg. [dal lat. exotĭcus, gr. ἐξωτικός, der. di ἔξω «fuori»] (pl. m. -ci). – 1. (anche s. m.) Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero: termini, locuzioni, modi, costumi e. (in queste e altre simili...