La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] ’ortografia italiana di Daniello Bartoli, 1670; La Prosodia italiana di Placido Spatafora, 1682).
L’espansione dell’italiano nell’etàbarocca si può ricostruire a partire da testimonianze sui livelli d’uso dell’italiano parlato e scritto e sulla sua ...
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Venezia dal Rinascimento all'Etàbarocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] che era una delle espressioni più tipiche della Venezia barocca. La cosa era nata una dozzina d'anni Turchi e il mondo cristiano (1523-1538), in "Renovatio urbis". Venezia nell'età di Andrea Gritti (1523-1538) a cura di Manfredo Tafuri, Roma 1984, ...
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. Scultori e architetti dell'etàbarocca; originarî del Bellunese, si trasferirono a Castione di Brentonico nel Trentino, ove seppero sfruttare le preziose cave di marmo di quei monti per i numerosi loro [...] lavori. Il primo della famiglia fu Giacomo, da cui nacquero Cristoforo e Sebastiano (nato nel 1662). Teodoro, il più celebre di tutti (1697-1783), era figlio di Cristoforo. Produssero altari, pergami, ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] per quella di S. Martino. (V. Tavv. XXV a XLVIII).
Bibl.: Per l'etàbarocca in generale, v. B. Croce, Storia dell'etàbarocca, Bari 1928.
Gli studî sull'arte barocca, per solito in Italia dedicati agli artisti principali, furono condotti in modo più ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] 1919); Ariosto, Shakespeare e Corneille (1920); La poesia di Dante (1921); Poesia e non poesia (1923); Storia dell'etàbarocca in Italia (1929); Nuovi saggi sulla letteratura italiana del Seicento (1931); Poesia popolare e poesia d'arte (1933); Nuovi ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] affranca dalla cultura italiana, trasferendo i motivi rinascimentali sopravviventi, attraverso l’esperienza dell’età di Filippo II, nel vivo di una forma barocca, che li restituisce, profondamente ispanizzati, a una vasta cerchia di lettori europei ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] , di J. Webster, che possono chiamarsi ‘metafisiche’, sono impostate su una forma mentis che era quella dell’etàbarocca.
Concetti metafisici compaiono di frequente, in una risoluzione briosa, del secentismo, nella raccolta di fiabe popolari di G ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] cultura del bicchiere campaniforme e della ceramica a cordicella.
Nell’età del Bronzo si sviluppa la facies di Aunjetitz, che si guerra offerta con una esuberanza finalmente anche in G. ‘barocca’.
Agli albori del Settecento si staglia la figura di J ...
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(ceco Praha; ted. Prag) Città della Repubblica Ceca (1.291.552 ab. nel 2018), capitale dello Stato, situata in un’area collinare, compresa tra i 190 e i 380 m s.l.m., lungo il corso del fiume Moldava [...] 16° e gli inizi del 17° sec. grazie alla presenza di compositori come P. de Monte, J. Regnart e J. Gallus. Nell’etàbarocca si ebbe una particolare fioritura di musica sacra e organistica, mentre nel periodo classico crebbe l’interesse per la musica ...
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(sved. Stockholm) Città capitale della Svezia (1.582.968 ab. nel 2018) e capoluogo della contea omonima (6.488 km2 con 1.889.945 ab. nel 2005). Sorge sulle rive del fiume Morr e all’estremità orientale [...] e arte
Il monumento principale è la cattedrale (13° sec., rimaneggiata nel 14°-15° sec. e trasformata in etàbarocca). La città vecchia (Gamla Stan), dal caratteristico aspetto medievale, è dominata dal Palazzo Reale (iniziato alla fine del ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...
contemporaneo
contemporàneo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo contemporaneus, der. di tempus -pŏris «tempo», col pref. con-]. – 1. a. agg. Che accade o vive nello stesso tempo, che appartiene alla medesima età: sono due avvenimenti c.;...