(L'idiota) Romanzo dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881), pubblicato nel 1868-69 nella rivista Russkij Vestnik ("Il messaggero russo").
Ne è protagonista il principe Myškin, che, privo di [...] qualsiasi esperienza di vita, malato di nervi, tutto generosità e purezza d'intenti, appena ritornato in patria dopo un soggiorno di cura in Svizzera, entra in contatto con una realtà in cui turbinano, ...
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(Delitto e castigo) Romanzo dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881), pubblicato a puntate nel Russkij Vestnik dal 1866.
Raskolnikov, uno studente povero, uccide una vecchia usuraia, mosso [...] da un ideale umanitario (aiutare il prossimo col denaro male guadagnato) e dalla ribellione alla morale convenzionale. Ma l'insanità del suo atto lo spinge, dapprima incoscientemente e poi sotto l'incalzante ...
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Romanzo (1846) dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881).
La descrizione della personalità del protagonista, Jakov Petrovič Goljadkin, che, chiusasi nelle proprie allucinazioni, finisce per scindersi [...] e scivolare nella follia, è affrontata per la prima volta da Dostoevskij, il quale con questo libro dà avvio a quella ricerca e analisi degli aspetti psicologici dei personaggi, che svilupperà poi nei romanzi successivi. ...
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(russo Podrostok) Romanzo (1875) dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881).
Trama: Arkadij Dolgorukij, figlio illegittimo di un ricco possidente, deriso dai compagni, si chiude in un egoismo [...] esacerbato che lo fa ritenere destinato a grandi imprese. In realtà egli si perde in giochi e intrighi, ed è riscattato solo dai suoi sogni di una felicità universale ...
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Nacque a Mosca il 30 ottobre (11 novembre) 1821 nella famiglia di un medico militare. La sua infanzia fu triste per le ristrettezze della sua famiglia e per le impressioni a cui fu soggetto il suo animo [...] Die Weltanschauung D., Monaco 1925); B. P. Vyšeslavcev, Russkaja stichija u D. (L'elemento russo in D.), Berlino 1923; F. M. Dostoevskij, Stati i materialy (Articoli e materiali), a cura di A. S. Dolonin, voll. 2, Leningrado 1922-24; L. Grossman ...
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Attore (Milano 1933 - Florina 1994); interprete di forte personalità, ha conquistato la sua prima popolarità alla TV nel 1959 (interpretando il ruolo di Rogožin ne L'idiota di F. M. Dostoevskij), seguito [...] lunga (1965). In teatro ha legato il suo nome soprattutto a Giulietta e Romeo (1960), a Sacco e Vanzetti (1960-61) di M. Roli e L. Vincenzoni, a Il Vicario (1965) di R. Hochhuth. Più intensa la sua attività cinematografica, nel corso della quale ha ...
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Attore italiano (Roma 1946 - Tagliacozzo 2023). Autodidatta e tecnico di palcoscenico, dopo esperienze come attore con i registi B. Besson, F. Enriquez, L. Ronconi, A. Trionfo e M. Bolognini, nel 1981 [...] ed Edipo. Fra le sue interpretazioni: Riccardo II di W. Shakespeare (1991); Anatol di A. Schnitzler (1992); L'idiota da F. M. Dostoevskij (1993); Egmont di J.W. Goethe (1993); Spettri di H. Ibsen (1997); Il rinoceronte di E. Ionesco (1998); Re Lear ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] quella di Kantor. Non parleremo, inoltre, di M. Castri; di A. Vitez; di K.M. Gruber; di P. Zadek; ma più di un cenno richiede il percorso di A. Wajda (v. App. IV, iii, p. 850), autore di riduzioni teatrali da F. Dostoevskij ambientate (come in un set ...
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MASARYK, Tomáš Garrigue
Ettore Lo Gatto
Filosofo e uomo di stato cèco, primo presidente della repubblica cecoslovacca, nato il 7 marzo 1850 a Hodonín in Moravia. Il padre, era oginario di Kopčany in [...] un'introduzione a una più ampia opera su F. M. Dostoevskij. Essa comprende un'analisi delle principali correnti di sua sede a Londra.
La rivoluzione russa del 1917 rese possibile a M. di recarsi in Russia per l'organizzazione delle molte migliaia di ...
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nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...