Storico (Napoli 1879 - ivi 1965), ispettore generale degli archivî di stato; socio nazionale dei Lincei (1946). Direttore (1904-06) della rivista Napoli nobilissima e (1910-24) della collezione degli Scrittori d'Italia dell'ed. Laterza, la sua opera di storico e di erudito si estese particolarmente alla cultura italiana e napoletana dei secc. 17º-18º: studî e ricerche intorno all'abate Galiani (commento ...
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NICOLINI, Nicola
FaustoNicolini
Giureconsulto e letterato, nato a Tollo (Chieti) il 30 settembre 1772, morto a Napoli il 2 marzo 1857. Stabilitosi a Napoli nel 1789, esercitò dapprima l'avvocatura. [...] giuristi italiani e stranieri del tempo, con alcuni dei quali, e segnatamente col Savigny e col Mittermaier, ebbe a Napoli stretti rapporti personali.
Bibl.: F. Nicolini, N. N. e gli studî giuridici nella prima metà del sec. XIX, Napoli 1907. ...
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VICO, Giambattista
FaustoNicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] , dei quali il secondo in tre, il quarto in due parti, è stata iniziata negli Scrittori d'Italia del Laterza da F. Nicolini, che ha avuto collaboratori, per il primo volume G. Gentile, per il quinto B. Croce. Di essa sono comparsi finora i volumi ...
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. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] Mortier (Parigi 1925-26); la ricca antologia documentaria raccolta da E. Petraccone e pubblicata postuma a cura di N. Nicolini (La Commedia dell'arte: Storia, tecnica, scenari, Napoli 1927); e, per taluni aspetti tecnici del problema, i volumi del ...
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Cardinale, nato a Sora il 30 ottobre 1538 da Camillo Barone (questo il cognome prima che Cesare lo latinizzasse in Baronius) e Porzia Febonia. Conseguì la laurea in giurisprudenza a Roma il 20 maggio 1561 e fu ordinato prete il 27 maggio 1564. Da S. Filippo Neri, sotto la cui guida fin dal 1559 s'era dato alla vita devota, fu ammesso tra i Padri dell'Oratorio, alternando gli studî di storia ecclesiastica ...
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Terzogenito di Cesare principe di Arianiello e di Marianna Montalto dei duchi di Fragnito, nacque a Napoli il 18 agosto 1752. Nel 1766 divenne alfiere nel reggimento Sannio, che lasciò nel 1769 per darsi agli studî. Intorno al 1771 veniva mentovato con grandi elogi nelle lettere da Napoli del Bjornstaehl, che ricorda un suo abbozzo sulla Pubblica e privata educazione, il quale, insieme con l'altro, ...
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Storico, medico, cultore di musica, uomo politico, nato a San Giorgio del Canavese il 6 novembre 1766; laureato in medicina a Torino nel 1786; carcerato per ragioni politiche (maggio 1794-1795); medico dell'esercito d'Italia comandato dal Bonaparte (1796-97) e d'una spedizione francese a Corfù (1797-98); membro del governo provvisorio piemontese (dicembre 1798), indi, unito il Piemonte alla Francia ...
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PULCINELLA (in dialetto napoletano Pullecenella o Pulleceniello)
FaustoNicolini
Anche di Pulcinella, alla stessa guisa di Arlecchino (v.), si sono fantasticate genealogie favolose; e, come nel "tipo" [...] a Francoforte, nel 1672 un altro a Berlino, nel 1673 un altro ancora a Dresda, e così via; e che nel secondo Faust durante la festa mascherata data nel palazzo dell'imperatore, s'avanza, "täppisch fast läppisch", una turba di Pulcinelli, che rivolge ...
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PUFENDORF, Samuel
FaustoNicolini
Pubblicista, giurista e storico, nato a Flohe presso Chemnitz (Sassonia) l'8 gennaio 1632, morto a Berlino il 25 ottobre 1694. Studiò teologia protestante e diritto [...] monografia di P. Meyer, S. P., Grimma 1894. Per i rapporti del Vico con lui, Scienza nuova prima e Scienza nuova seconda, ed. Nicolini, indice dei nomi; B. Croce, La filosofia di G. B. Vico (3ª ed., Bari 1932), capitoli 6°, 7° e 9°; E. Wolf, Grotius ...
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Nato a Napoli nel 1575, fu soldato a Venezia (1604-1607 circa); tornò poi a Napoli (1608), donde si recò a Mantova alla corte di Ferdinando Gonzaga (1612-13), da cui fu nominato cavaliere e conte palatino. [...] tentativo di studio critico sul B. fu quello, assai sfavorevole, di F. Galiani (Dialetto napoletano, Napoli 1779; e cfr. ediz. Nicolini, Napoli 1923); né indovinata è l'apologia del Cunto de li Cunti, che, in risposta al Galiani, L. Serio inserì a ...
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