Movimento artistico delineatosi in Francia nel primo decennio del 20° secolo. Il nome (da fauve, «belva») deriva da una frase sarcastica con cui il critico L. Vauxcelles commentò la presenza di quei pittori [...] e da O. Friesz di Le Havre, oltre a R. Dufy e G. Braque che si unirono in seguito. I fauves erano legati da una generica opposizione all’edonismo decorativo dell’art nouveau e all’evasione spiritualistica del simbolismo: in maniera differenziata ...
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Pittore (Quiévy 1882 - Parigi 1960). Stabilitosi nel 1903 a Parigi, fu in contatto con i fauves, Picasso e Braque. Inizialmente influenzato dall'impressionismo, approfondì in seguito, dopo una breve esperienza [...] cubista, la sua ricerca formale verso un astrattismo geometrico, studiando in particolare il rapporto tra le diverse forme colorate e lo spazio colorato. Fu tra i fondatori dell'associazione Abstraction-Création ...
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Pittore inglese (Londra 1893 - Petworth, Sussex, 1979). Dopo un primo esordio figurativo ispirato alle soluzioni impressioniste e fauves, nei primi anni Quaranta, maturò un nuovo linguaggio astratto attraverso [...] cui espresse una personale forma di sintesi paesistica (Bosco verticale e orizzontale, 1958, Londra, Tate Gallery) ...
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Pittore ceco (Prostějov 1906 - Praga 1980); subì l'influenza della pittura francese, soprattutto dai H. Matisse e dei fauves; si dedicò anche all'arte decorativa e fornì numerosi disegni per stoffe. ...
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Pittore francese (Nancy 1912 - Parigi 1948). In contatto con O. Friesz e G. Braque, si valse delle esperienze fauves e impressioniste per inasprire le forme e i contorni delle scarne e desolate immagini [...] che denunciano l'ansia per l'abbandono e la solitudine ...
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espressionismo
Eugenia Querci
Comunicare con forza e libertà
Colori aggressivi e irreali, figure stilizzate e sgraziate: sono questi i mezzi attraverso i quali gli artisti espressionisti comunicano [...] nella carta.
Francia e Germania: una ricerca parallela all'insegna del colore
Qual è la radice comune dei fauves francesi e degli espressionisti tedeschi? Entrambi i movimenti utilizzano il colore in modo 'espressivo', scegliendo tinte decise e ...
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Pittore francese (Melun 1870 - Parigi 1950). Seguì dapprima la corrente del neo-impressionismo, accostandosi poi al violento colorismo dei Fauves. Ritornò quindi a una pittura più sfumata e meditata, non [...] molto dissimile da quella di P. Bonnard ed É. Vuillard ...
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Pittore (Nantes 1880 - Milano 1950). Studiò all'accademia Julian e all'École des arts décoratifs di Parigi. Influenzato dai fauves, si legò poi ai surrealisti restando tuttavia ai margini del movimento. [...] Eseguì anche scenografie per balletti (Champs-Élysées, Opera di Copenaghen). Opere nei musei d'arte moderna di Parigi e New York ...
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Pittore (Delfshaven, Rotterdam, 1877 - Monte Carlo 1968); subì l'influsso degli impressionisti francesi, soprattutto dopo essersi recato (1897) a Parigi, dove tra i molti lavori di vario genere (anche [...] ) collaborò a giornali umoristici come l'Assiette au beurre. Nel 1906 si legò al movimento dei fauves, particolarmente congeniale al suo temperamento coloristico, istintivamente espressionistico e alieno da ogni intellettualismo (cfr. Au bois ...
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Pittore francese (Marsiglia 1879 - Parigi 1965), allievo di G. Moreau, con H. Matisse, A. Marquet, G. Rouault. Partecipò al gruppo dei fauves, ma i suoi dipinti (nudi, paesaggi, interni) rivelano, soprattutto [...] dopo il 1916, un gusto tardo impressionista, influenzato da Renoir e Bonnard ...
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fauve
〈fòov〉 s. m., fr. [propr. «fulvo, falbo», e quindi – attraverso il sign. di «(bestia) di pelo fulvo» – «belva»; ha lo stesso etimo dell’ital. falbo]. – Nome (per lo più usato al plur., fauves) con cui sono stati designati i pittori appartenenti...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...