FAVI
Cristina Ciccaglione Badii
Famiglia di musicisti attivi a Forlì nei sece. XVIII e XIX.
Andrea nacque a Forlì nel 1743 (nel 1757 secondo Raffaelli). Scarsissime sono le notizie biografiche; sappiamo [...] che compi gli studi musicali presso l'Accademia filarmonica di Bologna sotto la guida di padre G. B. Martini e successivamente fu direttore e organista della cappella del duomo di Forlì. Dedicatosi alla ...
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FAVI, Francesco Raimondo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque il 6 luglio 1749 a Novoli, allora sobborgo di Firenze, da Giuseppe e Maddalena Niccoli (Firenze, Archivio d. Curia arcivescovile, Registro battesimi, [...] in una lettera a Thomas Jefferson, dell'8 luglio '85: "L'amico Favi è la persona più cara che io abbia al mondo, dopo la moglie . 2376 e 2377, Carteggio col segretario di legazione a Parigi F. Favi, 1803-1804 e 1805-1807).
Nel 1809 il F. fu collocato ...
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Imenottero aculeato della famiglia Apidae e del genere Apis (v. anche insetti ed imenotteri). Vive in società persistenti, polimorfe, formate da individui di tre caste: regina, fuchi, operaie (5, 6, 7, [...] maniera diversa a seconda del momento in cui essa si presenta: all'inizio della primavera non si possono fornire alle api né favi con covata giovane non avente più di circa 36 ore di età, sulla quale le api costruirebbero celle reali, né celle reali ...
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Sostanza resinosa, bruna, prodotta da diverse piante, che le api adoperano per chiudere fori e interstizi dell’arnia, per attaccare i favi e verniciarli. La p. un tempo era considerata soltanto come una [...] resina che disturbava il lavoro dell’apicoltore, successivamente ne sono state individuate le molteplici virtù terapeutiche e antibiotiche ...
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tarma Insetto, noto anche come tignola (➔). T. della cera Larva degli Insetti Lepidotteri Piralidi, Galleria mellonella e Achroia grisella, che divora la cera dei favi sia nell’alveare, sia in magazzino. ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] ) della comune ape e di altre specie di Apidi; costituisce la sostanza con cui sono formate le cellule esagonali dei favi degli alveari, dai quali si estrae fondendoli con acqua calda per separare le sostanze estranee (miele ecc.); si chiama allora ...
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(o Piralididi) Famiglia di Insetti Lepidotteri, comprendente numerose specie di piccole o medie dimensioni, affini alle tignole. Crepuscolari e notturni, vivono in ambienti diversi, compreso quello acquatico, [...] cosmopoliti, ma soprattutto dei paesi caldi.
Le larve della p. degli alveari (Galleria mellonella) vivono nei favi delle api, nutrendosi di cera. ...
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. Per l'anatomia, v. dente e polmone. Nelle arti decorative, specie di cellette di legno o di stucco, ordinate come i favi di un alveare, che ricordano le formazioni stalattitiche delle caverne; ornamento [...] assai adoperato nello stile arabo per decorare internamente le vòlte e i pennacchi (Granata, Cordova; v. musulmani: Arte) ...
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Genere di Insetti Imenotteri (Apis) della famiglia Apidae, comprendente le specie Apis dorsata, A. florea, A. indica, A. mellifica.
La società delle a
Vivono in società polimorfe, persistenti, formate [...] in genere costituita da una sola regina, 20-25.000 operaie, e da fuchi presenti in determinati periodi dell’anno. I favi dell’alveare sono costruiti con la cera in cellette a sezione esagonale riempite di miele e polline per la nutrizione delle larve ...
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BENELLI, Antonio Maria Pellegrino (Peregrino)
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a Forlì il 5 sett. 1771 (secondo il Mambelli: 1767 o 1769), da Sante e Camilla Gori. Seguì i primi studi musicali in patria nella [...] ", esordì come tenore al Teatro Nuovo di Forlì nelle opere L'Albergatore vivace e Il Convito, che erano state composte forse dal Favi. Nell'estate dello stesso anno cantò al Teatro Rangoni di Modena in opere di L. Caruso., D. Cimarosa, A. Salieri e G ...
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arnia
àrnia s. f. [etimo incerto]. – Cassetta o altra struttura apprestata dall’uomo per l’allevamento delle api. In partic.: a. rustica, a favo fisso, generalm. costituita da una porzione di tronco d’albero cavo chiusa superiormente (bugno...
melario
melàrio agg. e s. m. [der. di miele; per il sign. 2, cfr. lat. mellarium (der. di mel mellis «miele»)]. – 1. agg. In zoologia, borsa m., ingluvie dell’ape operaia, dove viene raccolto il nettare che vi subisce poi la trasformazione...