Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] m. era diffusa nel mondo già in epoche molto antiche e Ippocrate (400 a.C.) distinse i vari tipi di febbri intermittenti in terzane, quartane, quotidiane ecc.; Celso (circa 30 d.C.) e Galeno (150 circa) ne diedero una descrizione molto accurata ma l’ ...
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terzana, febbreFebbre che compare a giorni alterni (ossia ogni terzo giorno se nel conteggio si calcolano entrambe le giornate in cui si verificano due accessi febbrili consecutivi): t. benigna, t. [...] maligna (➔ malaria) ...
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GOLGI, Camillo
Insigne istologo e patologo, nato il 7 luglio 1844 a Corteno, morto a Pavia il 21 gennaio 1926. Fu allievo di C. Bizzozero e iniziò i suoi primi lavori sul tessuto di sostegno del sistema [...] il nome di cellule di Golgi. Spetta a lui il merito d'avere descritto esattamente lo sviluppo del parassita della febbreterzana e della quartana e il rapporto che esiste fra questo sviluppo e la curva della temperatura febbrile (1886). Indicò per ...
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C20 H24 O2 N2 + 3H2O. È uno dei più importanti alcaloidi delle cortecce di china (v.). Fourcroy (1792), Vauquelin (1809), Gomez (1811), Pfaff (1814) già cercarono di isolarne il principio attivo; però [...] profondamente. Dopo circa tre ore dalla somministrazione della chinina per bocca le forme endoglobulari dei plasmodî della febbreterzana e quartana sono immobili, assumono un aspetto granulare, si presentano modificati nell'aspetto dei loro nucleoli ...
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Nacque a Saluzzo da Francesco Agostino e da Paola Margherita Giolitti il 26 febbraio 1740. Il padre era tipografo, come tipografo era stato il nonno Giandomenico; la madre, nativa di Cavallermaggiore, [...] e dalla speranza di un migliore avvenire, decise di lasciare Roma per recarsi in Inghilterra. Colto però da una forte febbreterzana a Saluzzo, dove erasi fermato per salutare i parenti e gli amici, dovette interrompere il viaggio, del quale poi ...
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Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] concreto in un sistema di descrizioni standardizzato. Non ci si poteva sbagliare dicendo che un malato soffriva di asma, di febbreterzana o di tisi, in quanto questi termini si riferivano a delle sindromi, a degli insiemi clinici specifici e non ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] specie di riassunto della descrizione clinica da situare in un sistema di descrizioni standardizzate (per esempio l'asma, la febbreterzana o la tisi, entità cliniche che non avevano il significato moderno di un'affezione allergica, da paludismo o da ...
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CACCINI, Giulio, detto anche Giulio Romano
Cesare Casellato
Per mancanza di documenti probanti, i pareri degli studiosi sul luogo e la data di nascita del C. si dividono quasi equamente a proporre due [...] ascoltati alla corte estense, a Milano, ove furono costretti a trattenersi cinque giorni, perché la figlia Francesca si ammalò di febbreterzana, e a Torino, ove il "concerto" fu ricevuto alla corte del duca Carlo Emanuele I di Savoia. Il 9novembre i ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] suo confessore, il medico Penthené, Tommaso Ferrero della Marmora, suo affezionato ciambellano e alcuni altri.
Colpito ai primi di ottobre da febbreterzana, morì a Roma il 6 ott. 1819 e fu sepolto con l'abito di S. Ignazio nella chiesa di S. Andrea ...
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EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] all'insostituibile contributo ch'esso porgeva all'euristica dei lettori italiani e stranieri.
L'E. morì a Mantova di febbreterzana il 26 luglio del 1525, un mese dopo la pubblicazione della sua opera maggiore. Fu sepolto con onori nella cappella ...
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terzana
agg. e s. f. [lat. tertiana (febris), der. di tertius «terzo» per la ricorrenza del rialzo termico ogni terzo giorno]. – Febbre t., o assol. terzana, febbre (di solito malarica) che compare a giorni alterni (ossia ogni terzo giorno...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...