Pittore (Venezia 1841 - Parigi 1917). Figlio di Pietro (1806-1866) e nipote di Luigi (1778-1850), valenti scultori attivi a Venezia nella tradizione di A. Canova, Z. nel 1856 si iscrisse all'Accademia. Fuggito da Venezia per evitare la coscrizione austriaca, dopo avere seguito Garibaldi coi Mille, a Firenze (1862-66) frequentò i macchiaioli, divenendo particolarmente amico del critico D. Martelli. ...
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PANERAI, Ruggero
Eugenia Querci
PANERAI, Ruggero. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1862, secondogenito di Carlotta Masi, contadina, e di Luigi, stipettaio.
Fu impiegato come falegname fino ai quindici [...] anche la vicinanza con Francesco e Luigi Gioli, recatisi nel 1878 nella capitale francese, dove avevano frequentato FedericoZandomeneghi.
Ancora alla metà degli anni Ottanta risalgono vivaci scene di vita portuale e marinara, affrontate con spirito ...
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IMPRESSIONISMO
Giorgio CASTELFRANCO
Palma BUCARELLI
Nel 1874 ebbe luogo a Parigi, organizzata dalla Société anonyme des artisies peintres sculpteurs et graveurs, un'esposizione dei pittori C. Monet, [...] dell'aneddoto, della definizione dei tipi e delle mode. Un altro fedelissimo agl'insegnamenti dell'impressionismo, FedericoZandomeneghi, si differenzia per l'acutezza del disegno tagliente. Antonio Mancini, per il quale l'influenza impressionistica ...
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PALIZZI, Filippo
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Filippo. – Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 16 giugno 1818. La famiglia, di estrazione borghese, era formata dal padre Antonio, «prima avvocato [...] , fuori catalogo).
Nel 1868 si recò per la prima volta a Venezia accolto con calore, fragli altri, da FedericoZandomeneghi, Giacomo Favretto e Mosè Bianchi. Dopo il 1864 la sua ricerca sugli effetti luministici si approfondì attraverso indagini sul ...
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WOSTRY, Carlo
Matteo Gardonio
– Nacque a Trieste il 18 febbraio 1865 da Ferdinando, di origini irlandesi, e da Virginia Artelli, appartenente a un’illustre famiglia di provenienza veneziana.
Già l’ambiente [...] un attardamento stilistico, fortunatamente controbilanciato da tagli compositivi in linea con il meglio degli italiens de Paris (FedericoZandomeneghi, Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis, specie gli ultimi due), e spesso sorretto da un certo ...
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SOMMARUGA, Angelo
Carlo M. Fiorentino
– Nacque a Milano il 23 gennaio 1857 da Giovanni Battista, negoziante di legname, e da Rachele Piccioli.
Frequentò la scuola tecnica di Milano, dove si diplomò [...] degli impressionisti, diverse opere invendute di pittori italiani, come Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e FedericoZandomeneghi, rilanciandole sul mercato d’arte italiano e facendole acquistare dalle più importanti collezioni private lombarde e ...
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LIARDO, Filippo
Maria Viveros
Nacque a Leonforte, presso Castrogiovanni (l'odierna Enna) il 1° maggio 1834 da Salvatore, cardatore di lana, e Rosalia Pappalardo. In tenera età andò a vivere con la famiglia [...] vero.
Da questa data si perdono per alcuni anni le tracce del L., fino a quando è menzionato, il 6 ag. 1874, da FedericoZandomeneghi in una lettera inviata da Parigi a Signorini (Vitali, p. 284). Si sa, inoltre, che nel giugno del 1875 si trovava in ...
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PITTARA, Carlo
Francesco Santaniello
PITTARA, Carlo. – Nacque a Torino il 6 giugno 1835. Dei suoi genitori non si conoscono i nomi. Nella capitale sabauda studiò presso la Reale Accademia Albertina [...] temi che sembrarono risentire degli esiti della coeva ricerca condotta da Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e FedericoZandomeneghi nella Parigi fin de siècle.
Nel 1889 Pittara fu eletto membro della giuria internazionale per la pittura preposta ...
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TORCHI, Angelo
Chiara Ulivi
– Nacque a Massa Lombarda (Ravenna) l’8 novembre 1856, secondo di quattro figli, nell’agiata famiglia di Gaetano, avvocato e proprietario terriero, e di Maria Laderchi, di [...] Modigliana, Parigi era divenuta irresistibile polo attrattivo per alcuni giovani del caffè Michelangelo (Giovanni Boldini, FedericoZandomeneghi, Serafino De Tivoli); Giovanni Fattori e Telemaco Signorini procedevano su strade autonome, mentre si ...
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Ciclismo
Claudio Gregori
Come nasce la bicicletta
Le origini della bicicletta sono avvolte nella leggenda che narra di come il conte de Sivrac nel 1790, in piena Rivoluzione francese, avrebbe inventato [...] 3000 dal Corriere della sera, 1000 da Vincenzo Lancia e 1000 dalla Federazione. Il premio per la vittoria di tappa è 300 lire, quello così la vede Claude Monet nel ritratto di Jean Manet. Zandomeneghi fa pedalare le fanciulle in fiore. Ma la matita di ...
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