Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni [...] la realtà stessa, senza alcun residuo (f. ontologico). I. Kant fu invece un fenomenista gnoseologico, in quanto affermò che possiamo conoscere soltanto i fenomeni, ma ammise l'esistenza della 'cosa in sé' (cioè di qualcosa che esiste ...
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Filosofo italiano (Misilmeri 1854 - Palermo 1922); professore di filosofia teoretica all'università di Palermo. Sostenne un rigoroso fenomenismo empiristico, originalmente costruito su motivi ricollegantisi [...] al pensiero di J. Stuart Mill. Tra i suoi scritti: Saggi sulla teoria della conoscenza (3 voll., 1897-1905); Le ragioni del fenomenismo (3 voll., 1921-22). ...
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Troiano, Paolo Raffaele
Filosofo italiano (Sant’Angelo all’Esca, Avellino, 1863 - Torino 1909). Insegnò filosofia morale nell’univ. di Torino (dal 1902). Al centro della sua riflessione filosofica (da [...] lui detta «umanismo», «fenomenismo» o «idealismo fenomenologico»), che fondeva variamente elementi del neokantismo, del positivismo, dell’empiriocriticismo e del pragmatismo, T. poneva il problema delle origini e dei fondamenti della volontà e dell’ ...
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RENOUVIER, Charles
Antonio Banfi
Nato a Montpellier il 1° gennaio 1815, morto a Prades il 1° settembre 1903, fu il fondatore dell'indirizzo filosofico francese che prese il nome di neocriticismo. Egli, [...] della liberta che il R., seguendo il Laquier, giudicava principio di tutta la vita spirituale. La conoscenza umana è limitata ai fenomeni, ma tra essi ve ne sono alcuni generali che condizionano tutti gli altri e sono quindi le leggi strutturali dell ...
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Mansel, Henry Longueville
Pensatore inglese (Cosgrove, Northamptonshire, 1820 - Oxford 1871). Docente di teologia e in seguito di storia della Chiesa, dal 1868 fu decano della cattedrale di St. Paul. [...] Fu il più notevole continuatore dell’indirizzo filosofico, ispirato al fenomenismo kantiano, inaugurato in Inghilterra da Hamilton. Si occupò in partic. del rapporto tra significato, verifica e verità nell’ambito di una teoria della conoscenza che ...
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GOURD, Jean-Jacques
Guido Calogero
Filosofo francese, nato nel 1850, morto nel 1909. Dal 1881 fu professore di filosofia nell'università di Ginevra. Nei suoi scritti (principali Le phenomène, Parigi [...] 1888, e Philosophie de la religion, Parigi 1911) egli, partendo da un rigoroso fenomenismo, cerca di trarre da esso motivi per una restaurazione dei valori religiosi e del concetto di Dio, al disopra delle sfere della scienza e della morale.
Bibl.: ...
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TROIANO, Paolo Raffaele
Delio Cantimori
Filosofo, professore di filosofia morale all'università di Torino, nato presso Avellino il 25 gennaio 1863, morto a Torino il 9 giugno 1909. Studiò a Napoli, [...] la cattedra universitaria, benché violentemente contrastato.
La sua filosofia, da lui chiamata filosofia dell'umanesimo, fenomenismo, idealismo fenomenologico, si riduce a un positivismo empiriocriticistico e pragmatistico. Il problema principale del ...
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Filosofo statunitense (Somerville 1906 - Needham, Massachusetts, 1998). Prof. in varie univ. e, dal 1968 al 1977, alla Harvard University. Tra i più autorevoli rappresentanti della filosofia analitica [...] inoltre la sua attenzione sullo studio dei sistemi fenomenisti. G. tuttavia non aderì mai al fenomenismo quale dottrina gnoseologica di tipo fondazionale, considerando piuttosto il fenomenismo come uno tra i tanti possibili sistemi di descrizione ...
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Filosofo (Elmshorn 1848 - Marburgo 1930), prof. nell'univ. di Greifswald (1885-1921). Nelle sue prime opere si occupò in modo particolare di gnoseologia e psicologia, sviluppando successivamente una sua [...] , reale-non reale. In base a esse è possibile una classificazione delle singole scienze. Avversò qualunque forma di fenomenismo e di materialismo, mostrandone il nesso reciproco basato sul comune presupposto di una "spazializzazione" della coscienza ...
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Rehmke, Johannes
Filosofo tedesco (Elmshorn, Schleswig-Holstein, 1848 - Marburgo 1930). Insegnò nell’univ. di Greifswald (1885-1921). Nelle sue prime opere si occupò in modo particolare di gnoseologia [...] , reale-non reale. In base a esse è possibile una classificazione delle singole scienze. Avversò qualunque forma di fenomenismo e di materialismo, mostrandone il nesso reciproco basato sul comune presupposto di una «spazializzazione» della coscienza ...
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fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...