Termine usato fin dal Medioevo per indicare varie forme di contribuzione (g. grossa o maggiore, con riferimento a quelle più importanti, e, in contrapposto, g. minuta, piccola o gabelletta). Col tempo il significato andò restringendosi alle imposte o dazi di consumo. G. delle bestie Anticamente, in Toscana, l’imposta sul bestiame. G. del fondaco (o anche solo fondaco). In Sicilia e Puglia, i tributi ...
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GABELLA
Giuseppe Castellani
. Moneta d'argento del valore di 26 quattrini, che si cominciò a coniare nella zecca di Bologna sotto il pontificato di Giulio III (1550-1555); venne chiamata così perché [...] si fece anche la metà e il multiplo da tre detto anche treterzi e scudo da 4 giuli, col quale si potevano pagare "15 gabelle del dacio delle porte".
Bibl.: Corpus Numm. Ital., X, Roma 1927, tavole VI-IX; F. Malaguzzi-Valeri, La zecca di Bologna, in ...
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gabella
Tassa indiretta sugli scambi e sui consumi di merci istituita nel Medioevo. Per fare fronte alle crescenti esigenze di cassa, fu applicata soprattutto sui generi alimentari di prima necessità.
Tristemente [...] famosa è la g. sul sale, istituita nel 14° sec., che, colpendo il nutrimento basilare per l’alimentazione e la conservazione dei cibi dell’epoca, fu particolarmente invisa al popolo; rappresentando però ...
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gabella
A partire dal Medioevo, il termine indica di solito un’imposta, normalmente indiretta, in particolare un dazio sul consumo o sul transito di una merce (g. del vino, dell’olio, del sale ecc.), [...] che poteva essere appaltato a riscossori privati secondo modalità variabili. Per estensione, g. indica anche l’ufficio che la amministrava e il luogo che lo ospitava ...
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Nella Repubblica genovese, gabella della c. era il tributo sui trasferimenti a titolo oneroso, compravendite, permute, locazioni ecc.
C. dei luoghi Il tributo sulle mediazioni nelle vendite azionarie [...] del Banco di S. Giorgio ...
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Studioso di ragioneria, nato a Torino il 5 gennaio 1863, morto a Roma il 19 luglio 1930. Discepolo e collaboratore di Fabio Besta, ebbe il merito di avvertire l'insufficiente efficacia del metodo di tenuta delle scritture contabili nei confronti dell'esame della gestione aziendale. Dal 1914 professore nella facoltà di Economia e Commercio dell'università di Roma.
Diede inizio alla sua attività scientifica ...
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GARRONE, Nicola
Maria GABELLA
Studioso di tecnica mercantile e bancaria, nato a Bari il 26 aprile 1877, morto a Roma il 18 novembre 1959. Insegnò con autorità indiscussa, ricoprendo come titolare le [...] cattedre di tecnica bancaria e mercantile prima nella Scuola superiore di commercio di Bari (1908-26), di cui fu anche rettore, poi nella facoltà di Economia e commercio di Roma (1926-52), di cui fu preside ...
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ZAPPA, Gino
Maria GABELLA
Studioso di ragioneria, nato a Milano il 30 gennaio 1879 e morto a Venezia il 15 aprile 1960. Insegnò nel R. Istituto Superiore di Scienze economiche e commerciali di Genova [...] e nell'università commerciale L. Bocconi di Milano e nel 1920 fu nominato ordinario di ragioneria presso il R. Istituto Superiore di scienze economiche e commerciali di Venezia.
Con critica serrata, suffragata ...
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Studioso di ragioneria, nato a Rivignano, Udine, il 14 marzo 1860, morto a Padova l'11 dicembre 1943. Insegnò dal 1882 al 1922 negli istituti tecnici, soprattutto a Padova, e, conseguita nel 1899 la libera docenza in contabilità di stato, tenne corsi anche nell'università di Padova (1900-22) e nell'Istituto universitario Ca' Foscari di Venezia (1918-22). Nel 1922 fu chiamato a coprire la cattedra di ...
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CABELLA (della Gabella), Antoniotto
Antonia Borlandi
Seaterius genovese, partecipò come popolano alla vita amministrativa e politica della città. Immatricolato nell'arte della seta insieme con un Cristoforo [...] Cabella e con un Paolo Cabella, forse parenti o addirittura fratelli suoi risulta appartenente all'arte nel 1464, quando figura fra i presenti ad una assemblea per l'elezione del notaio; nel 1467 ne è ...
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gabella
gabèlla s. f. [dal lat. mediev. gabella, che è dall’arabo qabāla «garanzia, cauzione, contratto»]. – 1. Termine usato fin dal medioevo per indicare varie forme di contribuzione, imposte dirette o indirette, tasse, o anche aggregati...