Dialetti romanzi, formatisi nella Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei fenomeni dialettali dovuti a influsso del sostrato linguistico gallico. I fenomeni fonetici più caratteristici sono la palatalizzazione di ca, ga, il passaggio di u latina a ü e di a tonica in sillaba aperta a e.
I dialetti dell’Italia nord-occidentale (piemontese, lombardo, ligure, emiliano) sono detti gallo-italici, in quanto ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] si possono suddividere su base geografica in cinque gruppi: iberoromanzo (dialetti portoghesi, spagnoli, catalani); galloromanzo (dialetti francesi, occitanici, franco-provenzali); romanzo alpino (dialetti ladini); italoromanzo (dialetti galloitalici ...
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L’endecasillabo è un verso di 11 sillabe metriche (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in decima posizione (Beltrami 20024: 181-188; Menichetti 1993: 386-424). È il verso principe della [...] posteriore dei metri doppi, come il martelliano, è stata circoscritta (➔ versificazione). Metricamente è affine al décasyllabe galloromanzo – nelle sue varietà oitanica e soprattutto occitanica – da cui si ritiene derivi (Beltrami 20024: 87-92 ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] secoli, dovevano essere bilingui, se non già romanizzati: pertanto non è facile attribuire una parola al franco o al galloromanzo o alla probabile mediazione del latino medievale (Castellani 2000: 54-56; Cella 2003: 42-53). Studi più recenti hanno ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] L’unità interna di questo insieme di dialetti alpini (e in particolare il loro rapporto con i dialetti italoromanzi o galloromanzi), messa chiaramente in evidenza per la prima volta da ➔ Graziadio Isaia Ascoli nel 1873, è stata ed è ancora fortemente ...
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Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] legge non enumera tra le minoranze né i galloitalici della Basilicata, della Sicilia e della Sardegna (tabarchini), né i galloromanzi della Calabria o delle Puglie (i quali, essendo di parlata provenzale o francoprovenzale, si sono poi aggregati, in ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] ) di escludere la presenza in questa vasta area italiana di fenomeni scriptologici analoghi a quelli rilevati nel dominio galloromanzo; da noi inoltre, «data la quasi immobilità fonetica, attraverso i secoli, dei dialetti toscani e mediani, si hanno ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] effetti) anche se non obbediscono pienamente alla definizione enunciata. Nella prosodia italiana (a differenza di quanto accade in ambito galloromanzo) si prescinde, nel caso di e e di o toniche, dal timbro, o apertura, dei fonemi: è ammesso, cioè ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] ). È possibile che alcuni arabismi siano entrati nel siciliano proprio attraverso la mediazione delle comunità ebraiche.
Galloromanzo e galloitalico. Forse non si era ancora estinto l'uso di varietà francesi introdotto dalla conquista normanna ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] de Troie di Benoît de Sainte Maure). L'altro serbatoio privilegiato cui questi poeti hanno attinto è ovviamente quello galloromanzo, con assoluta e naturale prevalenza del provenzale (e non sfugga la sottigliezza di un'operazione in cui all'abbandono ...
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galloromanzo
galloromanżo agg. e s. m. [comp. di gallo1 e romanzo1]. – In linguistica, denominazione dei dialetti romanzi della Francia e dell’Italia settentr. (a eccezione del veneto), formatisi nella Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei...
raccare
v. intr. [da una radice onomatopeica *rakk-, largamente documentata in dialetti ital. e galloromanzi in genere, con questo o con sign. affini (sputare, espettorare, avere la diarrea)] (io racco, tu racchi, ecc.; aus. avere). – Nel...