Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] innovatori ma non dai letterati ortodossi, in quanto genere non canonizzato né previsto dagli antichi.
Il 17° sec. polemizzò contro le regole astrattamente imposte al libero sviluppo della creatività letteraria; ma il dominio delle regole, e quindi ...
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Genereletterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] 1818, in cui appare l’uomo creato in laboratorio dallo scienziato), è evidente che gli inizi della f. come genereletterario coincidono all’incirca con lo sviluppo del tecnicismo quale si annuncia nella seconda metà del 19° secolo. È allora infatti ...
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Genereletterario comprendente memorie personali e testimonianze storiche e sociali. Con il Romanticismo divenne un vero e proprio genere narrativo, e il suo carattere autobiografico, insieme alla caratteristica [...] dimensione cronologica, il punto di partenza per un’introspezione sentimentale. Alla d. è riconosciuto valore storiografico, come testimonianza diretta dei fatti vissuti dagli autori narranti ...
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Genereletterario sorto in Spagna nella seconda metà del 16° sec. e diffusosi poi nel resto d’Europa, caratterizzato dalla descrizione delle avventure dei picari (sp. pícaros), popolani furbi, imbroglioni [...] famiglie nobili o aspiranti tali. Mentre molte opere di M. de Cervantes partecipano del gusto picaresco ma nessuna può ascriversi al genere, a esso si avvicinano per temi e linguaggio La hija de Celestina (1612; poi La ingeniosa Elena, 1614) di A.J ...
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Genereletterario costituito da scritture o racconti su avvenimenti meravigliosi (gr. παράδοξα, lat. mirabilia) nella natura e nella storia, diffusosi nel mondo greco e romano con la storiografia ellenistica, [...] amante del particolare curioso e stupefacente. Se ne ritiene iniziatore Bolo di Mende (3° sec. a.C.) con il suo scritto Su ciò che, nelle letture storiche, richiama la nostra attenzione. Nello stesso secolo ...
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Genereletterario che comprende, in senso ampio, tutti i testi di carattere narrativo (dalla fiaba, alla biografia, al poema), ma comunemente circoscritto ai soli testi in prosa d'invenzione come il racconto, [...] saggistici, storiografici, ecc.). Con il termine si intende anche il complesso delle opere narrative di una lingua o letteratura, di un periodo, di un movimento o di un gusto letterario, e anche le opere di un singolo autore, o la sua arte narrativa. ...
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Genereletterario spagnolo, nato con il romanzo e i saggi satirici del 18° sec. e culminato con il giornalismo della prima metà del 19° secolo. Sviluppa una molteplicità di temi, dai costumi e tratti regionali [...] agli aspetti più pittoreschi della vita cittadina, politica e sociale, ricorrendo a uno stile descrittivo ed espositivo, talora violentemente satirico. Oltre a M.J. de Larra, che ne fu l’iniziatore, i ...
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spionàggio, film di Genere cinematografico derivato dall'omonimo genereletterario (contemporaneo alla formazione della letteratura di massa) e poi rielaborato fino a raggiungere standard di grande spettacolarità. [...] Legato spesso all'uso di effetti speciali e alla promozione dello star system, ha trasformato la figura dell'agente segreto, misterioso e impeccabile, in un'icona dell'immaginario collettivo. Tra tutte, ...
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Secondo la tradizione retorica italiana, genereletterario a sé stante (anche detto poesia burlesca), distinto dal satirico: mentre quest’ultimo si proporrebbe un serio intento morale, politico, civile [...] ecc., la poesia g. non avrebbe altro proposito che quello di divertire. La stessa tradizione esclude poi dal genere ‘giocoso’ le forme teatrali e quelle prosaiche, riservando praticamente l’appellativo o a brevi componimenti in versi, specie capitoli ...
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ḥikāya Genereletterario della letteratura araba, sorto tra 10° e 11° sec., che sotto forma narrativa tracciava piccoli quadri di vita contemporanea. L’unico autore di cui ci sia giunto un saggio è Abū [...] l-Muṭahhar al-Azdī, che scrisse nella prima metà dell’11° secolo ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...