Attore (Mori 1773 - Treviso 1841). Esordì come filodrammatico; fu poi nelle compagnie Battaglia, Pellandi, Olivia-Bianchi e (1811-12) nella Compagnia reale diretta da S. Fabbrichesi; "tiranno" elogiato da Monti e da Alfieri, fu il primo Saul nella tragedia alfieriana. Fu anche ottimo interprete di Goldoni, Metastasio e Pindemonte. Rimase lontano dall'attività teatrale dal 1814 al 1820; lasciò definitivamente ...
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MORELLI, Alamanno
Alberto Manzi
Attore, nato a Brescia il 12 gennaio 1812, morto a Scandicci (Firenze) il 10 gennaio 1893. Figlio d'arte, fu avviato agli studî classici; ma a 18 anni già si affermava [...] come primo attore giovane nella compagnia di GiacomoModena.
Il repertorio goldoniano trovò nel M. uno dei più fini interpreti. Aaore vario, egli riuscì in ogni genere, dalla farsa al dramma. Evitava le parti tragiche, perché riteneva che la sua voce ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] e il Blanes, sostituiti dalla Cavalletti e dal De Marini. Tra i cambiamenti effettuati vi fu l'entrata in compagnia di GiacomoModena e, in seguito, si tentò di avere Carlotta Marchionni. Questa compagnia recitò l'Aiace del Foscolo e affermò Nota e ...
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BAZZI, Gaetano
Ada Zapperi
Nacque a Torino nel 1771. Fu dapprima attore poi capocomico, attività che lo distrasse definitivamente dalla recitazione: per l'ultima volta, tra sporadiche partecipazioni, [...] , nel 1834, ridotte a 30.000 - date le buone condizioni dell'impresa - da Carlo Alberto). Fallito un tentativo di chiamare GiacomoModena, fu rilevata la compagnia del Bazzi. Sotto la sua guida, la Stabile si distinse per l'omogeneità, il valore dei ...
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Attrice (n. Vicenza fine sec. 18º); figlia d'arte, moglie giovanissima di Giuseppe Vidari, comico della compagnia di A. Goldoni, venne assunta nella stessa compagnia come generica, passando presto al ruolo [...] di prima donna alternandosi con Gaetana Andolfati Goldoni. Passata nella compagnia Granera (1815), in seguito con GiacomoModena e con F. Lombardi e infine in compagnia propria col marito, fu tra le migliori interpreti della commedia goldoniana e ...
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Musicista (Modena, fine sec. 15º - ivi 1539); maestro di cappella della cattedrale di Modena, noto per il suo trattato Musica theorica (1529), in cui si prelude alle dottrine zarliniane. Il fratello Giacomo [...] (Modena 1468 - ivi 1548) fu organista in S. Francesco e compositore di madrigali. ...
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LOMBARDI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici italiani. Non risulta che ad essa si debba ascrivere il più antico di cui ci è rimasto il ricordo, Bernardino, che faceva il dottor Graziano fra i "Comici [...] (nato a Bergamo nel 1792, morto a Bologna nel 1845), che fece parte di più compagnie (Fabbrichesi, Luigi Vestri, GiacomoModena) e, infine, fu a capo di una sua propria. Nel 1825 sposò segretamente la principessa Maria Hercolani. Anche suo fratello ...
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MAJERONI, Achille
Alberto Manzi
Attore, nato a Milano nel 1824, morto a Bologna il 20 gennaio 1888. Figlio di comici, cominciò a farsi applaudire nel 1840 nella compagnia di GiacomoModena.
Scritturato [...] come primo attor giovane nella Lombardia di G. Battaglia, nel 1849 era primo attore assoluto con Coltellini. Artista intelligente, affrontava tutto il repertorio, dalla tragedia alfieriana alla commedia, ...
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RISTORI-BELLOTTI-BON, Luigia
Attrice, nata sul finire del sec. XVIII, morta a Milano, non ancora cinquantenne, verso il 1845. Figlia di Teresa Ristori, attrice allora assai rinomata, sposò l'attore e [...] autore comico Luigi Bellotti, entrando ancora giovanissima come prima donna nella compagnia formata dal marito con GiacomoModena. Maggiore rinomanza ottenne quando, rimasta vedova, entrò nella compagnia di Teresa Goldoni-Riva, dove riuscì ottima ...
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CASELLA (Caselle), Ludovico
Tiziano Ascari
Nacque alle Caselle presso Gaiba (nel Polesine di Rovigo) nel 1406 o nel 1407 da Antonio, uno dei più stimati notai di Ferrara.
Forse era suo antenato un Pellegrino [...] luglio 1450 da Luigi Chiavero e Iacopo Costanzo per il re e da Pasquale Malipiero per la Repubblica veneta, presenti il vescovo di ModenaGiacomo Antonio Della Torre e il C. medesimo.
Ma l'epoca in cui l'attività del C. fu più intensa e memorabile è ...
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