Movimento teologico, religioso e politico. Il g. prende nome da Giansenio (forma italianizzata del nome di Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, [...] come ereticali le sue posizioni sulla grazia e sul libero arbitrio, sul peccato universale e sulla redenzione.
La dottrina
Giansenio estremizzava l'idea di Agostino secondo cui l'uomo, dopo il peccato originale, non è più in grado di volere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Port-Royal elabora un sistema di razionalismo filosofico in cui logica, [...] Saint-Jacques. La loro collaborazione dura fino al 1709 quando su richiesta del re e per decreto papale, durante la persecuzione del giansenismo, l’abbazia di Port-Royal-des-Champs è rasa al suolo.
Port-Royal è un centro di riflessione critica in cui ...
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Teologo gesuita (Bergamo 1733 - Roma 1811), combatté il giansenismo in varie sue opere, onde fu chiamato nel 1787 da Pio VI a Roma e nominato (1795) teologo della S. Penitenzieria, carica che gli fu poi [...] tolta da Pio VII per motivi politici: più tardi però si ritrattò. L'opera postuma Dei limiti delle due potestà ecclesiastica e secolare (1849) fu messa all'Indice (1850) ...
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TAMBURINI, Pietro
Ettore Rota
Sacerdote, capo e maestro del giansenismo italiano. Nacque a Brescia il 1° gennaio 1737, morì a Pavia il 14 marzo 1827. Ivi iniziò e compì i suoi studî: di filosofia presso [...] nulla può farsi di buono, che nessuna opera è buona se non riferita a Dio, e già insinua l'idea che il giansenismo esista solo, come inteso dai nemici, nella fantasia di questi medesimi. Grande fu la sua operosità, rivolta a promuovere l'epuramento ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] , la sua personale concezione della grazia, della predestinazione e della libertà. Scritto fortunatissimo, l'Augustinus fu all'origine di una secolare polemica sulla grazia e la predestinazione e diede avvio al movimento religioso del giansenismo. ...
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Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] filogiansenista nell'oratorio di S. Maria in Vallicella, entrando in relazione con Scipione de' Ricci, Pietro Tamburini e altri. Tornato a Napoli (1759), fu professore e poi segretario dell'Accademia napoletana. ...
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Filosofo e teologo francese (Parigi 1612 - Bruxelles 1694). Tentò di conciliare il cartesianesimo col giansenismo, del cui movimento divenne il capo riconosciuto. Nel trattato Traité de la fréquente Communion [...] la foi de l'Église touchant l'Eucharistie (1669-76) contro i protestanti. Ma, all'inasprirsi delle misure contro i giansenisti, lasciò la Francia, riparando successivamente in varie località dell'Olanda e del Belgio e fermandosi infine (dal 1690) a ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] avvicinandosi a posizioni filofrancesi e giacobine. Bandito nel 1796 dall'amministrazione generale di Lombardia un concorso sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia", G. ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso tesi gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare Cuore, adottò un nuovo catechismo di carattere giansenista, introdusse nella messa preghiere in volgare. Queste ...
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Teologo e giurista (Cesena 1593 - Roma 1684); come assessore al S. Uffizio (1635) prese parte attiva alla condanna del giansenismo, stendendo la bolla In eminenti di Urbano VIII (1642) e la Cum occasione [...] che nel 1651 lo aveva nominato segretario della speciale congregazione istituita per l'esame delle questioni relative al giansenismo. Nel 1654 venne creato cardinale. Scrisse, tra l'altro, una Risposta alla Historia della Sacra Inquisitione composta ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...