Signore di Procida (Salerno 1210 circa - Roma 1298); seguace di Manfredi, rimase fedele agli Svevi, congiurando poi sempre contro gli Angioini. Cercò a Praga di favorire i disegni di Federico di Turingia [...] nella Sicilia; poi, alla corte di Aragona, fu segretario di Giacomo I e di suo figlio Pietro, tenendo contatti con la Sicilia, con Roma e Bisanzio, per cacciare gli Angioini. Nel 1283, dopo la sollevazione ...
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PROCIDA (Proxida o Proxita), Giovannida
Salvatore Fodale
PROCIDA (Proxida o Proxita), Giovannida. – Nato verso il 1372, probabilmente nel Regno di Valenza, discendeva dall’omonimo cancelliere dei [...] Palermo di consegnare redditi e amministrazione dei beni dell’arcidiocesi al mercator barcellonese che era uno dei procuratori di GiovannidaProcida e continuò a insistere fino al marzo del 1401, ordinando al re di Sicilia di perfezionare la nomina ...
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Attore e capocomico (n. presso Rimini 1786 - m. Roma 1867). Dal 1811 al 1823 fu socio con E. Marchionni, A. Belloni, F. Meraviglia e C. Calamari in un complesso che da modesti inizî si affermò poi tra [...] di S. Pellico (1818); fu quindi con R. Mascherpa socio di F. Pelzet, e scelto come interprete da G. B. Niccolini per GiovannidaProcida e Lodovico Sforza; quindi capocomico, dal 1836 al 1863, riuscì a formare ottime compagnie (prime attrici Carolina ...
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Figlio (n. 1239 - m. Villafranca del Panadés, Barcellona, 1285) di Giacomo I. Nel 1262 aveva sposato Costanza di Hohenstaufen, figlia di Manfredi re di Sicilia. Salito al trono nel 1276, conquistò Muntesa [...] il fratello Giacomo II a dichiararsi suo feudatario (1279) e, soprattutto, ordendo coi fuorusciti siciliani in Catalogna (GiovannidaProcida, Ruggiero di Lauria e Corrado Lancia) la trama che doveva condurre al suo intervento in Sicilia, all ...
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Figlio (Wolfstein presso Landshut 1252 - Napoli 1268) di Corrado IV e di Elisabetta di Baviera; ultimo degli Hohenstaufen. Cresciuto alla corte bavarese, fu chiamato in Italia dai partigiani dell'Impero, [...] Torre Astura e consegnato al re di Sicilia, che lo faceva condannare formalmente a morte in Napoli da un tribunale e lo giustiziava (29 ott.). È leggenda che GiovannidaProcida (forse effettivamente presente al supplizio) ne raccogliesse il guanto. ...
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SALERNO (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Edgardo GRAZIA
Paolino MINGAZZINI
Ruggero MOSCATI
Luchino FRANCIOSA
Ernesto PONTIERI
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Città della Campania, capoluogo di provincia, situata quasi al [...] marmo di Gregorio VII e, nel semicatino dell'abside destra, il prezioso musaico dell'Arcangelo Michele, fatto eseguire daGiovannidaProcida; alla parete l'Assunta: imponente tela di L. Giordano. Il vicino episcopio, a terreno, si compone di archi ...
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Figlio terzogenito di Pietro III, poi I di Sicilia, e di Costanza, figlia del re Manfredi svevo, nacque nel 1272, e andò la prima volta in Sicilia ancora fanciullo, nell'aprile 1283, con la madre e il [...] cancelliere GiovannidaProcida. Quando il fratello Giacomo divenne re di Aragona nel 1291, F. fu destinato luogotenente generale in Sicilia. Si recò a Roma nel 1293 col Procida per trattare col papa Bonifacio VIII degli affari del regno. Visto vano ...
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Ultima del sangue degli Svevi, nata da Manfredi e da Beatrice figlia di Amedeo IV di Savoia nel 1247, sposò Pietro III d'Aragona a Montpellier il 23 giugno 1262. La fine di Manfredi la colpì nel fior degli [...] di un anno non volle lasciare Federico e la Sicilia; ma dovette poi abbandonarli conducendo seco Ruggero di Lauria e GiovannidaProcida. Da Roma, benedetta dal papa, si ridusse a Barcellona a vita religiosa. Morì nel 1302. Dante (Purg., III, 143) la ...
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Attore, nato a Mantova nel 1817. Fu primo amoroso ai Fiorentini di Napoli, dove esordì, a fianco della Tessari, nella commedia del Federici Una lezione di esperienza alla gioventù. Passò poi alla compagnia [...] Bellotti-Bon, e della compagnia Gattinelli, con la quale riportò a Firenze nel GiovannídaProcida successi memorabili. Insegnò recitazione a Napoli, e nel 1891 si ritrasse a vita privata a Firenze, dove morì. - Anche la moglie, Giuseppina Aliprandi ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] cose della Sicilia e a quelle della Valle del Po, ospita esuli siciliani fra cui Ruggiero di Lauria e GiovannidaProcida, coadiutore abilissimo del re nella sua politica di accerchiamento dell'Angioino, si tiene in relazioni con ghibellini toscani e ...
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