Teologo gesuita (Gamberaia, Firenze, 1653 - Roma 1725), prof. di filosofia al Collegio Romano del quale fu anche rettore; creato cardinale nel 1712. Di vastissima cultura, scrisse un corso di filosofia (Philosophia mentis et sensuum, 1696), in cui cerca di conciliare le dottrine aristoteliche con il cartesianesimo, e un De Christo Deo (1698); molte sue opere sono rimaste manoscritte ...
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SALERNI, Fabrizio Antonio
Stefano Boero
– Nacque a Cosenza il 10 luglio 1679 da «cattolici e nobili genitori», i coniugi Domenico Salerni e Cecilia Ciaccia.
Ebbe quattro fratelli: GiovanniBattista, [...] potesse fare da tramite con la corte vicereale e imperiale. Alla luce di simili presupposti, il gesuita GiovanniBattistaTolomei, cardinale esaminatore dei vescovi, nel processo concistoriale istruito il 29 maggio 1713 poteva individuare gli estremi ...
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GUERRIERI, Basilio
Mario De Gregorio
Nacque a Chiusdino, presso Siena, da Tommaso, probabilmente all'inizio del XVI secolo. Fu a lungo al servizio della Balia senese come barbiere (barbitonsor). Testimonianze [...] 'anno, il G. riprendeva la sua opera di proselitismo nei confronti della classe artigiana senese in casa di GiovanniBattistaTolomei, un altro degli accusati dall'orefice Pietro Antonio, sfuggito alle ricerche dell'Inquisizione senese.
Abbandonata l ...
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VALESIO, Francesco
David Armando
– Nacque a Roma il 14 aprile 1670, terzo dei quattro figli di Carlo, medico nativo di Bordeaux (il cognome è probabilmente un’italianizzazione di Valois), e della romana [...] , e che gli valse occasionalmente degli incarichi istituzionali. Nel 1717 partecipò alla commissione presieduta dal cardinale GiovanniBattistaTolomei per la revisione dei libri liturgici delle diocesi italiane di rito greco, mentre una sua attività ...
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GIOVANNI di Bartolomeo Cristiani
A.G. De Marchi
Pittore pistoiese, tra i maggiori del secondo Trecento, di cui sono documentati lavori in patria e a Firenze fino al 1398.È ricordato (Chiappelli, 1925, [...] volumetrica e la fissità dei primi prodotti.Un documento letto da Tolomei (1821, p. 69) ricorda per l'ultima volta l Madonna con il Bambino, angeli musicanti e i ss. Giacomo, GiovanniBattista, Nicola e Lorenzo (Kustodieva, 1979). Si tratta di un ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] pestilenza del 1348. Tra i primi a sorgere, il palazzo Tolomei, tutto in pietra; gli altri costruiti per lo più in senesi, eccellono per alta qualità il paliotto di San GiovanniBattista, già nella chiesa di Santa Petronilla, e maggiormente quello ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] animali (S. Antonio Abate); delle messi (Assunzione; S. GiovanniBattista); delle acque, del pane (S. Nicola); delle uova, del i Forteguerri, i Malavolti, i Rossi, gli Squarcialupi, i Tolomei, e ricchissimi i Salimbeni. Il nome di Pistoia era noto ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] Antioco IX, il quale sposò la matrigna Cleopatra Selene, già moglie di Tolomeo Latiro, poi di Antioco VIII e poi ancora di Antioco IX. Ad parecchie volte, è un'antica chiesa di S. GiovanniBattista trasformata nel 708 dal califfo al-Walīd. Questi tre ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] triconca di S. GiovanniBattista, di costruzione Bizantina e che nel Medioevo fu culla dell'Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni dell'Ospedale. A e alla sua morte passa sotto il protettorato dei Tolomei d'Egitto per soggiacere poi alla tirannia dei ...
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VENTURA La prima origine di quelle milizie mercenarie, che si raccoglieranno poi a formare le Compagnie di ventura, risale a secoli remoti del Medioevo. Già nel sistema di guerra feudale, il signore dava [...] straniere che hanno capi italiani: quella raccolta nel 1322 dai Tolomei fuorusciti di Siena; quella de' Sassoni e Tedeschi di di S. Giorgio (1365-66 e di nuovo 1370-72) e Giovanni conte di Habsburg, assoldato fin dal 1364 dai Fiorentini, è a capo ...
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