Traduttore (sec. 12º) a Toledo di opere filosofiche, astronomiche e astrologiche dall'arabo in latino, tra cui scritti di Avicenna, Alfragano, Alcabizio, e il Liber Alghorismi (cioè al-Khuwārizmī) de practica [...] arismetrice, donde deriva l'introduzione nella terminologia matematica della parola algoritmo. Da non confondere con Giovanni Aben Dahut, detto G. Ispano. ...
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Giovanni Ispano (lat. Iohannes Hispanus o Avendaut, da Aben Dahut, corruzione dell’arabo Ibn Dawūd) Traduttore (n. 1100 ca
m. 1180 ca.). Attivo a Toledo, tradusse delle opere filosofiche di Avicenna [...] con Domenico Gundisalvi. Dall’arabo tradusse in latino anche il Fons vitae di Avicebron (Ibn Gĕbīrōl) e opere di astronomia e di astrologia. Ebreo, non è certo che si sia convertito al cristianesimo; non va confuso con GiovannidiSiviglia. ...
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Astronomo arabo (sec. 9º), noto in Occidente con il nome di Alfraganus. La sua fama è dovuta al suo compendio di astronomia Kitāb fī giawāmi‛ ‛ilm an-nugiūm ("Il libro delle nozioni elementari intorno [...] alla scienza degli astri"), tradotto in latino da GiovannidiSiviglia nel 1135 e da Gherardo da Cremona (morto nel 1187) e successivamente da altri. È ricordato da Dante (Convivio II, 6). ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] ; Castillo interior o Libro de las siete moradas, 1577) e di s. Giovanni della Croce (Cántico espiritual, Noche oscura del alma, scritti tra in questi anni ha il suo centro più fecondo nella scuola diSiviglia e il suo maestro in F. de Herrera. È una ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] secolo successivo, e alla quale contribuirono Adelardo di Bath, Roberto di Chester (Robertus Castrensis), Platone di Tivoli (Plato Tiburtinus), Gherardo di Cremona, Giovanni Campano di Novara, GiovannidiSiviglia (Johannes Hispalensis), e altri.
Non ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] ai termini arabi ḥurūf e ashkāl, le nuove cifre significative; lo stesso fece, pochi anni dopo, il traduttore ebreo-latino GiovannidiSiviglia. Altri mantenne per lo zero la voce araba più o meno storpiata (ad essa va ricondotto anche il sipos ...
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. Storpiatura medievale europea di al-Farghānī (Aḥmad ibn Muḥammad ibn Kathīr), nome d'un astronomo arabo del sec. IX. Oriundo della provincia detta Farghānah (Fergana, nell'attuale Turkestān russo), fiorì [...] nozioni elementari intorno alla scienza degli astri); esso fu tradotto in latino da GiovannidiSiviglia nel 1135 e da Gherardo da Cremona (morto nel 1187). La versione diGiovanni fu stampata a Ferrara nel 1493, a Norimberga nel 1537 e a Parigi ...
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Noto scrittore arabo d'astrologia del sec. X, il cui nome esatto è ‛Abd al-‛Azīz ibn ‛Othmān al-Qabīṣī. Visse prima a Mossul, poi ad Aleppo, ove, per Saif ad-Dawlah principe di questa città (944-967), [...] all'astrologia, assai diffusa poi anche in Europa nella traduzione latina che ne dette GiovannidiSiviglia (prima metà del sec. XII), e che fu stampata col commento diGiovannidi Sassonia (del 1331) a Bologna 1473, a Venezia 1482, 1485, 1511 e 1521 ...
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Forma medievale europea del nome di Abū ‛Alī Yaḥyà ibn Ghālib al-Khayyāṭ, astrologo arabo musulmano morto nella prima metà del sec. IX, e allievo del famoso Messahala (Mā shā' Allāh). Fiorì verosimilmente [...] parecchi opuscoli: quello sulle natività fu tradotto in latino nel 1136 da Platone Tiburtino e nel 1153 da GiovannidiSiviglia; questa seconda traduzione fu stampata a Norimberga nel 1546 e 1549 In alcuni manoscritti latini il nome al-Khayyāṭ ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] a due incognite. Il Liber mahameleth, compilato in Spagna intorno al 1150 da GiovannidiSiviglia sotto l'influsso di fonti arabe, è un'opera di algebra scarsamente nota. L'espressione mu῾āmalāt designava l'applicazione dell'aritmetica e dell ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...