Pittore (Torino 1764 - ivi 1831); al seguito delle truppe di Napoleone (1807-1815), eseguì circa ottanta dipinti di battaglie e vedute, per lo più all'acquerello. Tornato a Torino (1815), insegnò nell'Accademia militare e in quella di Belle Arti, e dipinse numerosi quadri di battaglie per i Savoia. Scrisse: Analisi dell'unità dell'effetto della pittura e dell'imitazione delle belle arti (1827) ...
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Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] Alessandro Zezzos, che ha lasciato gustosissimi ritratti muliebri condotti con sapiente disinvoltura; in Piemonte - ove già GiuseppePietroBagetti aveva adoperato l'acquerello anche per la serie delle Vittorie di Napoleone ora a Versailles - l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti romantici oppongono all’ideale la realtà e il vero, sostituendo ai modelli [...]
La pittura romantica di paesaggio in Italia prende le mosse dal vedutismo settecentesco. Già il pittore torinese GiuseppePietroBagetti (1764-1831), formatosi nell’ambito della tradizione topografica e illuminista, nell’ultimo decennio della sua ...
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SPALLA, Giacomo
Vittorio Natale
‒ Figlio di un vetraio, nacque a Torino il 23 gennaio del 1776. Dal 1792 al 1798 compì un soggiorno di studio a Roma, dove entrò in rapporto con Antonio Canova e frequentò [...] eventi bellici sullo sfondo, con una tecnica compositiva, ispirata agli esempi dei Collino e agli acquerelli napoleonici di GiuseppePietroBagetti, che lo differenzia dalle più lineari e immobili soluzioni di Lavy. Quando i calchi in gesso (oggi ...
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PALMIERI, Pietro Giacomo
Chiara Travisonni
– Nacque a Bologna il 7 dicembre 1737 da Giovanni Battista e da Teresa Senegoni.
Dopo aver trascorso qualche tempo in Seminario a Bologna sotto la protezione [...] nn. inv. fl/2199, fl/2198) ricordano paesaggisti come Pierre-Henri Valenciennes e fanno presupporre un interscambio con GiuseppePietroBagetti, che frequentò lo studio di Palmieri insieme a Felice Maria Storelli e Sofia Giordano.
Morì a Torino il 18 ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] e si decise di farli dipingere da Pietro Negri e dal veronese Giacomo Antonio Bagetti: il primo avrebbe curato "inventione" quasi. Il 2 gennaio 1631 m.v. gli successe don Giuseppe Penzuoli, dottore in legge, che avrebbe dovuto "tenere un catastico ...
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CIGNAROLI
Franca Dalmasso
Solo il Vesme, sulla scorta di documenti (Schede Vesme, 1963)e - naturalmente - di quella fonte importante che sono le Postille di G. Cignaroli all'opera di B. Dal Pozzo (1718:pubblicate [...] gli affreschi con Storie di S. Giuseppe nella cappelletta dedicata al santo nell'
Martino morì a Torino il 10 genn. 1726.
Pietro nacque a Verona il 24 luglio1665. Secondo le fonti cavallo dei due secoli (G. P. Bagetti, G. B. De Gubernatis).
In ...
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GAIDANO, Paolo
Antonella Casassa
Nacque il 28 dic. 1861 a Poirino, presso Torino, da Matteo, di professione muratore, e da Maria Campiglia, tessitrice. Dal 1875 al 1878 studiò all'Accademia Albertina [...] per la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo in Torino del , un grande dipinto, perduto, raffigurante Giuseppe Verdi (Barbavara, 1898).
Insieme con -60, 87-104, 106-108; A. Dragone, Da Bagetti a Reycend. Capolavori d'arte e pittura dell'Ottocento piemontese ...
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