(lat. Gnatia, Egnatia) Antica città della Puglia, presso l’od. Fasano in prov. di Brindisi. Della fase messapica (dall’8° sec. a.C.) si conservano necropoli e parte delle mura (4°-3° sec. a.C.). Fu conquistata dai Romani nel 3° sec. a.C.; più tardi ebbe qualche vantaggio dal trovarsi lungo la via Traiana; tra le strutture identificate di quest’epoca: foro, basilica, anfiteatro, tabernae, criptoportico. ...
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Nome con cui gli antichi Latini designavano la popolazione dei Peucezi stanziata nell’od. Puglia, a N di Brindisi e a S dell’Ofanto. Loro centri principali erano Rudie, Gnazia e Bari. ...
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PUGLIA (A. T., 24-25-26 bis e 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Piero BAROCELLI
Raffaele CIASCA
Giulio BERTONI
Saverio LA SORSA
Sebastiano Arturo LUCIANI
Vincenzo VERGINELLI
Nome, [...] arte italiota sono gl'ipogei scolpiti o dipinti di Lecce, di Vaste, di Ruvo, le ceramiche di Ruvo, di Canosa e di Gnazia (v. apuli, vasi) e le figurine in terracotta, imitazione delle tanagree, delle tombe di Taranto e di altre necropoli.
L'attività ...
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TRAIANA, VIA
Giuseppe LUGLI
VIA Fra gli altri lavori di restauro della via Appia, Traiano progettò la costruzione di una nuova via più ad oriente, fra Benevento e Brindisi, e la munì di numerosi ponti [...] ) CVII; Butunti (Bitonto) CXVIII; Barium (Bari) CXXX; Turres Iulianae (?) CXLI; Turres Caesaris (?) CL; Egnatia (Torre di Gnazia) CLXVI; Ad decimum (?) CLXXV; Speluncae (?) CLXXXV; Brundisium (Brindisi), CCIV. A Canosa si poteva fare una, deviazione ...
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TROZZELLA
Pietro Romanelli
. Voce dialettale pugliese, equivalente a rotella, con la quale si designa una forma di vaso antico, peculiare della regione messapica. Si tratta di un cratere, in generale [...] in rosso e in bruno sul fondo dell'argilla; qualche esemplare mostra la tecnica a vernice nera del tipo detto di Gnazia.
Bibl.: P. Romanelli, in Corpus Vasorum, Italia, IV, Lecce, Museo provinc., I; id. M. Bernardini, Il Museo Castromediano di Lecce ...
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PIATTO (fr. assiette, plat; sp. plato; ted. Teller; ingl. plate, dish)
Gaetano BALLARDINI
Comunemente è il vaso dove si mangiano le pietanze (nella forma plurale la voce comprende anche la scodella, [...] ceramica italiota con ornati dipinti e anche in rilievo, come nel genere detto "caleno" e in quelli dello "stile di Gnazia".
Il Medioevo ebbe spesso piatti di legno.
Più copiosa, insieme con altre forme di stoviglie, dové essere la produzione dei ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] meridionale e nell'Italia centrale, sia coi vasi detti di Gnazia, sia con la produzione etrusco-campana, che precorre i con assai meschini ornati sul fondo nero (cfr. i vasi di Gnazia).
Per la ceramica a rilievo nell'età ellenistica abbiamo le coppe ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (v. vol. VI, p. 423)
A. Corso
Gli studi più recenti permettono di delineare con una certa probabilità la dinamica storica della formazione e dello sviluppo [...] des Médaillés di Parigi e di Coo; inoltre un Eros dipinto su un askòs apulo a figure rosse in stile di Gnazia a Ruvo, ancora del tardo IV sec., è stato considerato un'eco particolarmente precoce della creazione, che ne dimostrerebbe la fortuna ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] forma d'arte si diffonde nella Campania (Nola, Cuma), nella Lucania (Pesto; fig. 4), nel Sannio (Alife) e nell'Apulia (Ruvo, Gnazia), ha la massima fioritura nel sec. IV e, decadendo, dura ancora nel III.
Affresco ellenistico e romano. - Del resto la ...
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