Cronista (Viterbo 1120 circa - ivi 1191); compiuti gli studî a Bamberga, divenne cappellano e notaio di Corrado III e dei suoi successori che seguì in numerose spedizioni, avendo spesso incarichi diplomatici. [...] Precettore di Enrico VI, gli dedicò alcuni suoi scritti. Tra le opere, quasi tutte in versi, si ricorda lo Speculum regum (1180), storia universale dal diluvio al regno di Pipino; Gesta Friderici (1181); ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] , riorganizzò i sistemi amministrativi e giudiziarî, instaurando un assolutismo che, ben servito da una nuova classe di funzionarî fedeli e capaci (tra essi GoffredodaViterbo e Pier della Vigna) determinò, nonostante l'esosità di certi monopolî, il ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] pisano, i Frederici Aenobardi gesta (1152-60) di anonimo, i Gesta Friderici I di GoffredodaViterbo (morto nel 1200?), il Carmen de rebus Siculis (1189-95) di Pietro da Eboli (morto nel 1221?). E la serie continua sino al sec. XIV, quando Antonio ...
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Nato da Federico di Svevia e da Giuditta, sorella di Enrico il Superbo di Baviera, salì al trono di Germania, alla morte dello zio Corrado III, il 4 marzo 1152. Figlio di padre ghibellino ed erede delle [...] uso, l'ufficio di stratore al pontefice, e fece consegnare ai legati del papa Arnaldo da Brescia, che fu arso. Giunti a Roma, F. ebbe in S. Pietro la , nei Gesta Friderici I imperatoris di GoffredodaViterbo, nella grande cronaca di Francesco Pipino ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] sono il monaco Adsone del sec. X uno scritto sibillino a torto attribnito a Beda; GoffredodaViterbo e Gioachino da Fiore nel sec. XII. Da Gioachino da Fiore e dal suo commento all'Apocalisse attinsero rigoglio nei secoli successivi le speculazioni ...
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È una delle più celebri creazioni della letteratura narrativa nell'antichità. Il racconto si svolge press'a poco così. Il re Antioco, onde ebbe nome la città di Antiochia, s'innamorò di una figliuola che [...] , in Mon. Germ. Hist., Poetae aevi carolini, 2, p. 483 seg. Segue il rifacimento poetico nel Pantheon di GoffredodaViterbo (sec. XII), rifacimento che nelle diverse edizioni presenta diverse forme. Nel sec. XIV il racconto di Apollonio appare al n ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna, nacque nel 1165. Di corpo saldo e di acuta intelligenza, fu coraggioso, ambizioso, ostinato come il padre, pur [...] SS. Fra le cronache italiane hanno importanza notevole, per il periodo di Enrico VI, quelle di Riccardo da S. Germano, di Goffredo di Viterbo e di Romualdo Salernitano, mentre l'espressione delle passioni avverse scatenatesi in Sicilia per la venuta ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] s. II, 1987, 1-2, pp. 215-252; C. Bertelli, Sant'Ambrogio da Angilberto II a Gotofredo, in Il Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli, II al 1312 (De Floriani, 1988).Il Liber Pantheon di GoffredodaViterbo (Parigi, BN, lat. 4895) fu copiato dal ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] sec. 13°, alla cui decorazione sembra guardare - tre decenni più tardi - anche il miniatore del Liber Pantheon di GoffredodaViterbo realizzato per Azzone Visconti (Parigi, BN, lat. 4895); alla bottega del Liber Pantheon è inoltre riconducibile un ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] si rivela una compilazione di testi tratti da Isidoro di Siviglia, da Orosio, daGoffredodaViterbo (1120-1191), da Gilbertus (sec. 12°-13°), da Pietro Comestore e, per gli eventi più recenti, attinti da una cronaca analoga a quella usata dallo ...
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