Grand-Opéra Genere di opera seria dominante in Francia tra il 1830 e il 1870 e caratterizzato da ampie proporzioni (con molti personaggi, cori, balletti e intermezzi strumentali), dalla grandiosità della [...] messinscena e dal virtuosismo dei cantanti. Tra i maggiori esponenti di questo genere D. Auber, Halèvy e J. Meyerbeer. Librettista d’elezione dei compositori di G.-O. fu A.-E. Scribe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine grand-opéra si indica comunemente un genere operistico nato in Francia [...] citate La dame blanche, La muta di Portici, La juive e i Vespri siciliani.
La fortuna del grand-opéra in Italia
A causa dell’enorme successo del grand-opéra, per la prima volta l’Italia perde il monopolio della lirica, e viene sancito l’ingresso sui ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] Donizetti, Verdi), si registrò la nascita di un teatro musicale nazionale, comprendente il grand-opéra (il cui principale esponente fu G. Meyerbeer; ➔ grand-opéra), l’opéra-comique (spettacolo misto con parti recitate e cantate che prende il nome dal ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] , R. Moulaert, P. de Maleingreau e molti altri. Dal 1830 al 1850, oltre alla diffusione dell’opera teatrale italo-francese, specialmente da quella detta grand-opéra (il teatro de la Monnaie di Bruxelles era già reputato uno dei migliori d’Europa), si ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] del teatro di Meyerbeer, piuttosto legati alla priorità ideativa e drammaturgica del compositore che non a effetti puramente spettacolari da grand-opéra, V. non nascose tuttavia la sua ammirazione per i classici viennesi (W. A. Mozart, F. J. Haydn, L ...
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Musicista (Berlino 1791 - Parigi 1864). Ancora ragazzo mutò il suo originario nome di Jakob Liebmann Beer in quello sotto il quale è oggi conosciuto. Studiò il pianoforte con F. Lauska e M. Clementi, e [...] mondo teatrale del suo tempo. Succedeva a F.-D. Auber e a G. Rossini come massimo esponente del cosiddetto Grand-Opéra (opera seria di grande apparato e imponenza, con largo uso di cori e di danze, molto diffusa, specialmente in Francia), che fu il ...
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Cantante (Varsavia 1850 - Nizza 1925), fratello del celebre basso Édouard (1853-1917). Esordì a Venezia come baritono nel 1874, ma a partire dal 1879 si produsse come tenore, eccellendo soprattutto nel [...] repertorio wagneriano e del grand'opéra. Dopo il ritiro dalle scene (1902), si dedicò all'insegnamento, prima a Parigi, poi a Nizza (dal 1919). ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] dell’esposizione di Parigi del 1925; villa Savoye a Poissy, 1928-30; progetti della Ville radieuse, 1930; ecc.) realizzazioni di grande interesse a opera di P. Chareau, R. Mallet-Stevens, A. Lurçat, H. Sauvage, M. Lods, E. Beaudouin. Ma si deve anche ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] che chiude la prospettiva della nuova strada allora aperta da Haussmann e che forma una cornice magnifica al repertorio del Grand-Opéra. Il teatro si presta bene al complicato apparato scenico dei drammi di Wagner, ma è assai meno adatto per le ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Keiser (morto nel 1739). Il quale ultimo può essere considerato, insieme con Lulli, Purcell e Händel, uno dei più grandioperisti che ai loro paesi seppero adattare il modello veneziano. Dopo il Keiser il teatro di Amburgo, nonostante la presenza del ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...