Letterato italiano (Torino 1869 - ivi 1929). Editore e commentatore di classici italiani per le collezioni UTET e Paravia, da lui stesso dirette; studioso acuto e diligente, in particolare, del Gioberti, di cui, tra l'altro, riordinò le carte conservate nella Biblioteca comunale torinese (Le carte giobertiane della Biblioteca civica di Torino, 1928), rinvenne, pubblicandola (1915), L'ultima replica ...
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. Nobile famiglia senese e romana. Si asserì che discendesse da un ramo dei conti dell'Ardenghesca, signori di Macereto nel contado senese. I documenti ce la presentano nel sec. XIII in Siena, dove la famiglia, che era di banchieri, acquistò nobiltà nel 1377 e tenne pubblici uffici, mentre due dei suoi, il beato Giovanni Da Lecceto, eremitano (1300-63), mirabile soccorritore di appestati, e la beata ...
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Nato a Firenze nel 1578, figliuolo primogenito di Francesco e d'Isabella Andreini, fu comico non men famoso dei genitori, e poeta che fu salutato come sommo dai contemporanei in Italia e fuori. Passò la prima giovinezza a Bologna, attendendovi agli studî. Nel 1594 fu chiamato a Firenze a sostener la parte d'innamorato nella compagnia comica dei Gelosi, e quivi assunse il nome di Lelio, che non abbandonò ...
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Nato a Pistoia intorno al 1548, morto a Mantova nel 1624, fu dei più celebrati attori comici del suo tempo e insieme autore di opere sceniche. Nacque dalla famiglia più anticamente detta dei Cerracchi e allora dei Dal Gallo: fu peraltro conosciuto nella professione della sua arte col cognome che volle assumere, cedendo forse ai pregiudizî comuni contro l'arte stessa. Dapprima, seguendo la tradizione ...
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Attrice famosissima, letterata e poetessa di non mediocre valore per i suoi tempi, nacque a Padova nel 1562 dalla famiglia veneziana dei Canali, e si mostrò sin da tenera età inclinata allo studio e particolarmente disposta al teatro. Aveva appena imparato a leggere, quando si diede a comporre la favola pastorale Mirtilla, che, ripresa e pubblicata più tardi (Verona 1588), fu tenuta per il suo capolavoro, ...
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Uomo d'armi e di lettere, stranissimo per natura, fu portato, in quelle alle più strabilianti prove d'eroismo, in queste ai più arrischiati eccessi cui sia mai venuta la poesia secentistica. Nato a Mazzarino in quel di Caltanissetta nel 1628, a quindici anni sostenne il primo dei suoi innumerevoli duelli, e uccise l'avversario. Mortigli di lì a qualche anno i genitori, volle uscir di patria a tentar ...
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Letterato, nato a Genova nel 1605, figlio del doge Giovanni Francesco (1635-1636). Inclinato alla poesia, risentì da vicino l'influenza del Cebà e del Chiabrera; ma tuttavia riuscì a darci qualche originale e vivace pittura di luoghi, di scene, di caratteri umani. Tali sono, p. es., alcune figure di donne nelle Instabilità dell'ingegno (Bologna 1635 e, con varianti, Venezia 1641, 1652) e certe macchiette, ...
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Letterato, nato a Cagliari nel 1634 di nobile famiglia. Seguì, nel 1648, il padre Giovan Battista, che l'anno avanti s'era rifugiato a Napoli, protetto dal viceré Oñate contro persecuzioni sofferte in [...] Passato prima a Catanzaro, poi a Cosenza, conobbe qui Pirro Schettini, e ne seguì, poetando, le orme, per restaurare il gusto corrotto del secolo. Pur non riuscendo poeta vero, il B. seppe essere nei versi semplice e talvolta ispirato. A cotesto suo ...
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Nato a Firenze nel 1662 e avviatosi agli studî sotto la guida dei fratelli Benedetto e Niccolò, letterati eminenti, fu nominato, giovanissimo, nel 1684, dal granduca Cosimo III, per suggerimento del Redi e del Magalotti, a una delle cattedre di legge nello Studio di Pisa. Fu maestro del granduca Gian Gastone nella giurisprudenza greca e romana. E intanto veniva esponendo in dotte dissertazioni all'Accademia ...
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Nacque nel 1593 a Manduria da nobile famiglia, originaria d'Asti. Seguace, tra i più fervidi, del Marino, che imitò financo nella scelta dei soggetti delle sue opere e nella distribuzione delle poesie nel suo canzoniere (Selva di Parnaso, Venezia 1615), godé di fama altissima presso i contemporanei. Fu consigliere e segretario di stato di Francesco Maria II della Rovere, duca d'Urbino, e, a Roma, segretario ...
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