Danza di origine cubana, poi diffusa in Spagna. Il movimento è vario, ma sempre moderato, il ritmo è binario, con varie formule caratteristiche. È composta musicalmente in più strofe (8 o 16 misure) inquadrate tra un’introduzione e un finale. Il suo ritmo è stato impiegato da G. Bizet nella Carmen e poi da C. Debussy, M. Ravel e altri ...
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La Habanera
Peter von Bagh
(Germania 1937, Habanera, bianco e nero, 98'); regia: Detlef Sierck [Douglas Sirk]; produzione: Bruno Duday per UFA; sceneggiatura: Gerhard Menzel; fotografia: Franz Weyhmayr; [...] di quest'uomo crolla a causa dei suoi accomodamenti capitalistici e della sua frode, dei suoi tentativi di negare la realtà. La Habanera è un film in cui la minaccia e la presenza della morte mettono alla prova tutti i valori (in un tragico paradosso ...
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Musicista francese (Bordeaux 1876 - Parigi 1943). Studiò al conservatorio di Parigi. Nel 1903 ebbe il Prix de Rome. Tra le sue numerose composizioni si distinguono le opere teatrali Peau d'âne (1899); [...] La Habanera (1908); La jota (1911); Le joueur de viole (1926) e lavori da camera. ...
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Attrice e cantante svedese (Karlstadt 1907 - Stoccolma 1981); attiva in Svezia e Germania dapprima come attrice teatrale, poi come interprete di numerosi film assai popolari negli anni precedenti la seconda [...] guerra mondiale: Aktenskapsleken (1935); La Habanera (1937); Heimat (1938); Das Lied der Wüste (1939); Das Herz der Königin (1940); Der Weg ins Freie (1941); Damals (1943). ...
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Musicista (Paramé, Ille-et-Vilaine, 1877 - Parigi 1968). Studiò con L. Diémer, A. Lavignac e G. Fauré. Ha composto molti lavori teatrali, sinfonici e da camera, tra i quali emergono l'opera La forêt bleue [...] (1913) e il poema sinfonico Habanera (1918). ...
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Nome d'arte del regista cinematografico Hans Detlef Sierck (Amburgo 1897 - Lugano 1987). Dopo una significativa esperienza come regista teatrale, esordì nel cinema con Das Mädchen vom Moorhof (1935), dirigendo [...] poi Z. Leander in Zu neuen Ufern (La prigioniera di Sydney, 1937) e La Habanera (1937); lasciata la Germania, lavorò come sceneggiatore in Austria, Francia e Paesi Bassi, quindi si trasferì negli USA. Negli anni Cinquanta si specializzò nel genere ...
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Musicista (Ambert, Puy-de-Dôme, 1841 - Parigi 1894). Studiò il pianoforte con E. Wolff. Dopo aver esordito con operette, ascese presto a più alto livello con varie musiche teatrali, vocali-strumentali, [...] (opera, 1886), Le roi malgré lui (opera, 1887), la rapsodia España (1883), Joyeuse Marche (1880-92) per orchestra, Habanéra (1885), Bourrée fantasque (1891) per pianoforte solo, Valses per pianoforte a 4 mani (o 2 pianoforti), ecc. La personalità ...
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Pianista e compositore, nato a Paramé (Ille-et-Vilaine) il 19 febbraio 1877. Fu allievo del conservatorio di Parigi, dove ebbe maestri il Diémer per il pianoforte, il Lavignac per l'armonia e Gabriel Fauré [...] gran pubblico. Le più importanti opere dell'A. sono, tra molta musica teatrale, sinfonica e da camera, il poema sinfonico Habanera, eseguito nei concerti Pasdeloup il 23 marzo 1919, i Six poèmes arabes per voce e orchestra su poesie di F. Toussaint ...
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RAVEL, Maurice
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Ciboure, presso Saint-Jean-de-Luz (Bassi Pirenei) il 7 marzo 1875, di madre basca e di padre svizzero francese. I suoi primi maestri furono H. Ghis [...] grotesque per pianoforte e nel 1895 il Menuet antique, che doveva essere la sua prima opera pubblicata, e quella Habanera che figura nella suite per due pianoforti a quattro mani Les Sites auriculaires e, orchestrata, nella Rapsodie espagnole. L ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] (musica gujira) e afro-ispanici (musica criolla). Dall’incontro dei ritmi neri con le melodie e le danze di origine spagnola (habanera, zapateado) è nata la musica afro-cubana, diffusa nelle sale da ballo di tutto il mondo, con danze come la rumba ...
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habanera
‹abℏanéra› s. f., spagn. [propr. agg. f., «avanese», cioè dell’Avana (spagn. Habana), capitale di Cuba]. – Danza di origine cubana, poi diffusa in Spagna, di movimento vario, ma sempre moderato, a ritmo binario, con il primo tempo...