Presso i musulmani, le zone di una casa riservate alle donne (analogamente al gineceo dell’antica Grecia), alle quali è interdetto l’accesso; nell’uso comune, anche le donne che vi abitano (ḥarīmī). ...
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Mernissi, Fatema (Fatima). – Scrittrice e sociologa marocchina (Fès 1940 - Rabat 2015). Nata in un harem, ultimati gli studi in Marocco si è trasferita in Francia e quindi negli Stati Uniti, addottorandosi [...] laica della cultura arabo-islamica - che appare già compiutamente formulata nei saggi Sexe, idéologie, Islam (1985) e Le harem politique. Le Prophète et les femmes (1987; trad. it. 1992). Acuta osservatrice della modernità, M. ha inoltre condotto ...
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selāmlḁk Nell’antico regime turco, la parte della casa in cui si ospitavano amici o estranei di sesso maschile, distinto dall’harem riservato alle donne e alla vita intima della famiglia. Fu così chiamata [...] anche la cerimonia di accompagnamento del sultano alla preghiera del venerdì ...
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ZIVERTS, Mārtinš
Marta RASUPE
Drammaturgo lettone, nato a Mežmuiža il 5 gennaio 1903. Dopo varî drammi che ebbero scarso successo (Hasana harems, "L'harem di Assan"; Nafta, "La nafta"; Zelta zeme, "La [...] terra d'oro"; Kropìi, "Storpiati") si affermò nel 1936 con il dramma Tīreëpurvs ("La palude di Tīreli", premiato nel 1937 dal Fondo per la Cultura), ed ebbe un posto di drammaturgo al Teatro Nazionale ...
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Pittore (Londra 1805 - Walton-on-Thames 1875). Allievo del padre Frederick Christian (1779-1856), paesaggista e incisore, divenne noto per i numerosi acquarelli dai temi esotici (L'Harem, 1850 circa, Londra, [...] Victoria and Albert Museum; Edfou, alto Egitto, 1860, Londra, Tate Gallery; ecc.) dipinti durante i viaggi in Spagna, in Marocco, in Italia e in Egitto, dove soggiornò per dieci anni (1841-51) ...
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IBRĀHĪM
Ettore Rossi
. Sultano ottomano, figlio del sultano Aḥmed I (v.); nacque nel 1616, salì al trono nel 1641; inesperto degli affari dello stato per essere vissuto segregato nel harem imperiale, [...] mal coadiuvato dai ministri, passò la vita nei folli piaceri e nelle stravaganze. Il popolo e le truppe insorsero contro di lui nell'agosto del 1648 e lo deposero. Pochi giorni dopo fu strangolato. Sotto ...
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Scrittore tedesco (Hohenstein-Ernstthal, Sassonia, 1842 - Radebeul, Dresda, 1912). Autodidatta, scrisse più di sessanta romanzi di avventure, conquistando una popolarità analoga a quella di E. Salgari. [...] Fra le sue opere ambientate nell'Oriente islamico e nell'America degli indiani: Durch die Wüste und Harem (1892); Von Bagdad nach Stambul (1892); Winnetou (4 voll., 1893-1910); Im Lande des Mahdi (3 voll., 1896). Interessante anche l'autobiografia ...
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SELĀMLÏQ
Ettore Rossi
MLÏQ Vocabolo turco composto di selām (arabo salām) e del suffisso -lïq, letteralmente "luogo destinato al saluto", quindi "luogo di ricevimento". È il nome dato a quella parte [...] della casa in cui si accoglievano amici od estranei di sesso maschile, distinta dal ḥarem, riservato alle donne e alla vita intima della famiglia. In seguito si chiamò selāmlïq la cerimonia di accompagnamento del sultano alla preghiera del venerdì. L ...
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VALENTI, Osvaldo
Paolo Puppa
VALENTI, Osvaldo. – Nacque a Costantinopoli (oggi Istanbul) il 17 febbraio 1906. Il padre, Michele, barone siciliano originario di Messina, commerciava in tappeti e oggetti [...] nata a Beirut, era figlia dell’archimandrita di Cipro.
Il nonno paterno aveva insegnato il mandolino alle favorite del sultano nell’harem della città natale del nipote. Valenti ebbe due sorelle, Nelly e Mirella.
Nel 1915, con l’entrata in guerra dell ...
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Chiamato dai Turchi Cighāleh-Zādeh Yūsuf Sinān Pascià; nativo di Messina, oriundo di Genova, da madre turca schiava. Fu preso insieme col padre dai corsari di Dorghūt Pascià nel 1561, condotto a Tripoli [...] padre, visconte di Cicala, fu riscattato e morì nel 1564 a Messina, mentre Scipione, educato nella religione musulmana nel harem imperiale di Solimano, percorse la carriera militare ed ottenne le più alte cariche sotto i sultani Selīm II, Murād III ...
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harem
hàrem 〈àrem〉 (o harèm; anche àrem o arèm) s. m. [adattam. del turco harem 〈harèm〉, che è dall’arabo ḥarīm, propr. «luogo inviolabile»]. – 1. a. Presso i musulmani, la parte della casa o dell’appartamento riservato alle donne e ai bambini...
serraglio2
serràglio2 s. m. [dal turco saray, propriam. «edificio, palazzo»; il sign. 2 si è sviluppato in Italia (e di qui è passato ad altre lingue europee) per accostamento a serraglio1]. – 1. Residenza dei sovrani e potenti del mondo islamico,...