Scrittore inglese (La Celle, Saint-Cloud, 1870 - Guildford, Surrey, 1953). Figlio di madre inglese e padre francese, è stato con G. K. Chesterton una delle personalità più rappresentative del movimento cattolico in Inghilterra. Ha scritto libri per ragazzi di delicata vena umoristica (The bad child's book of beasts, 1896; More beasts, 1897; Cautionary tales for children, 1907), impressioni di viaggio ...
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Giornalista e scrittore inglese, nato a Londra il 29 maggio 1874. Iniziò la sua attività letteraria collaborando a vari giornali con critiche d'arte e brevi articoli, pur non abbandonando del tutto la [...] liberalismo e fondò quel "distribuzionalismo", al quale è legato anche il suo grande amico e compagno HilaireBelloc. Romanzo, racconto, poesia, critica, polemica, teatro trovano posto nella copiosissima produzione chestertoniana. Molto discusso e ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] dell'idea cattolica, usando a veicolo delle sue idee un ameno stile paradossale (suo compagno di fede e d'armi, HilaireBelloc rincarnava lo spirito dei clerici vaganti nel suo Path to Rome, 1902), una ben più formidabile campagna contro gl'idoli ...
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MACAULAY, Thomas Babington, primo barone Macaulay
Mario Praz
Storico, saggista, e uomo politico, nato a Rothley Temple, Leicestershire, il 25 ottobre 1800, e morto a Londra il 28 dicembre 1859. Era [...] Study of Lord Macaulay's English, in Pubblications of the Modern Language Association of America, III (1887). Un punto di vista diametralmente opposto a quello della History of England è sostenuto da HilaireBelloc, in James the Second, Londra 1928. ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] Ragguaglio», nella collana «Pensatori cattolici moderni», furono fatti conoscere i più importanti pensatori stranieri, come HilaireBelloc e Jacques Maritain (tradotto da Montini)116. Altre collane avviate in questo settore furono «Agiografi moderni ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] il riferimento di continuità della casa fino al XXI secolo14. Morcelliana aveva tradotto L’anima cattolica dell’Europa di HilaireBelloc nel 1927, nel 1932 L’ortodossia di Chesterton, nel 1928 le riflessioni di Michel D’Herbigny su Soloviev, e ...
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ROSA, Enrico Felice Tomaso
Raffaella Perin
– Nacque a Selve Marcone, nel Biellese, il 17 novembre 1870 da Domenico e da Antonia Rossi.
Frequentò le elementari a Torino, presso i Fratelli delle scuole [...] (“La questione giudaica” e l’antisemitismo nazionalsocialista). La linea adottata dalla rivista fu quella indicata dal libro di HilaireBelloc, Gli Ebrei, in cui sostanzialmente veniva rispolverata l’ipotesi del ghetto. Dopo lo scoppio della campagna ...
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Pittore francese, nato a Nantes il 27 novembre 1786, morto a Parigi il 9 dicembre 1866. Scolaro di Regnault e di Gros, si fece conoscere soprattutto con quadri di argomento storico, da lui esposti al Salon parigino sino il 1850 (tra i più noti: Morte di Gaul, amico di Ossian, 1810; Riposo della sacra famiglia durante la fuga in Egitto, 1831; Morte di San Luigi, 1838; ma forse maggior felicità e più ...
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Pittore francese (Nantes 1786 - Parigi 1866). Allievo di J. A. Gros, dipinse soprattutto quadri storici, e ritratti che incontrarono particolare favore (della duchessa di Berry, di F.- A. de Boissy d'Anglas, di J. Michelet, ecc.). Le sue due figlie, Jeanne e Louise, furono anch'esse apprezzate ritrattiste, soprattutto in miniatura ...
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