Pittore e incisore (Appledore 1799 - Hackney 1883). Si ispirò all'arte di W. Blake. Da un viaggio in Grecia (1844) trasse impulso a trattare temi idillici e georgici (Pastori di Arcadia, Pastorale virgiliana, [...] ecc.). Il suo colore è morbido e tenue, e raffinata l'esecuzione delle incisioni. Una collezione di stampe e disegni del C. si trova a Londra nel British Museum ...
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Poeta austriaco (Praga 1801 - ivi 1882). Archivista e bibliotecario del principe Fürstenberg a Donaueschingen fino al 1833, fu in seguito amministratore dei suoi beni in Boemia. È autore di racconti idillici [...] (Das Kloster, 1833; Wald und Liebe, 1874), cui deve soprattutto la sua fama, e di ballate alla maniera di L. Uhland, giudicate favorevolmente anche da Goethe. Scrisse pure un poema drammatico (Bretislaw ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] idillici che concentrano nel giro di pochi versi, una visione di paesaggio campestre, si segnalò per aver per primo riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità della lingua. Dal ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] Aminta (1573), in cui riprese i motivi sentimentali e idillici della tradizione bucolica classica, T. rinnovò il poema cavalleresco ciò; l'evasione nello spettacolo coreografico, nell'idillio, nel fantasticare la bella avventura in paesi lontani ...
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UHLAND, Ludwig
Lionello VINCENTI
Poeta tedesco, nato il 26 aprile 1787 a Tubinga, ivi morto il 13 novembre 1862. Costretto a seguire gli studi giuridici, fu giovanissimo guadagnato dall'amore della [...] poesia e della storia. Incominciò a poetare esercitandosi nei toni sentimentali e idillici di Matthisson, Hölty, Klopstock, per indulgere quindi - venuto a conoscere Ossian, la raccolta dei Volkslieder herderiana e alcune fonti latine dell'antichità ...
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Scrittore norvegese (Vestre Gausdal 1863 - Oslo 1953), illustratore, in varie raccolte di novelle, del suo semplice mondo rustico della Norvegia orientale: Fortaellinger ("Racconti", 1891), En vinternatt [...] notte d'inverno e altri racconti", 1896), Sidsel Sidsaerk, 1903; Selve Solfeng, 1910. Pur indulgendo per lo più a toni idillici, favolistici e sentimentali, ha saputo talvolta - come nella novella Una notte d'inverno e in qualche altra - dare sobria ...
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Pittore statunitense (Utica, New York, 1862 - Firenze 1928). La conoscenza, durante un viaggio in Europa, della pittura romantica tedesca e dell'arte preraffaellita e simbolista, fu importante per la sua [...] . Fu tra gli organizzatori dell'Armory show (1913) e si avvicinò alle ricerche cubiste e futuriste, ma più interessanti sono i suoi idillici paesaggi, soffusi di mistica, spesso enigmatica atmosfera (Sogno, 1908 circa; New York, Metropolitan Mus.). ...
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Pittore (n. governatorato di Perm´ 1835 - m. Pietroburgo 1894), autore di quadri di genere e di ritratti; aderì al gruppo degli Ambulanti. Iniziò con quadri tendenti a raffigurare i soprusi e le ingiustizie [...] nella vita dei poveri e in particolare dei contadini (egli stesso era un servo della gleba liberato), per passare a temi idillici, ispirati alla vita della campagna. Fra le sue opere, La confessione (1977, Mosca, galleria Tret´jakov). ...
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MONTEMAYOR, Jorge de
Salvatore Battaglia
Poeta di lingua spagnola, nato in Portogallo verso il 1520 a Montemôr-o-velho (Coimbra), da cui assunse il nome che travestì nella forma castigliana; morto in [...] Piemonte nel febbraio del 1561. Cresciuto lungo le natie rive del Mondego, non troppo sollecito di studî in una vita di idillici ozî a cui più volte è ricorsa la sua ispirazione bucolica, il M. seppe soltanto applicarsi alla musica e al canto. Fu ...
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Poeta francese (Aigueperse, Alvernia, 1738 - Parigi 1813). Il grande successo ottenuto con la traduzione in versi delle Georgiche di Virgilio (1770) lo fece entrare all'Académie Française a soli trentasei [...] abbandonare Parigi; al suo ritorno, sotto il Consolato, riebbe cariche, onori, privilegi. La sua produzione consiste essenzialmente in poemetti idillici e descrittivi; il primo e più famoso fu Les jardins, ou l'art d'embellir les paysages (1782), cui ...
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idillico
idìllico agg. [der. di idillio] (pl. m. -ci). – Proprio degli idillî o relativo agli idillî, come genere di poesia: poemetti idillici o idillico-pastorali. In genere, lo stesso che idilliaco, anche negli usi fig., con accentuazione...
idillio
idìllio s. m. [dal lat. idyllium, gr. εἰδύλλιον, dim. di εἶδος «immagine»; propr. «quadretto, bozzetto»]. – 1. Presso i Greci, breve componimento poetico, di genere descrittivo, prevalentemente, ma non esclusivamente, bucolico e agreste:...