L'inhumaine
Kelley Conway
(Francia 1924, Futurismo, bianco e nero/colorato, 135m a 22 fps); regia: Marcel L'Herbier; produzione: Cinégraphic; soggetto: Georgette Leblanc; sceneggiatura: Marcel L'Herbier [...] 'animale e muore. Grazie ai macchinari del suo moderno laboratorio, Einar riesce però a riportarla in vita.
L'inhumaine era stato pensato come vetrina dell'arte modernista francese e anteprima dell'Esposizione delle Arti Decorative, che avrebbe avuto ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1890 - ivi 1979), una delle personalità più rilevanti del cinema europeo. La sua fama di realizzatore è legata soprattutto ai film muti. Esordì con Rose France [...] (1918), cui seguirono: Carnaval des vérités (1920); Villa Destin (1921); El Dorado (1921); L'inhumaine (1923); Feu Mathias Pascal (1925); La vertige (1926); Le diable au coeur (1927); L'argent (1928); Le mystère de la chambre jaune (1930); Le parfum ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] ) di Lynch, in cui l'esterno della casa di Fred ricorda la casa di Claire Lescot progettata da Mallet- Stevens per L'inhumaine di L'Herbier.Può una casa vivere? Senza dubbio, secondo i racconti di fantasmi, e il cinema ha raccolto in pieno questa ...
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Cavalcanti, Alberto (propr. Cavalcanti De Almeida, Alberto)
Alessandro Cappabianca
Scenografo e regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 6 febbraio 1897 e morto a Parigi il 23 agosto [...] intento di valorizzare l'arte francese di avanguardia attraverso il cinema, L'Herbier aveva riunito sul set di L'inhumaine (1924; Futurismo) Robert Mallet-Stevens, Fernand Léger, Pierre Chareau, Claude Autant-Lara, oltre a C., affidando a ciascuno di ...
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Architetto francese (Parigi 1886 - ivi 1945). Studiò all'École spéciale d'architecture, interessandosi contemporaneamente all'opera di H. Hoffmann (l'architetto viennese costruì a Bruxelles la casa Stoclet [...] le testimonianze più interessanti del movimento moderno. Per la sua attività di scenografo, esemplare è la sua partecipazione al film l'Inhumaine (1923) di M. L'Herbier, a fianco di F. Leger, Chareau, D. Milhaud. Dal 1930 fu nel comitato direttivo de ...
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Drammaturgo francese, nato il 10 giugno 1854 a Metz da famiglia lorenese, rimasta fedele alla Francia, morto il 26 aprile 1928. Educato in un collegio di gesuiti, predilesse i classici e amò le scienze; [...] aile (1905), La danse devant le miroir (rifacimento dei due drammi citati più sopra; 1913); L'âme en folie (1914); Terre inhumaine (1922); L'ivresse du sage (1922); La comédie du génie (1923); La viveuse e le moribond (1925). Fece parte dell'Académie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nelle musiche cinematografiche realizzate in Francia e in Germania si può riscontrare [...] Renoir e con l’impegnata collaborazione di Arthur Honegger (La Roue e Napoléon di Gance, 1923 e 1926), Darius Milhaud (L’inhumaine di l’Herbier, 1923, sebbene come compilatore; Madame Bovary di Renoir, 1933; La citadelle du silence di Gance, 1937, in ...
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Pittore francese (Argentan, Normandia, 1881 - Gif, Seine-et-Oise, 1955). Influenzato dalla poetica cubista e dagli sviluppi della civiltà industriale, si esercitò in scomposizioni e contrasti di forme [...] Maré del 1922 a quelle per l'opera Bolivar di D. Milhaud, 1949) e si dedicò anche alla scenografia cinematografica (l'Inhumaine, 1923; Le ballet mécanique, 1924, da lui steso realizzato in collab. con D. Murphy; Dreams that money can buy, in collab ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] 1922) segnano un crescendo di sperimentazione e insieme la maturazione di progetti sempre più complessi e ambiziosi, fino a L’Inhumaine di L’Herbier (1924) e soprattutto al colossale Napoléon di Gance (1927).
Una ricerca più radicale in direzione di ...
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Dréville, Jean
Dario Minutolo
Regista cinematografico francese, nato a Vitry-sur-Seine (Parigi) il 20 settembre 1906 e morto a Vallangoujard (Parigi) il 5 marzo 1997. Fu fotografo raffinato, fondatore [...] per il video Hommage à mon ami L'Herbier, in cui si racconta la realizzazione del restauro di L'inhumaine (1924; Futurismo) di L'Herbier.
Bibliografia
Jean Dréville: propos du cinéaste, filmographie, documents, présentés et coordonnés par C. Guiguet ...
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