Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] riottosi e i ribelli, e sancì infine, con una decisione assai grave, la proibizione dell'investituralaica. Questa decisione, invisa a ogni sovrano laico, fu addirittura un motivo di conflitto in Germania, ove Enrico IV non voleva più limitazioni al ...
Leggi Tutto
Ottone di Lagery (n. presso Châtillon-sur-Marne 1042 - m. Roma 1099). Fu eletto papa nel 1088 a Terracina, in quanto Roma era nelle mani dell'antipapa Clemente III. Riprese il programma politico di Gregorio [...] che confermò le direttive di Gregorio VII e ribadì la condanna della simonia, del nicolaismo e dell'investituralaica. Mentre proseguiva energicamente l'opera di riorganizzazione della Chiesa latina nell'Italia meridionale, egli esplicava anche nell ...
Leggi Tutto
Re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (Goslar 1050 - Liegi 1106), figlio dell'imperatore Enrico III e di Agnese di Poitiers. Succedette al padre ancora bambino (1056); diventato maggiorenne, [...] , ma l'esortò a collaborare nella riforma dei costumi del clero tedesco e vietò agli ecclesiastici l'accettazione dell'investituralaica. Contro questa ingerenza che pareva privarlo di un'arma di governo tra le più potenti, egli reagì con energia ...
Leggi Tutto
Teologo, arcivescovo di Canterbury (Pavia inizî del sec. 11º - Canterbury 1089). Priore del monastero di Bec, di cui stimolò il rinnovamento intellettuale con le sue eccellenti doti di maestro, e successivamente [...] in tutto alla riforma gregoriana e, soprattutto nei suoi punti fondamentali (celibato ecclesiastico e soppressione dell'investituralaica), seguì debolmente l'iniziativa di Gregorio VII, anche per la particolare e difficile situazione inglese.
Opere ...
Leggi Tutto
MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] servire di simbolo a questa età il giudizio di Dio e la guerra privata, la chiesa privata, la nomina e l'investituralaica, la cellula economica della curtis. Di comune nell'universale frazionamento non rimane che la pratica del culto, la fede nell ...
Leggi Tutto
Arcivescovo di Canterbury e dottore della Chiesa.
La vita. - Nacque in Aosta sul finire del 1033 o sul principio del 1034 di nobile famiglia, che si volle poi anche imparentata con i Savoia, come si volle [...] di 150 vescovi, dove si rinnovarono i decreti di Piacenza e di Clermont contro la simonia, il concubinato del clero e l'investituralaica.
Tornato in Francia e appresavi la morte di Urbano II, avvenuta il 29 luglio 1099, e quella del re Guglielmo ...
Leggi Tutto
, Guido, figlio di Guglielmo conte di Borgogna, imparentato con la case regnanti di Francia, Germania, Inghilterra, fu nominato arcivescovo di Vienne nel 1088 da Urbano II e legato in Francia da Pasquale [...] tentativo di conciliazione per malintesi e diffidenze reciproche, C. rinnovava nel concilio di Reims l'interdetto contro l'investituralaica e scomunicava l'imperatore e l'antipapa Gregorio VIII (29-30 ottobre 1119); quindi, assodata ormai la sua ...
Leggi Tutto
Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] il commercio delle cose sacre, in progresso di tempo, di fronte all'insufficienza del rimedio, si mirò all'investituralaica dei benefici ecclesiastici, come radice di ogni corruzione. Ciò che significava colpire a morte l'impero nella sua pretesa ...
Leggi Tutto
. Come dice il nome stesso, abbazia (o badia) è un monastero governato da un abate (v.), abitato da monaci o canonici regolari (ordinariamente in numero di almeno dodici, secondo l'esempio di S. Benedetto) [...] abati. Con ciò, contro le avverse pretese dei prìncipi, si rafforzava l'esigenza della Santa Sede che l'investituralaica, dei beni cioè concessi alle abbazie come privilegi feudali, fosse una conseguenza logica della nomina e della consacrazione ...
Leggi Tutto
Guido, figlio (m. Roma 1124) di Guglielmo di Borgogna, fu arcivescovo di Vienne nel Delfinato, dal 1088. Contro Enrico V, che aveva estorto la conferma delle investiture a Pasquale II, presiedette nel [...] sett. 1112 il concilio di Vienne, che condannò energicamente come eresia l'investituralaica e scomunicò l'imperatore. Eletto pontefice (2 febbr. 1119), pur continuando la lotta, cercò un'intesa con l'imperatore. Fallito il tentativo, rafforzò la sua ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...