Teologo e scrittore (m. 235), sul quale tutte le fonti antiche si dimostrano molto incerte. Secondo la ricostruzione tradizionale, di cultura greca, forse discepolo di s. Ireneo, esponente della teologia del Logos, probabilmente in contatto con la corte imperiale dei Severi, fu a Roma avversario deciso di papa Callisto e contro questo si propose come antipapa, conservando la sua opposizione anche con ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] (Giustino, Tertulliano). Ben presto si raccolsero regole e prescrizioni, le più antiche delle quali sembrano risalire a Ippolitoromano. Nel 4° sec. il c. cristiano divenne pubblico e ufficiale, con la costruzione delle grandi basiliche, lo ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] , G. Antonio Fachinetti (1591-1591); 233. Clemente VIII, Fiorentino, Ippolito Aldobrandini (1592-1605); 234. Leone XI, Fiorentino, Alessandro de' Medici (1605-1605); 235. Paolo V, Romano, Camillo Borghese (1605-1621); 236. Gregorio XV, Bolognese, A ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] per proprio conto.
Era una tendenza universale, alla quale nessuno scrittore cristiano poté veramente sottrarsi. Ippolitoromano commentò allegoricamente il libro di Daniele, Clemente alessandrino numerosi passi scritturali. E da Alessandria, patria ...
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. Il nome di Catacombe, col quale oggi s'indicano gli antichi cimiteri cristiani sotterranei, non si adoperò anticamente con tale significato, giacché il nome che si dava ad ogni sepolcreto cristiano, [...] nome sul principio del III da Callisto diacono di Zeffirino, preposto all'amministrazione del cimitero, come attesta Ippolitoromano. Callisto, divenuto pontefice, ingrandì la necropoli, che divenne nel sec. III il sepolcreto ufficiale dei papi.
La ...
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Il titolo, giustificato dal contenuto e dal "genere" di letteratura religiosa a cui appartiene (v. apocalittica, letteratura) significa "Rivelazione". L'epiteto di "canonica", con cui si trova spesso unita, [...] attribuendo la scritto all'eretico Cerinto (cfr. Eusebio, VI, 20, III, 28; Epifanio, Panarion, haer. 51, 4 segg.). Ippolitoromano scrisse contro la tesi di Gaio alcuni "Capitoli", e trattò dell'Apocalisse sia nel trattato Dell'anticristo, sia in un ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] , l'apocalisse di Sofonia). Inoltre abbiamo le interpretazioni patristiche: lo scritto d'Ippolitoromano sull'anticristo e lo scritto dello pseudo Ippolito Περὶ τῆς συντελείας τοῦ κόσμου; Vittorino di Pettau nel commentario all'Apocalisse; Commodiano ...
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. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] , 11, 74; VI, 6, 53; VII, 17, 106; Excerpta e Theodoto, 16, 28; Pistis Sophia, c. 132; Tertulliano, De praescrip. haer., 7; IppolitoRomano, Refut. omn. haer., VII, 20-27; Origene, Homil. I in Luc. (ed. Delarue, III, 933); Homil. 34 in Luc. (III, 981 ...
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È l'autore d'un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei cosiddetti Padri apostolici (v.).
Contenuto e carattere. [...] confermata dal cosiddetto catalogo liberiano; ma l'uno e l'altro documento potrebbero risalire al medesimo autore (Ippolitoromano?). Si obbietta che il dato del Muratoriano, sostanzialmente avverso al Pastore, non per antimontanismo (Streeter) bensì ...
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È uno dei più antichi e suggestivi scritti dell'antichità cristiana, "la cosa più scintillante che sia stata scritta in greco dai cristiani" (Norden). Più che un'apologia vera e propria può considerarsi [...] del secondo secolo. Circa l'autore degli ultimi due capitoli l'ipotesi più probabile è che essi siano opera di IppolitoRomano.
Ediz.: Oltre l'editio princeps dello Stefano (Parigi 1592) e le raccolte dei Padri Apostolici, vedi le due edizioni curate ...
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