Poeta catalano (Folgarolas, Barcellona, 1845 - Vallvidriera, Barcellona, 1902). Sacerdote (1870), viaggiò molto in Europa e nell'Africa settentr.; nel 1895 fu sospeso a divinis, vittima di voci calunniose, venendo poi riammesso a celebrare nel 1898; morì in fama di santità. Contribuì alla rinascita letteraria della Catalogna con i due poemi Atlàntida (1877) e Canigó (1886), con le poesie religiose ...
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Scrittore e folclorista catalano (Castellserà, Lérida, 1875 - Barcellona 1938), autore di varie raccolte di poesie e canzoni popolari, anche di carattere religioso. Opere principali: Calendari folklòric [...] de Urgell (1914); Llibre d'or del rosari a Catalunya (1925). Pubblicò anche la Biografía de Mossèn JacintoVerdaguer (1924). ...
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Storia (p. 416). - L'avvento della repubblica spagnola (14 aprile 1931) aveva favorito, per un complesso di ragioni e di circostanze più contingenti che storiche, il coronamento delle aspirazioni regionalistiche. [...] dal capo del partito regionalista, Francesco Cambó (1876-1948); la stampa delle opere complete di Joan Maragall, JacintoVerdaguer e Sntiago Rusiñol, la pubblicazione completa delle poesie di Josep M. de Sagarra, uno dei maggiori poeti catalani ...
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Spagna (Ispagna)
Filippo Brancucci
Joaquín Arce
D. indica genericamente la penisola iberica come quella parte ove surge ad aprire / Zefiro dolce le novelle fronde / di che si vede Europa rivestire (Pd [...] citazione culturale ci riporta pure qualche opera teatrale di Jacinto Benavente (1866-1954). Per quanto riguarda le edizioni le versioni in catalano, da quella in endecasillabi sciolti di Narcís Verdaguer (1912), a quella di J.M. de Sagarra in terzine ...
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