Variante stilistica del jazz, inizialmente nota come jazz-rock. Si è affermata all’inizio degli anni 1970 in seguito alle sperimentazioni di M. Davis e dei suoi seguaci (J. McLaughlin, C. Corea ecc.) con [...] gli strumenti elettrici e i ritmi binari del rock e del rhythm and blues. Nel corso di quel decennio e poi del successivo ha continuato a fare proseliti e ha allargato le sue proposte di contaminazione ...
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Chitarrista inglese (n. Kirk Sandall, Yorkshire, 1942). Prima con i migliori esponenti dell'avanguardia britannica e poi negli USA con M. Davis (dal 1969) e altri, elaborò il primo compiuto stile jazz-rock [...] 1971-73, poi più volte ricostituita), epitome del nuovo jazz elettrico, sia con Shakti (1975-78), espressione acustica il jazz. Dopo gli album Thieves and poets (2003) e Industrial zen (2006), dal 2007 si esibisce con un nuovo quartetto jazzfusion, ...
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MINGUS, Charles
Antonio Lanza
Contrabbassista, pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Nogales (Arizona) il 22 aprile 1922, morto a Cuernavaca (Messico) il 5 gennaio 1979. Cresciuto a Los [...] registrò i notevoli Changes one e Changes two. I suoi ultimi lavori importanti, realizzati con formazioni varie, furono Cumbia & JazzFusion (1976), Three or four shades of blues (1977), Something like a bird e Me, myself an eye (1978).
Bibl.: J ...
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Davis, Miles
Ernesto Assante
Un genio nella storia del jazz
Figura centrale nella storia della musica jazz del 20° secolo, l'afroamericano Miles Davis ha realizzato coraggiose sperimentazioni, contribuendo [...] (1967) accentuano la predilezione di Davis per incisioni raffinate e minimali, preludio della terza svolta decisiva, quella della jazzfusion. Svolta che arriva, appena accennata, in Miles in the sky (1968) e Filles de Kilimanjaro (1968), nei quali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel jazz europeo dagli anni Sessanta a oggi si possono individuare la presenza e la rielaborazione [...] Skywards, 1996), l’influenza di Krzysztof Penderecki (il balletto Imagi, 1984).
Il jazz scandinavo più recente opera suggestive commistioni stilistiche: fusionjazz, pop e tradizione improvvisativa con il pianista svedese Esbjörn Svensson (1964-2008 ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] commerciale, che ne segnò la fine artistica.
Seguendo l'esempio di Davis, molti musicisti si convertirono al jazz rock, detto anche fusion, e formarono complessi di successo: il Weather Report di Wayne Shorter e del pianista austriaco Joe Zawinul ...
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Lockwood, Didier. – Violinista jazz francese (Calais 1956 - Parigi 2018). Artista versatile, ha contaminato generi e stili diversi, quali musica classica, fusion elettrico, acustico e jazz manouche, divenendo [...] cita qui il concerto Les mouettes, con E. Chestakov, 2005) e da film, realizzando spettacoli lirici (tra i quali occorre citare Le jazz et la Diva, con C. Casadesus, 2006) e collaborando con artisti quali M. Davis, H. Hancock e C. Baglioni. Nel 2001 ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] a m. africana), o l'interesse per la composizione di musicisti come A. Braxton, al confine tra jazz e m. colta europea. Il jazz-rock (o fusion), battezzato da Davis sul finire degli anni Sessanta, ha esercitato un'influenza decisiva nell'abbattimento ...
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Cantautore, chitarrista e compositore, nato a Napoli il 19 marzo 1955 e morto a Roma il 4 gennaio 2015. Il timbro vocale, duttile e sottile, insieme all’indubbia tecnica chitarristica ne hanno fatto uno [...] blues, del funky e le soluzioni armoniche tipiche del jazz, dando vita a un’inedita sintesi tra la canzone Durante gli anni Novanta, il cantautore abbandonò progressivamente le sonorità fusion e rock blues a vantaggio di un’impostazione più vicina ...
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Chitarrista e compositore spagnolo, nato ad Algeciras (Cadice) il 21 dicembre 1947 e morto a Cancún il 25 febbraio 2014. Musicista eclettico e innovativo, divenne simbolo della cultura flamenca nel mondo [...] Isla (nome d’arte di José Monge Cruz) con cui pubblicò 12 album, e le incursioni nei territori di frontiera tra jazz e fusion insieme ai chitarristi John McLaughlin e Al Di Meola, con i quali realizzò Friday night in San Francisco (1980) e The guitar ...
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fusion
‹fi̯ùu∫ën› s. ingl. (propr. «fusione»), usato in ital. come agg. e s. f. – Genere musicale, in voga dalla metà degli anni Settanta del 20° secolo, caratterizzato dalla fusione del rock con elementi proprî del jazz e della musica folk:...