(gr. Πιτάνα o Πιτάνη) Sobborgo cittadino dell’antica Sparta dove si costituì una delle tribù locali. Vi si svolgevano speciali agoni ginnici. ...
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lacedemoni
Nome degli originari abitanti di Sparta. Di origine dorica, fondarono il primo insediamento (forse allora chiamato Lacedemone, che poi rimase il nome ufficiale della città) sul colle di Terapne. [...] Successivamente scesero nella piana fondando Sparta e, gradualmente, si impadronirono della valle dell’Eurota fino al mare (8° sec. a.C.) e della Messenia (fine 8°-7° sec. a.C.) ...
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(gr. ᾿Ελευϑερολάκωνες), lega degli Nome assunto in età imperiale dalla Lega dei Lacedemoni, costituita dalle città marittime della Laconia nel 195, o nel 146 a.C. quando fu sciolta la lega achea cui appartenevano. [...] Al tempo di Augusto era costituita da 24 città, 6 delle quali tornarono poi sotto il dominio spartano; avevano magistrati e santuari federali ...
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SELLASIA (Σελλασία, Sellasĭa)
Piero Treves
Località della Laconia, presso il confine arcadico, e testa di ponte sulla grande arteria stradale, che lungo l'Enunte e l'Eurota, metteva in comunicazione [...] e Tegea con Sparta. La sua singolare importanza strategica spiega come il possesso ne sia stato a lungo conteso fra i Lacedemoni (che ancora non la possedevano il 404 a. C.) e i loro nemici. Momentaneamente strappata agli Spartani da Epaminonda, fu ...
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ERACLEA Tracinia (῾Ηράκλεια ἡ ἐν Τραχῖνι, ῾Θ. ἡ Τραχινία; Heraclīa)
A. Di Vita
Città fondata nel 426 a. C. da 4000 Lacedemoni e Peloponnesiaci e 6ooo altri Greci sulla riva sinistra del piccolo fiume [...] Asopo, là dove questo sboccava in pianura. L'ubicazione della città è sicura, grazie alle fonti antiche: a 6 stadî dalla città di Trachis, a 20 stadî dal golfo Maliaco; a 40 dalle Termopili. Fondata per ...
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Generale spartano che nel 411 a. C. trasse Abido e Lampsaco dalla parte ateniese a quella spartana. Comandò poi (399-96) l'esercito dei Lacedemoni in Asia Minore nella guerra tra Sparta e la Persia; più [...] tardi (394) fu governatore spartano di Abido. Ne dà larga notizia nelle Elleniche Senofonte, che militò ai suoi ordini ...
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Bronzista di Sicione, appartenente alla scuola di Argo: era stato allievo di Naucide. Nel grande donario innalzato dai Lacedemoni in Delfi per la vittoria di Egospotami (405 a. C.) erano sue alcune delle [...] statue dei navarchi alleati che avevano assistito Lisandro nella vittoria (Paus., X, 9, 8). È stata ritrovata la sua firma nella base del monumento in Delfi. In Olimpia vi erano di lui le statue del lottatore ...
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Antichissimo è l'uso delle scritture segrete. Erodoto (VII, 139) narra che Demarato riuscì a informare i Lacedemoni del progetto di Serse d'invadere la Grecia facendo pervenire loro un messaggio inciso [...] . Aulo Gellio (Noct. att., XVII, 9) parla di un sistema simile, usato dai Cartaginesi, e descrive la scytale dei Lacedemoni, della quale parlano anche Plutarco e altri autori. I caratteri venivano tracciati sopra una stretta striscia di carta o pelle ...
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TEISANDROS (Τείσανδρος, Τίσανδρος)
P. Moreno
Scultore greco attivo alla fine del V sec. a. C.
Artista della cerchia di Policleto, collaborò all'erezione del grande donano dedicato dai Lacedemoni a Delfi [...] in ricordo della vittoria di Egospotami (405-404 a. C.). Pausania gli attribuisce l'esecuzione in bronzo della maggior parte delle figure dei navarchi che avevano combattuto con Lisandro, in particolare ...
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lacedemone
lacedèmone agg. e s. m. e f. [dal lat. Lacedaemŏnes (plur.), gr. Λακεδαιμόνιος]. – Spartano, abitante o nativo di Sparta o della Laconia, regione della Grecia, nel Peloponneso meridionale.