Poeta e prosatore francese (Montevideo 1860 - Parigi 1887); esordì nella rivista Les Guêpes, ma rivelò l'essenza della sua poesia sulle pagine della Vie moderne; tentò la critica d'arte nella Gazette des beaux-arts; fu lettore (1881-86) a Berlino, alla corte dell'imperatrice Augusta. La sua lirica, sensibile e accorata, e pur tendente a celarsi dietro una maschera clownesca di sarcasmo e d'ironia, ...
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Poeta romeno (n. Bucarest 1891 - m. 1969). Sensibile dapprima all'influsso del simbolismo francese, specialmente di J. Laforgue, si è poi volto di preferenza verso il tradizionalismo propugnato dalla rivista [...] Gândirea, con propensioni per un folclore fantastico e per un'espressione volutamente goffa. I volumi di versi Salomea (1914), Lângă pământ ("Accanto alla terra", 1924), Cârtea ţării ("Il libro della patria", ...
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Poeta francese (Parigi 1876 - ivi 1947). Risentì l'influsso del clima poetico in cui avevano predominato Verlaine, Mallarmé, Laforgue. Tra le sue raccolte di poesie: Tancrède (1911), Poèmes (1912), Pour [...] la musique (1914), Banalité (1928), Vulturne (1928), Epaisseurs (1929), Sous la lampe (1930). Di grande interesse sono le sue prose e i suoi articoli su Parigi, una prosa "artiste" vivace e immaginosa, ...
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Poeta statunitense (n. Garretsville, Ohio, 1899 - m. suicida nel Golfo del Messico 1932). Sensitivo, entusiasta, dalle sue letture (Eliot, Pound, Blake, Rimbaud, Laforgue, Whitman) trasse una cultura incerta [...] e confusa, risolta, nelle prime, poesie (White buildings, 1926), in riecheggiamenti più che in assimilazioni. Nel poema The bridge (1930) C. volle creare una grande rapsodia americana, culminante nella ...
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Psicanalista francese (Parigi 1889 - Montpellier 1942); scrittore fertile e multiforme, ha lasciato varie opere, tra cui specialmente importanti: La psychanalyse et les névroses (con R. Laforgue, 1926), [...] Le problème de la destinée (1927), La justice intérieure (1931), La psychanalyse (1932), L'amour (1942), Aristote ou le complexe de trahison (1942) ...
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Poeta francese (Belfort 1879 - Maisons-Alfort 1913); ammiratore di Verlaine, fondò con H. Fleischmann la Revue verlainienne d'art, d'esthétique et de piété verlainienne (1901-o2) e con Ch. Vildrac l'Idée [...] synthétique (1904). La sua poesia risente delle influenze di Baudelaire, Verlaine e Laforgue: Le chant des routes et des déroutes (1901); Léliancolies: la chanson du pauvre Gaspard (1902); Sonnets intérieurs (1903); La lumière natale (1905); Ailleurs ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] del linguaggio. Influenzato, come tutta la sua generazione, dalla poesia francese simbolista, e in particolare da J. Laforgue, nella sua prima raccolta di versi (Prufrock and other observations, 1917) E. propone una inedita sintesi di tradizione ...
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MAUCLAIR, Camille Faust, detto
Letterato francese, nato a Parigi il 29 novembre 1872. Il M. ha rivolto la sua sensibilità romantico-decadentista alla poesia e alla critica, sempre in margine all'una [...] , ha scritto con disinvoltura sulla letteratura, sulle arti figurative, sulla musica.
Iniziò con saggi su St. Mallarmé (1894), J. Laforgue (1896) e M. Maeterlinck (1900), i poeti da cui il M. ha derivato la sua educazione artistica (cfr. Sonatines ...
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RODENBACH, Georges
Mario Bonfantini
Letterato belga, nato a Tournai il 16 luglio 1855, morto a Parigi il 25 dicembre 1898. Fu dapprima avvocato, con buoni successi; si dedicò quindi esclusivamente alle [...] (1892).
L'atmosfera magica e dolente della sua poesia, tutta allusioni spirituali e persino soprannaturali, lo apparenta a Laforgue. Fu di lui però assai minor poeta, per essersi compiaciuto in forme di preziosa retorica, lontana dalla cristallina ...
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Poeta francese (Reims 1872 - Argenlieu, Montlhéry, Seine-et-Oise, 1960). Aderì giovanissimo al simbolismo e fondò, nel 1890, il Théâtre d'art, aperto agli adepti della nuova scuola; diresse, dal 1905 al [...] , egli espresse il suo "canto" di poeta popolare, ingenuo, che si ricollega, al di là del simbolismo, a Verlaine, Corbière, Laforgue. Tra le altre sue opere: L'arlequin de plomb (1936), Joies désolées et tristesses consolées (1937) e il saggio Mes ...
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