Musicista italiano (Napoli 1857 - Montecatini 1919). Compose musica teatrale, di solito su libretti proprî. Si rivelò con l'opera I pagliacci (Milano, 1892), il cui clamoroso successo gli permise di presentare anche due opere concepite prima: I Medici (Milano, 1893) e Chatterton (Roma, 1896). Seguirono Bohème (1897); Zazà (1900); Rolando di Berlino (Berlino, 1904); Maja (1910); Zingari (1912); Goffredo ...
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LEONCAVALLO, Ruggiero (Ruggero)
Johannes Streicher
Nacque il 23 apr. 1857 nel quartiere Chiaia di Napoli, secondogenito del magistrato Vincenzo, pugliese, e di Virginia D'Auria, figlia del pittore Raffaele. [...] , ad ind.; L. sconosciuto. Mostra di lettere inedite, a cura di L. Longobucco, Cosenza 2000; L. Dallapiccola: "Il prigioniero" - R. Leoncavallo: "Edipo re", a cura di F. Fonsatti, Torino 2002; K.C. Dryden, Beyond Pagliacci: the life and works of R. L ...
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Musicista (Filadelfia, Catanzaro, 1830 - Napoli 1907); studiò a Napoli, dove fu poi (dal 1863) prof. al conservatorio. Compose musica sacra, oratoriale, teatrale, sinfonica. Furono suoi allievi F. Cilea, [...] U. Giordano, R. Leoncavallo e G. Martucci. ...
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DE DEO, Emanuele
Maria Aurora Tallarico
Nato a Minervino Murge (Bari) l'11 giugno 1772 da Vincenzo. dottore in legge e letterato lucerino, di cospicua famiglia originaria della Spagna, e da Vincenza [...] Leoncavallo di Barletta, secondogenito di cinque fratelli, compì i primi studi sotto la guida del precettore Pappadia, che si era spogliato dall'abito di monaco. Trasferitasi, forse nel 1777, la famiglia a Gioia del Colle, ove il padre nel 1788 ...
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bohème Vita anticonformista e disordinata, tipica soprattutto di artisti e poeti poveri (vita ‘da zingari’, che in Francia provenivano soprattutto dalla Boemia). La voce b. è divenuta comune attraverso [...] l’opera musicale di G. Puccini su libretto di L. Illica e G. Giacosa (1896), seguita da quella di R. Leoncavallo (1897) su libretto dello stesso compositore, tratta dal romanzo di H. Murger, Scènes de la vie de bohème (1848), da cui fu anche ...
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CARACCIOLO, Juanita
Giuliana Scappini
Nacque a Ravenna il 25 ott. 1888 da Gennaro, amministratore della compagnia d'operette Maresca, e da Maria Girczy. Studiò canto a Milano con Clelia Sangiorgi, e [...] debuttò giovanissima al politeama di Genova il 31 dic. 1907 nei Pagliacci di R. Leoncavallo (nel 1908 secondo lo Schmidl). A proposito di questo debutto lo Schmidl la definisce "una rivelazione per la dolcezza e la bellezza della voce, la perfetta ...
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Baritono francese (Marsiglia 1848 - New York 1923). Studiò ai conservatorî di Marsiglia e Parigi. Esordì a Marsiglia nel 1867, ma si rivelò l'anno dopo a Parigi negli Ugonotti. Cantò poi nei principali [...] teatri d'Europa e d'America, tra l'altro in molte prime rappresentazioni assolute (Il Guarany di A. C. Gomes; Pagliacci di R. Leoncavallo; Otello, Falstaff di G. Verdi). Fu poi insegnante di canto a Parigi e (dal 1909) a New York. Oltre agli scritti ...
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MACHADO, Augusto
Carlo Schmidl
Compositore, nato il 27 dicembre 1845 a Lisbona, e ivi morto il 26 marzo 1924. Studiò in patria e a Parigi; negli anni 1900-1910 fu direttore del Conservatorio lisbonese. [...] di libretti italiani (I Doria, Lisbona 1887, libretto di A. Ghislanzoni; Mario Wetter, Lisbona 1898, libretto di R. Leoncavallo). Ebbe premiata a Milano (1880) l'Odesinfonia Camões e os Lusiadas per il tricentenario di Camões. Si segnalò anche nel ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
controviolino
s. m. [comp. di contro- e violino]. – Strumento della famiglia degli archi, a quattro corde, ideato e fabbricato in pochi esemplari dal liutaio Valentino De Zorzi nel primo decennio del sec. 20° come strumento intermedio tra...