Nome d'arte dello scultore italiano Leoncillo Leonardi (Spoleto 1915 - Roma 1968). In un primo periodo a Roma (1935-39), tipiche sue creazioni furono grandi ceramiche policrome, d'intenti figurativi spesso [...] espressionistici (Arpia, 1939, coll. C. Brandi; S. Sebastiano, 1939, Roma, Gall. naz. d'arte moderna), di una costruttività immediata e libera, sempre vivamente connessa con la funzione della luce e del ...
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LEONCILLO (propr. Leoncillo Leonardi)
Margherita ABBRUZZESE
Scultore e ceramista, nato a Spoleto il 18 novembre 1915. Dopo avere studiato all'Istituto d'arte di Perugia e all'Accademia di Belle arti [...] non è descritto, ma si trasforma e sintetizza in simbolo. Vedi tav. f. t.
Bibl.: R. Longhi, Leoncillo, Roma 1954 (con bibl.); G. C. Argan, La partigiana di Leoncillo, in Quadrum, n. 1, 1956, pp. 143-46; Scultura italiana del XX secolo (catal. della ...
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LEONCILLO (Leoncillo Leonardi; App. III, 1, p. 983)
Scultore, morto a Roma il 3 settembre 1968. L'ultima sua produzione, di un prezioso astrattismo cromatico, si basava su originali sperimentazioni di [...] scomposizione di volumi plastici attuata mediante il colore, ovvero amalgamando materiali refrattari con smalto o ceramica ...
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Scultore italiano (n. Castelfrentano 1938). Dopo una prima attività come ceramista nello studio di Leoncillo a Roma, è stato partecipe delle esperienze neo-dadaiste e dell'arte povera, individuando una [...] linea di ricerca originale che privilegia il legno grezzo come materiale espressivo in un discorso formale rigoroso e complesso: sagome di figure proiettate e ritagliate (Uomo di Leonardo, 1964), proposte ...
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Gruppo artistico italiano, costituitosi già come Nuova secessione artistica italiana (1946), poi come F. in occasione dell’omonima esposizione a Milano nel 1947. Tra i firmatari del manifesto del F. sono [...] R. Birolli, B. Cassinari (poi ritiratosi), R. Guttuso, Leoncillo, E. Morlotti, A. Pizzinato, G. Santomaso, E. Vedova, A. Viani; vi aderirono poi A. Corpora, P. Fazzini, N. Franchina, P. Turcato. Il gruppo, unito più da una comune volontà di ...
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MARIGNOLI, Filippo
Cecilia Metelli
– Figlio del marchese Giulio e di Marinetta Trotta, nacque a Perugia l’8 nov. 1926.
La formazione artistica, da autodidatta, fu favorita dal vivace clima culturale [...] vita al «Gruppo di Spoleto». La mostra Sei pittori spoletini, nella galleria Il camino di Roma, con lo scultore Leoncillo (L. Leonardi) e la presentazione di Mario Mafai sancirono questa unione.
Nel 1955 l’attività espositiva del gruppo continuò ...
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TURCATO, Giulio
Roberta Serpolli
– Nacque a Mantova il 16 marzo 1912 da genitori veneziani, Carlo – commissario del Regio deposito dei monopoli di sali e tabacchi – e Margherita Sartorelli.
Nel 1920 [...] la mostra «Arte contro la barbarie», patrocinata da L’Unità, cui Turcato prese parte assieme a Renato Guttuso, Leoncillo Leonardi, Mario Mafai e altri, reinterpretando un dipinto del pittore realista russo Aleksandr Deineka, La difesa di Pietroburgo ...
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UNCINI, Giuseppe
Roberta Serpolli
– Nacque a Fabriano il 31 gennaio 1929 da Beniamino e da Enrica Porcarelli.
Nutrì un profondo interesse per il disegno sin dalla tenera età e compì le prime esperienze [...] quali, oltre a Burri, Giuseppe Capogrossi, Afro e Mirko Basaldella, Corrado Cagli, Giulio Turcato, Pericle Fazzini, Franco Gentilini, Leoncillo Lonardi, Ettore Colla, e il critico d’arte e poeta Emilio Villa. In quel periodo Uncini licenziò il ciclo ...
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MASELLI, Titina (Modesta)
Francesca Lombardi
Nacque a Roma l'11 aprile 1924, primogenita di Ercole e di Elena Labroca. Il padre, di origini molisane, era figura assai nota nell'ambito artistico romano, [...] , condivisi con un vasta cerchia di amicizie, che comprese Cesare Brandi, Giovanni Stradone, Piero Sadun, Gabriella Drudi, Leoncillo Leonardi, Renzo Vespignani, fra gli altri.
Ancora con il nome di Modesta, nel settembre 1944 partecipò alla Prima ...
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MONACHESI, Sante
Francesco Franco
– Nacque a Macerata il 10 genn. 1910 da Bentivoglio e da Adorna Giselda Benfatto.
Si diplomò alla R. Scuola di tirocinio di Macerata e, negli anni Venti, iniziò a lavorare [...] il M. rivela debiti nei confronti di vari esponenti dell’informale europeo, soprattutto di tipo materico e gestuale. Fontana e Leoncillo sono certamente due modelli di riferimento per le serie di questi anni, ma manca al M. la costante tensione per ...
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