Epigrammista greco (n. 320 a. C. circa - m. non prima del 260). Emigrò dall'Italia e peregrinò in povertà per l'Oriente ellenistico e per l'Egitto senza poter tornare in patria. Restano un centinaio di [...] votivi (dedicatorî, sepolcrali), che il poeta finge di scrivere per commissione di povera gente, "quadri di genere" di elegante fattura, ispirati alla vita campestre o al mondo borghese; ma solo di rado è sfiorata la poesia. Influenzò largamente la ...
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Epigramma, secondo il valore della parola greca, vuol dire iscrizione, e dallo scopo poetico di lasciare il ricordo d'una vita, d'un'impresa, d'un'offerta, ecc., nacque questo breve componimento letterario [...] in cui per l'ultima volta la Grecia crede di tenere in pugno il destino della propria grandezza. LeonidadiTaranto si rivela nei suoi epigrammi il poeta degli umili e degli amari sorrisi velati di lagrime. Errante e sbattuto per il mondo greco, una ...
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MAGNA GRECIA
Arnaldo MOMIGLIANO
Secondina Lorenzina CESANO
. Origine ed estensione del nome. - Con l'espressione Μεγάλη 'Ελλάς (lat. Graecia magna, anche Graecia maior) si designarono, complessivamente, [...] assai minore originalità. Lirici come Ibico, epigrammisti come la poetessa Nosside di Locri e LeonidadiTaranto, commediografi come Alessi, storici come Ippia di Reggio continuarono nella Magna Grecia tradizioni inaugurate altrove. Più originale fu ...
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Si chiamano antologie le raccolte di prose e poesie scelte, quasi mazzi di fiori, da cui poco differiscono le crestomazie (dal gr. χρηστομάϑεια), raccolte di passi "utili" d'autori classici. L'esempio [...] del VII e del VI secolo fin quasi ai suoi contemporanei, con speciale preferenza per taluni alessandrini, come LeonidadiTaranto, considerati maestri dell'epigramma; e premetteva al tutto una lunga dedicatoria, anche in distici elegiaci, all'amico ...
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NOSSIDE (Νοσσίς, Nossis)
Camillo Cessi
Poetessa greca di Locri d'Italia, fiorì nel primo quarto del secolo III a. C., dacché ricorda la morte di Rintone, vissuto sotto il prímo Tolomeo, e la vittoria [...] N. s'accomuna con quella del suo contemporaneo e italiota esso pure, LeonidadiTaranto, influisce anche su N., sebbene la poetessa sappia sentire in sé quel palpito di vita vera, che la stacca dall'arte delle altre poetesse contemporanee, e la può ...
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QUASIMODO, Salvatore (App. II, 11, p. 635; III, 11, p. 534)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Napoli il 14 giugno 1968 dopo esser stato colto da gravissimo malore ad Amalfi. Negli ultimi anni [...] di Galatea (1964), sono apparsi, anche postumi, ulteriori documenti a testimonianza di una molteplicità d'interessi: il saggio su LeonidadiTaranto (1968), di Napoli 1970; G. Finzi, Invito alla letteratura di Quasimodo, Milano 1972; G. P. Marchi, ...
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Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] dalle tragedie di Eschilo e di Euripide si giunge, tra gli altri, all'alessandrino LeonidadiTaranto (III secolo dantesco, che del virgiliano ritiene la barba canuta e gli occhi di fuoco, non lo squallore della veste; virgiliana è la livida palude ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'epigramma, il mimo, il teatro
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uno degli sviluppi più fecondi della letteratura ellenistica [...] l’epigramma dedicato al marinaio divorato da uno squalo o l’epitafio per la tomba di una cavalletta canterina.
LeonidadiTaranto
In memoria di Tarsi di Carmide
In memoria di Tarsi di Carmide
Sono in terra e in mare sepolto: la strana ventura
l’ebbe ...
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Epigrammista greco vissuto in Roma al tempo di Augusto, cliente di Lucio Calpurnio Pisone (console nel 15 a. C.). Fu improvvisatore, derise la raffinatezza tecnica degli Alessandrini. I suoi epigrammi [...] dell'Antologia Palatina (compresi nella Corona di Filippo di Tessalonica) seguono l'indirizzo diLeonidadiTaranto e d'Antipatro di Sidone, poeta dal quale non riesce sempre facile distinguerlo. ...
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Poeta del tempo di Augusto, autore di una trentina circa di epigrammi erotici e simposiaci compresi nella corona di Filippo di Tessalonica, che derivano, pur non senza grazia e finezza originali, da Leonida [...] diTaranto e dai primi alessandrini. È probabilmente da identificare con lui il declamatore e retore romano A. scolaro di Lucio Cestio Pio, fautore dell'eloquenza asiana. ...
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