(gr. ᾽Ινώ) Mitica figlia di Cadmo e di Armonia e moglie del re tebano Atamante; perseguitò i figli che questi aveva avuto da Nefele: Elle e Frisso. Per vendetta di Era, adirata per l’ospitalità concessa [...] scambiò il figlio Learco per un cervo e l’uccise. Presa dalla stessa follia, I. si gettò con l’altro figlio Melicerte in mare, dove furono trasformati lei nella dea Leucotea e il figlio nel dio Palemone (con cui i Romani identificavano Portuno). ...
Leggi Tutto
(gr. Λευκοϑέα) Nome («la dea bianca») di Ino dopo che fu assunta con il figlio Melicerte fra le divinità marine. Nell’Odissea offre a Ulisse, sbattuto dalla tempesta, il suo cinto, grazie al quale l’eroe può approdare alla terra dei Feaci. Il suo culto, fiorente a Corinto e nella zona dell’Istmo, si diffuse ovunque e anche in Italia: qui L. si sovrappose alla Mater Matuta latina ed ebbe un tempio ...
Leggi Tutto
TETI
Luisa Banti
. Oracolo femminile etrusco, ricordato da Plutarco (Rom., 2) nella leggenda di Tarchezio. È probabilmente arbitraria la sua identificazione con la dea di Pyrgoi, che i Greci chiamavano [...] Leucotea o Ilizia. Attraente è l'ipotesi di coloro che nel teth um o teth uni, che sembra leggersi nella terza regione del fegato di bronzo trovato a Piacenza, riconoscono due nomi di divinità, il primo dei quali corrisponderebbe a T. Siccome lo ...
Leggi Tutto
(gr. Πύργοι; lat. Pyrgi) Antica cittadina dell’Etruria (od. Santa Severa), sulla Via Aurelia, a poca distanza da Cere di cui era il porto. Vi era un famoso santuario di una divinità femminile, interpretata [...] dai Greci come Ilizia o Leucotea. Fu colonia romana al principio del 2° sec. a.C., ma agli inizi dell’Impero era già decaduta. Si conservano resti di un santuario etrusco (500-450 a.C.), da dove provengono 3 lamine d’oro iscritte, 2 in etrusco e una ...
Leggi Tutto
Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (v. vol. VI, p. 570)
G. Colonna
Piccola città dell'Etruria meridionale costiera, porto principale di Caere, da cui dista c.a 13 km, e sede del più importante santuario [...] fosse venerata in particolare quella divinità, che, in quanto divinità di culto, i Greci identificavano non con Eos ma con Leucotea (esattamente come era accaduto a Roma nei confronti di Mater Matuta, e fin dall'epoca di Servio Tullio). L'ampliamento ...
Leggi Tutto
(gr. Μελικήρτης) Mitico figlio di Atamante, re dei Mini in Orcomeno, e di Ino. Secondo la versione del mito più comune, fu gettato nell’acqua bollente dal padre o dalla madre impazziti. Poi Ino, rinsavita [...] lo trasse fuori e si gettò con lui in mare; fu trasformata nella divinità marina Ino-Leucotea, mentre M. divenne Palemone (Portunus per i Romani), dio propizio ai naviganti. ...
Leggi Tutto
Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone [...] che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo la trasformazione in dea marina. ...
Leggi Tutto
Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (Πύργοι, Pyrgi)
G. Colonna
Città dell'Etruria meridionale costiera, ai piedi delle pendici dei Monti della Tolfa, presso l'attuale Castello di Santa Severa. Ne [...] , ospitava un santuario di rinomanza mediterranea, consacrato ad una divinità femminile, che i Greci "interpretavano" come Leucotea. La sua origine veniva riportata ai Pelasgi, che la tradizione considerava fondatori di Agylla-Caere. Occupata di ...
Leggi Tutto
PORTUNO e PORTUNALI
Nicola Turchi
Nella sua più antica accezione Portuno appartiene al ciclo di Giano ed è collegato con la porta e con la casa in genere; perciò era raffigurato con la chiave in mano: [...] supplisce con add[itas cre]- mare (si tratterebbe in questo caso di un bruciamento di chiavi di legno). Il mito in appresso associò a Portuno la Mater Matuta applicando ad essi la favola di Palemone e Leucotea (cfr. Ovidio, Fasti, VI, 485 e segg.). ...
Leggi Tutto
Robinson Crusoe
Margherita d’Amico
Le virtù del naufrago
Nato nel Settecento dall’immaginazione dello scrittore e giornalista inglese Daniel De Foe, Robinson Crusoe è il più famoso naufrago di tutti [...] lasciarlo partire da Ogigia, dove lo tratteneva. Dai flutti il reduce di Troia si salva grazie al velo fatato della dea marina Leucotea. Così, invece di annegare, si ritrova nudo alla foce di un fiume, sull’isola dei Feaci, ed è soccorso da Nausicaa ...
Leggi Tutto